Serie A 1983-1984

82ª edizione della massima serie del campionato italiano di calcio (la 52ª a girone unico)

Citazioni sul campionato italiano di Serie A 1983-1984.

  • Curioso, no? Appena tre anni fa, il nostro torneo era agli ultimi gradini della considerazione europea, le statistiche lo vedevano in ballottaggio con quello turco per il poco commendevole primato del minor numero di gol segnati e di conseguenza, secondo un semplicistico teorema che io non condivido, del più basso livello spettacolare. Poi, guarda il caso, si riaprono le frontiere, si ritrova una graduale competitività nelle coppe europee, aumenta il numero dei gol, si riempiono gli stadi che il calcio-nero aveva progressivamente svuotato e, di colpo, tutti, in prima fila coloro che contro gli stranieri si sono sempre fieramente battuti, scoprono che il nostro campionato è diventato il più bello del mondo. Oddio, con tanta crisi intorno, soltanto due generi non conoscono recessione di sorta: il gusto dell'iperbole e la mancanza di coerenza. [...] Non so, dunque, se sarà davvero il campionato più bello del mondo. Ma certo sarà il più ricco di stelle, a occhio e croce soltanto Maradona e Rummenigge, fra i più forti calciatori d'oggi, mancheranno all'appello. (Adalberto Bortolotti)
  • Platini [...] ha avuto alle spalle una squadra che [...] si è rivelata nettamente la migliore, la più coerente, la più continua: la solita Juve, insomma, mostro di esperienza e puntualissima, al meglio delle proprie risorse, nei momenti che contano. I meriti s'incrociano: Platini ha saputo capire questa squadra in modo da poterle offrire il suo genio, i suoi gol e anche la sua dedizione; la Juve ha saputo creare il piedistallo adatto per il suo maggior campione. I matrimoni felici non si realizzano senza una disponibilità spirituale reciproca. (Candido Cannavò)
  • Questo scudetto numero 21 odora di Michel: che non è un profumo francese ma il nome di un campione autentico che in Italia – anzi nella Juve – ha trovato una nuova dimensione, ha arricchito i suoi estri, ha solidificato la sua tempra, ha allargato il suo repertorio sino a diventare, per consacrazione spontanea, uno dei primi tre o quattro giocatori al mondo in attività di servizio. Michel Platini «firma» idealmente lo scudetto juventino che inaugura la terza decina. Senza spocchia e senza presunzione, ma con pieno diritto. La copertina è sua. (Candido Cannavò)
Michel Platini, fantasista della Juventus campione d'Italia 1983-1984 e capocannoniere del campionato.

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