Podestà di Lecco

personaggio de "I promessi sposi" di Alessandro Manzoni

Podestà di Lecco, personaggio minore del romanzo I promessi sposi di Alessandro Manzoni.

La disputa in materia di cavalleria tra il podestà di Lecco e il conte Attilio in presenza di fra Cristoforo invitato da don Rodrigo a far da giudice. Illustrazione di Francesco Gonin tratta dall'edizione del 21840 de I promessi sposi

Citazioni del podestà di Lecco

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  • [Al Conte Attilio e a fra Cristoforo] – Battere un ambasciatore! persona sacra! Anche lei, padre, mi dirà, se questa è azione da cavaliere.
  • [Al Conte Attilio, disputando su una questione di cavalleria] Ma ascolti, ma ascolti, ma ascolti. Percotere un disarmato è atto proditorio; atqui il messo de quo era senz'arme, ergo...
  • [Al Conte Attilio, disputando su una questione di cavalleria] – Ma questo – replicava, non meno urlando il podestà, – questo è un di più, un mero di più, un ornamento poetico, giacché il messaggiero è di sua natura inviolabile, per diritto delle genti, jure gentium: e, senza andar tanto a cercare, lo dice anche il proverbio: ambasciator non porta pena. E, i proverbi, signor conte, son la sapienza del genere umano. E non avendo il messaggiero detto nulla in suo proprio nome, ma solamente presentata la sfida in iscritto...

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