Santino

immaginetta cartacea raffigurante l'icona di un Santo o di una Santa

Citazioni sul santino.

  • L'assenza di una produzione di culto, che marca l'interruzione del flusso "devozionale", va attribuita alle mutate esigenze sociali che andavano intanto differenziando una circolazione che non coinciderà più con quella tradizionale delle stampe popolari, individuati altri canali, specializzata la propria produzione di immagini sacre dando luogo al fenomeno della nascita di quelle magiche carte da giuoco, che indulgenza dopo indulgenza fanno vincere il Paradiso, rappresentate dai "santini". (Paola Pallottino)
  • La figurina dovette rispondere al primo dei criteri di cui sopra: essere altamente "popolare", apparentarsi dunque con quelle forme d'arte che molto spesso sconfinano nel Kitsch. Il che è soprattutto evidente nel caso dei «santini», dove, – essendo assente il fattore pubblicitario rivolto a un prodotto da acquistare – è meno necessario curare la "piacevolezza" e la "curiosità" dell'immagine, mentre è ancora più urgente far sì che l'aspetto sia davvero alla portata di tutti i fedeli: che il cuore di Gesù, il manto della Madonna, le spine della corona, il bagliore emanante dall'Ostia o dalla Colomba dello Spirito Santo siano chiaramente riconoscibili e dunque fonte di mistica venerazione. (Gillo Dorfles)
  • Quel vasto territorio ambiguo che va dalle carte da gioco alle scritte stradali, dal lavoro dei "madonnari" alle prime pubblicità ottocentesche, ma anche dal fumetto per l'infanzia alle stampe popolari e religiose, si estende a due grandi "famiglie iconiche" (lasciamo per il momento da parte l'aggettivo "artistico"): quello dei «Santini» e quella delle «Figurine». (Gillo Dorfles)
Un santino tedesco raffigurante la Mater dolorosa

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