Porto
corpo idrico riparato in cui possono essere ancorate navi, barche e chiatte
Citazioni sul porto.
- A che serve una nave senza un porto a cui ritornare? (Gigalt Gangaragash, Planetes)
- A' ttiəmbə də tembestə ognə pərtusə jé puertə.[1] (proverbio tarantino)
- Dio si serve dei venti contrari per condurci in porto. (Charles de Foucauld)
- È dolce cosa rammentar nel porto le tempeste passate. (Vincenzo Cuoco)
- La ricerca è assurda se non implica l'esistenza di un porto. (Luigi Giussani)
- Ogni nave ha bisogno di un porto, che sia sempre lì ad aspettarla e che l'accolga quando finalmente tornerà a casa, un luogo caldo, sicuro... (Gigalt Gangaragash, Planetes)
- Porto. Parola che ha oggi acquistato un significato che non ebbe mai. Si entra in porto in grazia d'una causale infima: perchè nello spaventevole immenso tappeto azzurro dove l'invisibile rastrello della morte, senza sosta tira a sè vite, vite e vite, il giuoco è stato favorevole e la puntata della propria vita è riuscita. (Guido Milanesi)
- Porto (s.m.). Luogo dove le navi trovano riparo dalle tempeste e si espongono alla furia dei dazi doganali. (Ambrose Bierce)
Note
modifica- ↑ «Quando c'è tempesta ogni buco è porto.»
Voci correlate
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