Nada (cantante)
cantautrice, attrice e scrittrice italiana (1953-)
Nada Malanima, nota semplicemente come Nada (1953 – vivente), cantante e cantautrice italiana.
Citazioni di Nada
modifica- A me ha fatto sempre male la banalità delle persone con le loro sovrastrutture, i loro pregiudizi. Spesso, è vero, sono rimasta delusa per la poca attenzione verso i miei dischi, ma questo perché volevano sentire e vedere ancora la Nada del primo Sanremo e non accettavano che fossi in continua evoluzione, libera di scegliere e anche di sbagliare. Così, agli occhi dei produttori diventavo "l’ingovernabile".[1]
- [In riferimento all'ultimo posto in classifica al Festival di Sanremo del 1987] Ho imparato in fretta a non esaltarmi dopo quel successo arrivato così precocemente, così come non mi sono mai abbattuta più di tanto nelle avversità. Dopo quel Sanremo presi in mano le Confessioni di Sant'Agostino e ho provato a cantare alcuni passi, scandendo bene le "tronche" per assaporare il suono del latino.[1]
- Ho sempre sete di novità, di percorrere nuove vie, perché la musica è un universo immenso tutto da esplorare. Adesso, per esempio, per ripulirmi la mente ascolto solo la classica. C’ho messo più tempo a far capire chi sono e dove vado, ho rischiato e investito su me stessa. Io dico sempre che se quello che hai dentro vale e ci credi fino in fondo, prima o poi la gente lo capirà, e sentirà battere forte la tua anima.[1]
- Ho un rapporto empatico con la natura che mi circonda e poi uso la preghiera come strumento di conoscenza. La chiesa per me è un luogo rassicurante. Ogni volta che viaggio per un concerto vado sempre a cercare la prima chiesa del posto: mi fa stare bene quel sentirmi in relazione con gli altri che, lì dentro, si spogliano delle loro convenzioni quotidiane che la società gli impone. A volte penso che per sentirci più vicini l’uno con l’altro dovremmo abitare tutti in delle chiese.[1]
- [Sulla collaborazione artistica con Piero Ciampi] La Rca ci mise insieme, due livornesi, il Poeta e la "ragazzina prodigio", e dallo strano mix venne fuori Ho scoperto che esisto anch'io, un disco che andò male ma che mi permise di ribellarmi a chi voleva che continuassi a cantare solo le due canzoni sanremesi fino alla pensione. Ho pensato anche di piantarla lì con la musica e di fare altre cose, ma Piero, una persona pura, semplice, pur nella sua complessità, mi fece capire che oltre al dono della voce possedevo anche quello della scrittura e che il mio mondo era assai vicino al suo...[1]