Scolastica

corrente teologica e filosofica medievale
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Citazioni sulla Scolastica e gli scolastici.

  • L'unità della Cristianità di Occidente nella Chiesa latina, e per alcun tempo sotto il rinnovato Impero di Carlomagno e suoi successori, non diede che una stessa filosofia, ch'era la Cristiana e dalle scuole del tempo detta scolastica, alle nazioni occidentali, presso cui fiorì meravigliosamente ora battagliera ora pacifica. Tranne un po' di colore speciale, che pigliava appo una o altra nazione dalle sette famose d'allora, le quali si divisero il campo della scienza co' nomi sia di nominali, sia di reali, e sia di concettuali, la Scolastica per tutto si presenta con le dispute istesse, col sostegno dell'autorità medesima, con un linguaggio che sola ebbe intelligibile a tutti di qualunque parte si fossero: sì che o dalle Università o dai Monasteri, dalle cattedre l'Italia, come da quelle di Alemagna, Francia, Spagna, era una l'opera a cui s'intendeva con forze diverse, cioè recare l'antica filosofia in servizio del domma cristiano, o esporre il domma cristiano ed interpetrarlo scientificamente colle forme dell'antica logica aristotelica. (Vincenzo Di Giovanni)
  • La scolastica è l'ultima forma della filosofia cristiana nel medio evo, e ci ammaestra col suo esempio quanto inconcludente e perniciosa riesca al sapere la divisione della ragione in naturale e sovrannaturale e le attribuzioni assegnate loro. Giacché, pur volendolo, ai filosofi e teologi della scuola non venne mai fatto stabilire a buoni patti e duraturi il connubio della filosofia colla teologia; quantunque abbondasse loro l'ingegno e la cognizione delle materie da accordare. (Saverio Fausto De Dominicis)
  • La sottigliezza degli scolastici del medio evo nasce dalla loro dipendenza, quella dei filosofi greci dalla loro libertà. (Giovan Battista Niccolini)
  • Le specie scolastiche, lo osserverà Cartesio, che dovevano essere il tramite attraverso il quale la nostra mente raggiungeva le cose, erano diventate dei diaframmi che impedivano all'uomo il rapporto con il mondo, con gli altri, con Dio. La cultura umanistica, con quel suo appello alle cose, fu appunto uno sforzo di liberazione, o, come si amò dire, una sorta di nascita nuova, di purezza riconquistata in seno a una realtà riscoperta. (Eugenio Garin)
  • Nulla è più divertente del vedere con quale sicumera gli scolastici vogliono imporre dei limiti alla conoscenza delle bestie. Secondo loro le bestie conoscono soltanto gli oggetti singoli e materiali e ricercano esclusivamente l'utile e il piacevole; non sanno riflettere sui loro sentimenti e sui loro desideri né trarre conclusioni da una cosa all'altra. Si direbbe che essi abbiano frugato nelle facoltà e negli atti dell'anima delle bestie con miglior successo di quanto non abbiano fatto i più esperti anatomisti nelle viscere dei cani. La loro temerità è tanto grande, che se anche per caso avessero trovato la verità, sarebbero indegni di lode e persino di giustificazione. (Pierre Bayle)
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