Rosso Istanbul
film del 2017 diretto da Ferzan Özpetek
Rosso Istanbul
Titolo originale |
İstanbul Kırmızısı |
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Lingua originale | turco e italiano |
Paese | Turchia, Italia |
Anno | 2017 |
Genere | drammatico |
Regia | Ferzan Özpetek |
Soggetto | Ferzan Özpetek |
Sceneggiatura | Gianni Romoli, Ferzan Özpetek, Valia Santella |
Produttore | Gianni Romoli, Tilde Corsi, Necati Akpinar, Zumrut Arol Bekce |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Rosso Istanbul, film del 2017 con Mehmet Günsür e Serra Yılmaz, regia di Ferzan Özpetek.
Frasi
modifica- Attenzione: chi guarda il passato, non vede il presente. (Deniz)
- Io mi sento un po' come lei, signor Orhan. Eh, sì. Una straniera in patria. Ormai non esco neppure più. Di Istanbul ho solamente dei ricordi. (Süreyyaù)
- È un uomo affascinante. Spero solo che non diventi uno dei tuoi disastri. (Süreyyaù)
- D'accordo era una notte sola, ma… ma per me valeva una vita. (Deniz)
- Istanbul è una grandissima puttana, non ha mai respinto nessuno. (Oğuz)
- Il libro, i miei film, tutto quello che faccio, è tutto un bluff. La mia vita è un bluff. (Deniz)
- Un solo attimo di verità posso cambiare i personaggi e le loro storie. Sono io lo scrittore e pure il regista. Decido io loro come sono e che cosa fanno. Capito? Gli credi angeli e si rivelano demoni. Pensi che siano demoni e si rivelano angeli. (Deniz)
- "Neval non mi separerò mai da te. Le separazioni sono per chi ama con gli occhi, chi ama col cuore non si separa mai." Denis scrive così nel libro. (Orhan)
- [Su un biglietto di Deniz appeso al muro legge] Sono io che ho perduto tutti Nessuno ha perduto me Perché nessuno ha potuto avermi Perché io non sono mai stato di nessuno. (Orhan)
- Ma certo, Deniz ha bisogno di mentire per essere sincero. (Yusuf)
- Quando ami qualcuno speri che anche lui ti ami allo stesso modo. Ti illudi che stiate provando gli stessi sentimenti, invece la verità è un’altra: non sai mai esattamente quello che c’è nel suo cuore e non è mai identico a quello che c’è nel tuo. (Neval)
- Ho sempre creduto che fosse mio dovere proteggerlo da quando è nato. Una cosa strana. Un dolore continuo. (Süreyyaù)
- Il dolore o separa le persone oppure le unisce per sempre. (Süreyyaù)
- Tu puoi essere l'uomo che ho sempre cercato, ma non lo sarai. (Neval)
- Insieme abbiamo scoperto molte cose. Come baciare, come toccare, accarezzare. Ma anche come e quanto ferire. (Yusuf)
- Amore. Io non ho paura di questa parola. E tu? Ma perché dici di odiare te stesso e anche me. Per quanto tempo vogliamo punirci ancora solo perché altri lo hanno fatto? Quello di cui abbiamo bisogno è un po' di coraggio. Be', io credo di averlo. Non ho paura di te. Accetto la tua sfida. Sono pronto. E tu? (Yusuf)
Dialoghi
modifica- Orhan: Io non conosco lei, ma la Neval del libro di Deniz. E poi gli scrittori, attraverso i personaggi, parlano solo di sé stessi.
Neval: Anche nei libri di favole? - Orhan: Deniz è così infelice?
Neval: Chi di noi non lo è? - Yusuf: Mai provato ad attraversare il Bosforo a nuoto?
Orhan: Non ci ho mai nemmeno pensato.
Yusuf: Il Bosforo è stato la mia sola rivincita nei suoi confronti. Da ragazzini lo sfidavo a gareggiare con me per attraversarlo a nuoto. Lui ci provava ma dopo cinque metri si spaventava e ritornava. Io l’ho fatto tante volte. Non è facile. È difficile, pericoloso. Ma è fantastico. È come entrare nel cuore della città, come diventarne parte di Istanbul. Diventare parte di Istanbul. Lui mi aspettava sempre a riva. Lo sapeva bene che non ce l’avrebbe mai fatta. (Orhan)
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