Gloria dei Re: differenze tra le versioni

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*A quel tempo c'era una legge nel paese d'Etiopia asserente che (solo) una donna potesse regnare, e che dovesse essere una vergine che non avesse mai conosciuto uomo; ma la Regina disse: «D'ora in poi un uomo che è del tuo seme regnerà e il suo seme dopo di lui, di generazione in generazione. E questo tu inciderai nelle lettere dei rotoli nel Libro dei loro Profeti in ottone, e lo riporrai nella Casa di Dio, che sarà costruita come una testimonianza e come una profezia per gli ultimi giorni. Così la gente non venererà il sole e la magnificenza dei cieli o delle montagne e delle foreste, o le rocce e gli alberi delle lande, o gli abissi e ciò che è nell'acqua, o immagini scolpite e figure d'oro, o uccelli piumati che volano; non li useranno per la divinazione, né li adoreranno. E questa legge resterà per sempre. Così, se ci sarà qualcuno che trasgredirà questa legge, il tuo seme per sempre lo giudicherà. Solo ti prego di portarci una frangia della copertura della santa e divina Zion, il Tabernacolo della Legge di Dio, che noi abbracceremo [...]». ([[Regina di Saba]], cap. 33; 2013, pp. 69-70)
 
*E, come ricordò [[Paolo]], {{NDR|Salomone}} disse: "Il Signore ha reso stolta la sapienza di questo mondo"<ref name="corinzi">''[[Prima lettera ai Corinzi|1 Corinzi]]'' 1, 20</ref>, ciò che aveva esaminato nella sua sapienza. | E aveva detto: "Da mille donne generò mille maschi ed erediterò le città del nemico e distruggerò gli idoli". | Ma [''il Signore''] non gli diede che tre figli, di cui quello maggiore, il re d'Etiopia, figlio della regina d'Etiopia, è il primogentio. | È lui quello di cui dice nella profezia: "Il Signore giurò a Davide con verità e non se ne pentirà, come il frutto del tuo ventre, stabilirò sul tuo trono"<ref name="salmo">''[[Salmi|Salmo]]'' 132, 11</ref>. | Il Signore diede grazia al suo cospetto, a Davide suo servo, e concesse a lui di assidersi sul trono di Dio, dalla sua discendenza, secondo la carne, dalla vergine: egli giudicherà i vivi e i morti e retribuirà tutti secondo le proprie azioni. | A lui si deve la gloria, al Signore nostro Gesù Cristo, nei secoli dei secoli, amen! | E gli concesse anche che, in terra, vi fosse un re sull'arca della sua legge, la santa celeste Sion, che è il re d'Etiopia. (cap. 34; 2008, p. 48)
*Avenne a Salomone proprio come ha affermato Paolo: «Dio ha dimostrato stolta la sapienza di questo mondo»<ref name="corinzi"/>, poiché Salomone aveva pianificato nella sua sapienza, dicendo «Da mille donne avrò mille figli maschi, ed erediterò i paesi dei nemici, e distruggerò i [loro] idoli». Ma [Dio] gli aveva dato solo tre figli. Il suo figlio maggiore era il Re d'Etiopia, il figlio della Regina d'Etiopia, ed era il primogenito di cui [Dio] aveva parlato profeticamente: «Dio promise a Davide nella giustizia, e non si pentì. "Il frutto delle tue viscere Io lo metterò sul tuo trono"»<ref name="salmo"/>. E Dio diede a Davide Suo servo grazia dinanzi a Lui, e gli garantì che Uno del suo seme, frutto della Vergine, sarebbe seduto sul trono di Dio, e avrebbe giudicato i vivi e i morti, e ricompensato ogni uomo per il suo lavoro. Colui cui si addice la preghiera, nostro Signore Gesù Cristo, nei secoli dei secoli, Amen. Egli gli diede uno sulla terra che potesse divenire Re sul Tabernacolo della Legge della Santa, Paradisiaca Zion, ovvero, il Re d'Etiopia. (cap. 34; 2013, p. 71)
 
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*Il Tabernacolo è da interpretarsi come Maria e il legno che è indistruttibile è da interpretarsi come Cristo, nostro Redentore. E il Gomor, che è il calice d'oro dentro il Tabernacolo, è da interpretarsi come il corpo di Cristo che scese giù dal cielo e la Parola di Dio che è scritta sulle due tavole è da interpretarsi come Cristo, il Figlio di Dio. La spirituale Zion è da interpretarsi come la luce di Dio. La perla spirituale che è contenuta nel Tabernacolo è come una gemma brillante di grandioso valore e come chi la compra la tiene stretta nella sua mano, stringendola e nascondendola nel proprio pugno, finché la gemma è nella sua mano il suo padrone va al Tabernacolo, ove è un ospite. Così colui che possiede la perla è interpretato come la Parola di Dio, Cristo. E la perla spirituale che è afferrata è da interpretarsi come Maria, la Madre della Luce, attraverso cui «Akratos», il «Non ibrido», assunse un corpo. In lei Egli fece un tempio per se stesso, dal suo corpo puro e da lei è nata la Luce delle Luci, Dio degli Dèi, Colui che nacque dalla Sua stessa volontà e che non fu fatto dalla mano di un altro, bensì Egli fece un Tempio per Se Stesso attraverso una saggezza incommensurabile, che trascende la mente umana. (cap. 98; 2013, p. 162)
 
*E ancora, quando gli Israeliti uscirono dall'Egitto, arrivarono a un'acqua amara, e non avevano da bere per l'amarezza dell'acqua. | E fu la prima mormorazione: mororarono per l'amarezza dell'acqua. | E il Signore disse a Mosè: "Prendi il tuo bastone e mettilo in essa<ref name="esodo">''[[Libro dell'Esodo]]'' 15, 23-25.</ref>, e segnala a destra e a sinistra". | E vedi questo: se il Signore le avesse detto: ''Sii dolce'', non sarebbe forse divenuta dolce? Solamente egli mostra che, col segno della croce, tutto diventa buono: l'acqua amara diventa dolce, e tutto ciò che era corrotto diventa buono e gradevole in virtù della croce di Gesù Cristo. (cap. 98; 2008, p. 126)
*Ancora quando Israele venne fuori dall'Egitto essi giunsero all'acqua salata, e non poterono berla poiché era amara; e prima di tutto si lamentarono per l'amarezza dell'acqua. Dio allora disse a Mosè: «Alza il tuo bastone, e lancialo nell'acqua<ref name="esodo"/> e fai il Segno della Croce a destra e sinistra». Si noti cosa accadde: avendo Dio detto «lascia che divenga dolce», allora potrebbe l'acqua non esser divenuta dolce? Ma Egli rese manifesto che col Segno della Croce tutto diviene buono, e l'amara acqua diviene dolce, e ciò grazie al potere della Croce di Gesù Cristo, cosicché ogni cosa contaminata diviene invece buona e piacevole. (cap. 98; 2013, p. 164)