Psicosi
1.Alterazione dell'equilibrio psichico dell'individuo,con compromissione dell'esame di realtà 2.Erroneo atteggiamento di una massa popolare in seguito a fobie indotte da stress o situazioni inquietanti
Citazioni sulle psicosi.
- Dio è il nome di una psicosi, di cui prima o dopo tutti soffriamo. (Guido Morselli)
- È assurdo parlare degli psicotici come di persone fuori di testa. È esattamente il contrario, loro vivono tutti dentro la loro testa. (Chiara Gamberale)
- Ho sofferto di psicosi da coca: sentivo i muri sussurrarmi qualcosa che non capivo, credevo che quel tizio che incontravo per strada volesse uccidermi, ma questi sono solo gli esempi meno angoscianti... Una volta ho chiamato Perry Farrell alle 7 del mattino, mi sentivo le orbite degli occhi piene di serpenti, e gli ho chiesto se poteva aiutarmi a farli uscire da lì; lui mi ha risposto che avevo troppo Yin, e che dovevo ritrovare l'equilibrio con un po più di Yang... o qualcosa del genere... (John Frusciante)
- Il concetto del polimorfismo nelle psicosi ereditarie fu sviluppato con vigore dall'alienalista belga Morel[1], che se ne servì nel 1862 per trarne la sua teoria della degenerazione mentale. Le psicosi ereditarie, secondo Morel, si comunicano alla discendenza in età sempre più fresca e in forme sempre più gravi, e finiscono per comparire alla nascita sotto le vesti dell'idiozia congenita. L'idiozia si associa molto spesso all'infecondità; e così il processo di degenerazione, se non è mortale per l'individuo, uccide la stirpe degenerata perché ne impedisce la continuazione. (Eugenio Tanzi)
- La differenza iniziale si riflette così nell'esito finale: nella nevrosi una parte della realtà viene evitata con la fuga, nella psicosi essa viene ricostruita ex-novo. Ovvero: nella psicosi alla fuga iniziale fa seguito una fase attiva di ricostruzione, nella nevrosi all'iniziale sottomissione fa seguito un tentativo posticipato di fuga. Oppure, espresso in altre parole ancora: la nevrosi non rinnega la realtà e semplicemente di essa non vuole sapere nulla; la psicosi invece rinnega la realtà e cerca di rimpiazzarla. (Sigmund Freud)
- Lo psicoticismo in assenza di psicosi [...] è l'elemento vitale per tradurre i tratti di creatività (originalità) dalla potenzialità al conseguimento concreto. (Hans Eysenck)
- Lo psicotico è uno che ha scoperto come vanno le cose. (William S. Burroughs)
- Ognuno di noi potrebbe cadere in uno stato psicotico in una situazione psicotica, ciò non significa diventare qualcun altro. (Gaspar Noé)
- Quest'anno, inizia la questione delle psicosi.
Dico la questione, perché non si può parlare subito del trattamento delle psicosi, come una prima nota vi aveva comunicato, e ancor meno del trattamento delle psicosi in Freud, perché questi non ne ha mai parlato, salvo che in modo del tutto allusivo.
Partiremo dalla dottrina freudiana per valutare ciò che essa apporta in tale materia, ma non mancheremo di introdurre le nozioni che abbiamo elaborate nel corso degli anni precedenti, e di trattare di tutti i problemi che le psicosi ci pongono oggi. Problemi clinici e nosografici, anzitutto, a proposito dei quali mi è sembrato non completamente individuato tutto il beneficio che l'analisi può produrre. Problemi di trattamento, anche, sui quali dovrà sfociare il nostro lavoro di quest'anno -- ecco la nostra prospettiva. (Jacques Lacan) - Solo se priva di passioni, la psicosi omicida è una forza. (Amalgam Comics)
- Sono i cosiddetti uomini normali che ti deludono sempre. Gli psicotici non mi spaventano mai: sono da letto e da lettino. (Batman - Il ritorno)
Note
modifica- ↑ Bénédict Augustin Morel (1809 – 1873) fu uno psichiatra francese, nato a Vienna da genitori francesi.