Ugo Pesci: differenze tra le versioni

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→‎Il re martire. La vita e il regno di Umberto I: wlink moti del 1898 (Moti di Milano)
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*{{NDR|Sul regicidio di Umberto I}} Mai più crudele ingiustizia fu commessa in nome dell'equità e della giustizia sociale. Mai tanto barbaramente fu troncata una vita consacrata fino dai primordi e per lungo volgere di anni a fare, a procurare il bene per tutti; mai la nequizia umana seppe dar prova di più odiosa ingratitudine. (cap. XV, pp. 427-428)
 
*Il regicida {{NDR|[[Gaetano Bresci]]}}, volendo giustificare il proprio delitto con il cinismo e la presuntuosità propria di un tal genere di delinquenti, volendo offendere anche la memoria del re martire, condotto innanzi ai giurati lo chiamò responsabile delle repressioni severe ma necessarie dei [[Moti di Milano|moti del 1898]]; tentò di raffigurarlo come un tiranno dal quale egli avesse liberata la terra. Un martire non poteva essere più calunniato dal suo carnefice! (cap. XV, pp. 428-429)
 
==Note==