Patrizia Burul

doppiatrice italiana

Patrizia Burul, (1967 – vivente), doppiatrice e attrice italiana.

ilpiccolo.it, 25 marzo 2018.

  • La cosa più divertente è che lei [Pauley Perrette] non nasce come attrice e per questo all'inizio qualche volta era fuori luogo. In una scena dei primi episodi raccontava di una vittima che era un collega, ma parlava nel suo modo un po' squinternato, quasi ridendo. Avrei dovuto farla seria, visto l'argomento, ma ci sarebbe stato uno scollamento tra voce e espressione. Abbiamo cercato di trovare una mediazione, allora ci siamo buttati sulla stranezza.
  • Mi sono trasferita a Roma pensando di continuare a fare l'attrice, poi avendo dei contatti nel mondo del doppiaggio, vent'anni fa, ho deciso di provare. Ha ritmi veloci, devi andare a sync, cercare di interpretare fedelmente il personaggio e qualcuno ha l'ansia del microfono o della cuffia: ci sono attori straordinari che magari hanno difficoltà. Io forse ero portata e ho ingranato subito. È un lavoro che mi è piaciuto dall'inizio.
  • Sono molto nominata per Lost, in realtà è stato un personaggio che è durato pochissimo, seppure importante nell'economia della serie. Sono più affezionata ad altri, per esempio la protagonista della serie francese Insieme appassionatamente, secondo me bellissima.
  • La bravura dei doppiatori italiani è che cercano di riprodurre l'originale senza tradirlo, c'è un'attenzione nel cercare di ricostruire le atmosfere, la magia.

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