Carlo Emanuele Buscaglia: differenze tra le versioni

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*«Buscaglia sarà qui all'una, non sbaglia di un minuto. Mettiti al bar e aspetta». Seguo il suggerimento del collega e all'una mi trovo di fronte all'uomo che desideravo e temevo di conoscere: nato a Novara nel 1915, Carlo Emanuele Buscaglia aveva allora 26 anni. Alto robusto, dal viso regolare, con una leggera fossa sul mento, uno sguardo tagliente che aggrediva l'interlocutore con una espressione decisa e più vecchia della sua giovane età. Aveva gli anni in cui un giovane comincia a cercare la propria strada e lui la sua l'aveva già trovata e percorsa rapidissimamente, quasi tutta. Era l'asso degli aerosiluranti italiani e probabilmente anche di tutti i belligeranti, con 26 azioni di siluramento; 26 volte nel fuoco di sbarramento con un coraggio sostenuto da un senso del dovere senza limiti. «Sono il sottotenente Martino Aichner assegnato al suo reparto; vengo dalla scuola di Gorizia.»
*Di Buscaglia tutti in aviazione conoscono le imprese: dalla prima azione italiana di aerosiluramento compiuta nel porto di Alessandria il 16 agosto 1940 (con gli altri capiequipaggio: Dequal, Fusco, Melley, Robone e Copello; allora solo Dequal e Buscaglia riuscirono a sganciare, purtroppo senza risultato perché i siluri si insabbiarono nei bassi fondali del porto) a quella del 17 settembre 1940 in cui Buscaglia (che aveva in equipaggio Copello, Meroni e Donati) in coppia con Robone (che aveva a bordo Galimberti, Marazio, Mauri e Sabatini), silurano e colpiscono, in azione notturna al chiaro di luna, l'incrociatore ''Kent''. È il primo successi degli aerosiluranti italiani subito ammesso dall'ammiraglio Cunningham: per un anno il ''Kent'' resterà in cantiere per riparare i danni.
*Dopo la battaglia di Pantelleria, [[Mussolini]] aveva voluto premiare gli aviatori per gli efficaci risultati ottenuti su segnalazione del ministero, aveva scelto Carlo Emanuele Buscaglia come espressione più completa e valida per rappresentare il valore dell'aviatore nella [[Seconda guerra mondiale|seconda guerra mondiale]]. Veniva a pesare così sul capo di Buscaglia l'alone di gloria assegnato nella [[Prima guerra mondiale|prima guerra]] a [[Francesco] Baracca|Baracca]].
*Si son dette tante cose sul carattere di Buscaglia, e poiché egli fu elevato a simbolo del combattente alato italiano nella [[seconda guerra mondiale]], come lo era stato [[Francesco] Baracca|Baracca]] nella [[Prima guerra mondiale|prima]], evidentemente su di lui si sono puntati maggiormente gli sguardi e gli strali della critica. Era certamente un uomo normale, con i difetti di ogni creatura. L'elemento del carattere che lo faceva superiore a qualsiasi altro era l'incredibile forza di volontà dimostrata in ogni occasione. Per lui la guerra consisteva in un lavoro e voleva che questo lavoro fosse fatto con serietà e per primo lo faceva molto seriamente. Gli è stata spesso mossa la critica di portare il reparto allo sbaraglio, di arrischiare troppo per ambizione personale. Questo giudizio non è giusto; egli aveva certamente un'alta misura delle sue possibilità e, come tutta la gente di coraggio, sentiva di essere protetto dalla fortuna.
*L'abbattimento di Buscaglia lascia un vuoto incolmabile. Lui che ha trasfuso in noi la baldanza e la sicurezza, è caduto. Che cosa può essere di noi? È proprio la paura fisica e psichica che ci invade lo stomaco e l'animo e ci riempie di dolore e di sgomento. Chi riesce più a rimontare sull'S 79 per andare in azione?
*Tutti i fotografi imbarcati sono già partiti per la baracca dov'è installata la camera di sviluppo, e dopo mezz'ora le fotografie ancora bagnate sono sul tavolo del comandante che ha già convocato tutti gli equipaggi per discutere i risultati dell'azione. In questa attività Buscaglia è veramente insuperabile; ogni capoequipaggio, immediatamente dopo l'azione, gli deve portare un rapporto scritto sull'andamento dell'azione stessa e sui risultati che ritiene di aver conseguito. Subito dopo, al comando vengono convocati tutti i componenti degli equipaggi per la discussione e il raffronto delle varie versioni e Buscaglia sembra più un pubblico ministero che un giudice.