Nicola Arigliano

cantante e attore italiano (1923-2010)

Nicola Arigliano (1923 – 2010), cantante e attore italiano.

Nicola Arigliano nel 1960

Intervista a Nicola Arigliano

Sabrina Falzone, jazzitalia.it, 25 gennaio 2007.

  • Mia madre (Cosima Maggio, ndr) mi ha trasmesso la passione per la musica. Lei suonava la chitarra ed era molto brava. Mi ricordo che quando ero piccolo al paese (Squinzano, in provincia di Lecce, ndr), almeno una volta alla settimana, si radunavano nello spiazzo comune della casa, dove abitavamo, alcuni musicisti che venivano appositamente per suonare e cantare. Mia madre faceva anch'ella parte di questo gruppo ed era una gioia ascoltarla e sentirla suonare.
  • Io ho iniziato a suonare il clarinetto, per passare poi al sax, al contrabbasso e alla batteria. Passavo pomeriggi interi a studiare e ascoltare musica americana, soprattutto i grandi cantanti swing. Pensa che quando abitavo a Milano, poiché ero in una casa con altri condomini, per non dare fastidio, quando mi esercitavo con il clarinetto, mi chiudevo dentro l'armadio. Lì suonavo per ore ed ore. In questo modo potevo tranquillamente studiare senza dare alcun fastidio agli altri.
  • Arrivavano al mio paese i miei concittadini che erano stati a lavorare a Milano e dicevano "Milan, l'è gran Milan!". Così una notte ho preso di nascosto i soldi a mia madre e sono andato a vedere questa "gran" Milano. Poi ho vissuto molti anni in questa città, in via Mameli. All'inizio è stata dura perché non avevo riferimenti, ma piano piano mi sono inserito, ho incominciato a conoscere altri musicisti che mi hanno dato le giuste direttive e il resto è venuto da sé.
  • [Sul superamento della balbuzie, tormento della sua infanzia] I miei coetanei – anzi a dire la verità un po' tutti, compresi i miei fratelli – mi prendevano in giro per questo difetto. Ero timido, impacciato, soffrivo particolarmente questa condizione quasi di inferiorità rispetto agli altri e allora ho trovato la forza di reagire. Volevo far vedere a tutti di cosa fossi capace e proprio a Milano andai da un logopedista che mi consigliò cosa fare per superare questo problema. Dovevo leggere ad alta voce, guardarmi allo specchio e, forse non ci crederete, ma mi consigliò di mettere in bocca dei piccoli sassolini mentre parlavo, in quel caso non potevo balbettare altrimenti avrei ingoiato quello che tenevo in bocca. Devo dire che è stata la mia salvezza, non finirò mai di ringraziare quel medico, del quale non ricordo neanche il nome! Così un giorno ho preso dei libri e ho cominciato a leggere i testi ad alta voce davanti allo specchio. Leggevo, leggevo, leggevo. Sempre davanti allo specchio. Insistendo ogni giorno con questo tipo di esercizio, sono completamente "guarito" dalla balbuzie.
  • Mi piace leggere, ad alta voce! Amo soprattutto i classici. Inoltre, faccio lunghe passeggiate in campagna, raramente guardo la televisione. A volte suono il pianoforte, in particolare mi piace suonare Bach, che ritengo essere il fondatore e padre di tutta la musica: le sue armonie, i suoi fraseggi musicali sono l'aspetto più completo dei fondamenti musicali. Tutti dovrebbero, quando iniziano, studiare Bach per poi passare a quello che ognuno preferisce, ma dobbiamo ricordarci che, quando ci sono le fondamenta giuste, possiamo costruire sopra anche un palazzo, altrimenti crolla tutto.

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