Rosaria Tassinari

politica italiana (1967-)

Rosaria Tassinari (1967 – vivente), politica italiana.

Rosaria Tassinari nel 2018

Citazioni di Rosaria Tassinari modifica

  • [...] tante chiese vengono utilizzate non solo come luoghi di culto, ma soprattutto come luoghi di accoglienza, di spettacolo, luoghi in cui vengono svolte anche attività culturali e interculturali che vanno comunque alla promozione integrale dell'uomo. In particolare, nei paesi e nelle piccole città queste strutture pubbliche a servizio della cultura svolgono una funzione pubblica.[1]
  • Con la definizione per legge di un salario minimo si metterebbe a rischio il sistema della contrattazione collettiva, con il serio pericolo di favorire le tendenze alla diminuzione delle ore lavorate, l'aumento del lavoro nero, l'incremento della disoccupazione e l'aumento, altresì, dei contratti di lavoro irregolare e dei contratti cosiddetti pirata. Occorre sottolineare come l'introduzione di una retribuzione minima potrebbe avere anche un effetto inflazionistico sul mercato, dal momento che le imprese potrebbero riversare i maggiori costi del lavoro sui consumatori finali, determinando così un ulteriore aumento dei prezzi dei prodotti dalle stesse commercializzati.[2]
  • Un ampliamento della contrattazione collettiva contribuirebbe ad arginare il fenomeno dei contratti pirata, molto diffusi nel nostro Paese, cioè quei contratti che vengono stipulati da sindacati con scarsa rappresentanza e che tendenzialmente fanno l'interesse del datore di lavoro, piuttosto che del dipendente.[2]
  • Una riduzione del cuneo fiscale determinerebbe un aumento del potere di acquisto dei lavoratori in un momento come quello attuale, caratterizzato da un alto tasso di inflazione. A livello generale, inoltre, la riduzione del cuneo fiscale darebbe il via a un circolo che dovrebbe far ripartire l'economia reale, ossia quella direttamente collegata alla produzione e alla distribuzione di beni e servizi, in contrapposizione all'economia finanziaria: meno tasse, più soldi disponibili, più consumi, più produzione, più distribuzione di beni e servizi, più lavoro.[2]
  • I Governi degli ultimi anni hanno privilegiato misure assistenziali, come il reddito di cittadinanza, che hanno comportato l'impegno di ingenti risorse per le casse dello Stato e che, oltre a non portare l'Italia fuori dalla crisi economica, si sono dimostrate inadeguate per i criteri con i quali sono state introdotte. Occorre intervenire per tagliare il reddito di cittadinanza, come nelle intenzioni del presente Governo, facilitando l'ingresso nel mercato del lavoro di tutti gli attuali percettori occupabili, favorendo, con l'ammontare risparmiato, la detassazione delle imprese, mirata anche all'assunzione dei giovani lavoratori.[2]

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