Philip Stanhope, IV conte di Chesterfield
nobile e politico inglese
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Philip Dormer Stanhope, IV conte di Chesterfield (1694 – 1773), nobile e politico inglese.
Citazioni di Philip Dormer Stanhope, IV conte di Chesterfield
modifica- [Ultime parole riferito al figlioccio Dayrolles] Date una sedia a Dayrolles.
- Give Dayrolles a chair.[1]
- I giovani sono soliti pensare di essere abbastanza saggi così come gli ubriachi pensano di essere abbastanza sobri.[2]
Attribuite
modifica- Il sesso: la posizione ridicola, il piacere passeggero, la spesa eccessiva.
- [Citazione errata] Potrebbe essere un adattamento da un dialogo del libro di George Berkeley Alciphron, or the Minute Philosopher (1732), mentre la "posizione ridicola" è un'aggiunta postuma (Harry R. Sargent, Pensieri per lo sport, 1894).[3]
- Una mente debole è come un microscopio: ingrandisce le piccolezze, ma è incapace di comprendere le cose grandi.
- A weak mind is like a microscope, which magnifies trifling things but cannot receive great ones.[4]
- Tutto ciò che merita di essere fatto merita di essere fatto bene.[5]
- Whatever is worth doing at all, is worth doing well.[6]
Letters to His Son on the Art of Becoming a Man of the World and a Gentleman
modifica- Adeguati al tono della compagnia in cui sei.
- Take the tone of the company you are in. (16 ottobre 1747)
- Badate ai pence che le sterline baderanno a se stesse.
- Take care of the pence, for the pounds will take care of themselves. (6 novembre 1747)
- Chi ha premura dimostra che quello che sta facendo è un affare troppo grosso per lui. (10 agosto 1749)[7]
- Ci sono dei casi in cui un uomo deve rivelare metà del suo segreto per tener nascosto il resto.
- There are some occasions in which a man must tell half his secret, in order to conceal the rest. (15 gennaio 1753)
- Gli uomini politici non conoscono né l'odio né l'amore. Sono spinti dall'interesse e non dai sentimenti (1745)[7]
- Il modo di vestirsi è una preoccupazione sciocca. Ma è molto sciocco per un uomo non esser ben vestito. (1745)[8]
- Il saggio vivrà entro i limiti del proprio spirito e del proprio reddito.[7]
- Indossa il tuo sapere come il tuo orologio in una tasca privata: non estrarlo e non scuoterlo soltanto per far vedere che ne possiedi uno.
- Wear your learning, like your watch, in a private pocket: and do not pull it out and strike it; merely to show that you have one. (22 febbraio 1748)
- Io sono certo che, da quando ho avuto pieno uso della mia ragione, nessuno mi ha mai udito ridere. (9 marzo 1748)[7]
- La maggior parte della gente gode dell'inferiorità dei suoi migliori amici. (1745)[8]
- La modestia è il solo richiamo sicuro, quando si va in cerca di lodi. (17 maggio 1750)[9]
- La pigrizia è il rifugio degli spiriti deboli.[10]
- Le persone dell'alta società sono insensibili ai bisogni e alle afflizioni degli uomini come i chirurghi lo sono ai dolori fisici.[7]
- Non v'è nulla di così ingeneroso e ineducato di una risata udibile.
- There is nothing so illiberal and so ill-bred, as audible laughter. (9 marzo 1748)
- Raramente un consiglio è bene accetto, e quelli che ne hanno più bisogno sono quelli che meno lo desiderano.
- Advice is seldom welcome; and those who want it the most always like it the least. (29 gennaio 1748)
- Se vuoi convincere gli altri, devi sembrar pronto a farti convincere. (22 febbraio 1748)[7]
- Sii più saggio degli altri se puoi, ma non farglielo sapere.
- Be wiser than other people if you can; but do not tell them so. (19 novembre 1745)
- Una ferita si dimentica prima di un insulto. (9 ottobre 1746)[7]
Note
modifica- ↑ Citato in W.H. Craig, Life of Lord Chesterfield, 1907; citato in Elizabeth M. Knowles, The Oxford Dictionary of Quotations, Oxford University Press, 1999, p. 455. ISBN 0198601735
- ↑ Citato in Focus, n. 106, pag. 148.
- ↑ Citato in Stefano Lorenzetto, Chi (non) l'ha detto, Marsilio Editori, 2019. ISBN 9788829703241
- ↑ Solitamente attribuita a Lord Chesterfield, la prima pubblicazione di questa frase è in una sezione di citazioni chiamate "Diamond Dust" nell'Eliza Cook's Journal, n. 98 (15 marzo 1851), mentre la prima attribuzione della frase a Chesterfield si trova in Many Thoughts of Many Minds (1862) a cura di Henry Southgate.
- ↑ I Francesi attribuiscono questa frase al pittore Nicolas Poussin (nato il 15 giugno 1594): "Ce qui vaut la peine d'être fait vaut la peine d'être bien fait".
- ↑ Da Letters to His Son on the Art of Becoming a Man of the World and a Gentleman, 10 marzo 1746.
- ↑ a b c d e f g Citato in Dizionario delle citazioni, a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X
- ↑ a b Citato in Dizionario delle citazioni, a cura di Ettore Barelli e Sergio Pennacchietti, BUR, 2013. ISBN 9788858654644
- ↑ Dalla lettera CXCIII, in Lettere al figlio: 1750-1752, a cura di Marc Fumaroli, traduzione di Elena De Angeli, Adelphi, Milano, 2020. ISBN 9788845981272
- ↑ Citato in Elena Spagnol, Enciclopedia delle citazioni, Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894
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