Marco Pola: differenze tra le versioni

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*''Quando le belle sere | d'estivo lume sono invase, | dolce è bere nelle case | vinello malandrino di marasche. || Sotto la cenere calda e molle | senza bragia e senza lampo, | si rabbuffa il pan di campo. | Chi parla di tristezze? || Le tristezze sono morte. | La mano le interrò con le sementi. | Dio, pensa tu ai frumenti | per la nostra buona sorte!'' (Da ''Terra'', p, 28)
*''Come il carro che semina fili di fieno | semino la mia [[ombra]] sul terreno, | e non vedo che altissimo e giocondo | lo sfavillio delle costellazioni.'' (Da ''Notturno'', p. 41)
*''Era una stagione pallida | ch'io sognavo nei mattini grigi, | dimenticati, pieni di corvi. | Strana la casa: piangeva, | sopra i nidi vuoti delle rondini, | quando il sole abbagliò il cielo, | quando l'ora s'allungò come i germogli, | e per le vie del mondo | corse il piacere della vita. | Ohè! Ohè! | Tutti a cantare, sotto | la spuma bianca dei meli! || Tu venivi a cavallo, | sopra le nostre teste.'' (''Primavera'', p. 47)
 
==Citazioni su Marco Pola==