Bernardo Valli: differenze tra le versioni

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{{Int|1=Da [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/09/07/gheddafi-il-film-dei-suoi-vent-anni.html?ref=search ''Gheddafi, il film dei suoi vent'anni'']|2=''la Repubblica'', 7 settembre 1989}}
[[File:GaddafiMoamer 1972el Gadafi (cropped).jpg|thumb|[[Mu'ammar Gheddafi]]]]
*Sui fianchi delle mongolfiere offertisi d'improvviso ai nostri sguardi ci sono due grandi facce di Gheddafi. Due volti scarni, ascetici, con occhi socchiusi che si proteggono dai bagliori spietati del cielo e della terra. Stupiti, estasiati i libici assistono all'ascensione del Qaid, il capo, la guida, il leader. C'è molto Fellini in questa Tripoli che celebra i vent'anni del regime. Nel cielo non ci sono soltanto le mongolfiere. C'è anche un dirigibile che sorvola il lungomare scarrozzando in su e in giù un altro ritratto dell'autore della Terza teoria universale contenuta nel Libro Verde. Ed anche in quel ritratto Gheddafi ha la faccia affilata e gli occhi misteriosi. Lui si vede forse ancora così, giovane e incontaminato ufficiale beduino, e comunque così si fa spesso ritrarre, senza le borse sotto gli occhi, senza le guance un po' sfatte, senza lo sguardo annegato nelle nevrosi di un ormai lungo potere ricco di emozioni, tragicommedie, delusioni. Uno sguardo non più perduto romanticamente nel deserto natale come scrivevano i primi agiografi.
*Non era Reagan che voleva distruggere Tripoli e uccidere Gheddafi? Ebbene, lui, Reagan non è più presidente degli Stati Uniti, è andato in pensione, mentre Tripoli è smagliante e Gheddafi trionfa nel film dei festeggiamenti. Si tratta infatti di un film, non della realtà: un film di cui Gheddafi è regista e primo attore e in cui appaiono tutti i suoi deliri. Non potendo sconfiggere gli americani, annientare l'imperialismo, cancellare il sionismo, assorbire il Ciad, punire Arafat il rinunciatario, non potendo assumere la guida del Terzo mondo e punire l'Europa ancora colpevole del colonialismo, non potendo insomma essere il Gheddafi onnipotente che vorrebbe essere, egli se la cava con un film.