Mondo cane (film)

film documentario del 1962 diretto da Paolo Cavara, Gualtiero Jacopetti, Franco E. Prosperi

Mondo cane

Descrizione di questa immagine nella legenda seguente.

«Gli indigeni dell'arcipelago malese seppelliscono i loro morti in questo immenso cimitero sottomarino. Qui la religione insegna che il mare lava il corpo dei defunti e lo libera del peccato.»

Titolo originale

Mondo cane

Lingua originale italiano
Paese Italia
Anno 1962
Genere documentario
Regia Gualtiero Jacopetti, Paolo Cavara, Franco Prosperi
Soggetto Gualtiero Jacopetti, Paolo Cavara
Sceneggiatura Paolo Cavara e Gualtiero Jacopetti
Produttore Angelo Rizzoli
Interpreti e personaggi
  • Rossano Brazzi
  • Stefano Sibaldi
Doppiatori originali
Note

Mondo cane, film documentario del 1962, regia di Gualtiero Jacopetti, Paolo Cavara e Franco Prosperi.

Incipit modifica

Tutte le scene che vedrete in questo film sono vere e sempre riprese dal vero. Se spesso saranno scene amare è perché molte cose sono amare su questa terra [sic]. D'altronde il dovere del cronista non è quello di addolcire la verità, ma di riferirla obbiettivamente. (testo a scorrimento)

Frasi modifica

  Citazioni in ordine temporale.

  • A Castellaneta la comunità è formata da poche famiglie tutte imparentate fra loro. Molto sangue Guglielmi scorre quindi tra questa folla, dove si contano a dozzine i parenti prossimi e lontani del grande attore scomparso e dove non è difficile cogliere qualche valido tratto di somiglianza con il fatale Rodolfo che fece tremare d'amore le donne di mezzo mondo. (narratore) [voce fuori campo]
  • Per molti anni qui a Castellaneta molte generazioni hanno attesa che il cinema scoprisse fra di loro l'erde del grande scomparso. [...] In questo piccolo centro agricolo delle Puglie dove la terra è avara le prospettive offerte dalla carriera cinematografica godono più simpatia di quelle offerte dalla riforma agraria. Le notti di Castellaneta, più che di messi mature, odorano di brillantina e i giovani sognano, cullati e rapiti dal dolce ritmo del tango. (narratore) [voce fuori campo]
  • Ma, ahimè, con Rossano Brazzi, Rodolfo Valentino l'erede lo ha già trovato e da tempo immemorabile. Oggi tocca a lui perpetuare in America il mito valentiniano dell'"italian lover", quella specie di Mister Muscolo dell'amore che da trent'anni rtenta milioni di donne americane vogliono a tutti i costi che sia italiano. Povero Brazzi, guardate cosa gli è capitato quando a scopo dimostrativo è andato a farsi prendere le misure per una camicia nella sede di un grande magazzino. [un'orda di fangirl lo assaltano e gli strappano la camicia] (narratore) [voce fuori campo]
  • [Sulle Isole Trobriand] Qui, dove il sole è perenne e la terra generosa nessuno lavora di conseguenza l'umore generale è orientato verso l'allegria. Le donne, assai graziose e molto disinvolte in amore, praticano da secoli su queste spiagge uno sport che anche qui riscuote molte simpatie: la caccia al maschio. È uno sport che le ha rese famose nel mondo tanto che oggi non c'è autorevole etnologo che non citi questo arcipelago come uno dei pochi luoghi della Terra dove le donne praticano ancora la poliandria. Come si vede, anche qui a Kiriwina, le regole del giuoco procedono immutate: una volta catturato, il maschio viene democraticamente destinato ai sani e sbrigativi appetiti amorosi della comunità. L'unica differenza forse sta nel fatto che qui non si usa strappargli prima la camicia. (narratore) [voce fuori campo, mentre un gruppo di donne insegue un uomo]
  • Purtroppo anche il maschio delle Trobriand quand'è preso dal panico commette quasi sempre l'errore di arrampicarsi su qualcosa dove prima o poi sarà raggiunto e costretto con le buone o con le cattive a nidificare. (narratore) [voce fuori campo, mentre un gruppo di donne lancia oggetto contro un uomo per farlo scendere dall'albero]
  • A questa donna hanno ucciso il bambino. Ora deve allattare un piccolo maiale al quale è morta la madre. Così vuole la legge dei Chimbu nel cuore della Nuova Guinea. C'è ancora un luogo su questa Terra dove tra la vita di un bambino e quella di un maiale la scelta è mostruosa. (narratore) [voce fuori campo]
  • [Sulla comunità Chimbu in Nuova Guinea] Forse anche il giuoco del calcio è un istinto antico come quello della fame. (narratore) [voce fuori campo]
  • [Sulla comunità Chimbu in Nuova Guinea] Oltre ai capi tribù anche i cani godono di un trattamento di favore. Forse si tratta di un trattamento gentile, imprevedibile fra tanta barbarie e allora saremmo felici di averlo scoperto. O forse più semplicemente si tratta dei cani dei capi tribù e allora non avremmo scoperto nulla di nuovo. (narratore) [voce fuori campo]
  • Fra le tombe dei propri defunti i cani hanno un contegno che solo un giudizio umano potrebbe definire irriverente. In compenso l'assorto contegno degli uomini soltanto nel giudizio canino potrebbe apparire inesplicabile. (narratore) [voce fuori campo, mentre i cani fanno la pipì sulle tombe del cimitero per animali domestici Pet Haven Cemetery a Pasadena]
  • A Taipei, nell'Isola di Formosa, i cani sono oggetto di altro genere di attenzione. Si selezionano, si allevano con estrema cura, si ingrassano, poi si cucinano secondo antiche e complicate ricette per la gioia di una larga categoria di buongustai. Ristoranti come questo dove i clienti possono direttamente sciegliersi dalla gabbia il cucciolo più appetitoso sono straordinariamente diffusi in tutta la Cina. Da queste parte sono molto apprezzati i barboncini, i bassotti, i boxer, i cuccioli degli alani, ma in genere di preferiscono i Chow Chow, graziosissimi cani che altrove sono apprezzati per la loro intelligenza e la loro fedeltà. (narratore) [voce fuori campo]
  • A Strasburgo, nota come la capitale del foie gras, oltre mezzo milione di oche subiscono ogni anno questo trattamento. Poiché il loro fegato per ammalarsi e quindi ingozzarsi fino a raggiungere il peso desiderato dagli allevatori richiede una forte super-nutrizione, il personale specializzato riesce a ingozzarle ogni giorno, seppure ricorrendo a qualche insistenza, una tale quantità di cibo che l'oca più ingorda del mondo se lasciata a se stessa riuscirebbe a smaltire sì e no in una settimana. Fino a qualche anno fa, per evitare che questi pennuti sprecassero calorie con un moto eccessivo, si usava inchiodare le loro zampe sopra un'asse di legno. Ma oggi, grazie a queste piccolissime gabbie e grazie soprattutto all'imbuto, si può ottenere la stessa quantità di foie gras con questo sistema più umano e civile. (narratore) [voce fuori campo]
  • [Sul Manzo di Kobe] In Giappone, a circa cento miglia da Tokyo, c'è il più raffinato allevamento di bestiame del mondo. Qui per otto ore al giorno i vitelli sono affidati ad esperti massaggiatori che hanno il compito di intenerirne le carni. Inoltre ad ogni vitello vengono somministrati ogni giorno sei litri di birra per aiutare il processo di ingrassamento. La birra è somministrata agli animali direttamente dalle bottiglie per evitare che il liquido perda il suo potere dilatante. Le bistecche di questi vitelli vanno tutte a finire in tre o quattro ristoranti specializzati di Tokyo e di New York. Il loro costo corrisponde a circa settemila lire al chilo. (narratore) [voce fuori campo]
  • Siamo a Tabar, l'isola maggiore dell'Arcipelago delle Bismarck, dove la tradizione vuole che le donne più belle delle tribù vengano rinchiuse in anguste gabbie di legno molto simili a quelle che abbiamo visto a Strasburgo per l'ingrasso delle oche e ingozzate di tapioca fino a quando non hanno raggiunto almeno i centoventi chili. Dopodiché saranno offerte in moglie al dittatore del villaggio, un tale Alunda, uomo famoso in tutto l'arcipelago per la prestanza fisica e per il carattere bizzarro. [...] Questa è la sua ultima sposa: otto figli e centotrenta chili. Questa la sua favorita: dieci figli e centocinquanta chili. E questo è il gran capo Alunda: ventisette figli e trentaquattro chili. (narratore) [voce fuori campo]
  • La donna americana invece se vuole avere fortuna in amore deve dimagrire. Siamo a Los Angeles, in una delle tante palestre del Vic Tanny, la famosa clinica ginnico-sanitaria specializzata nel ridimensionamento femminile. Qui centinaia di donne americane vengono a trascorrere gran parte delle loro ricorrenti vedovanze allo scopo di smaltire il peso superfluo accumulato nelle more dell'ultimo matrimonio e per rimettersi in regola con la legge di gravità in attesa delle prossime immancabili nozze. Dato l'andamento ciclico e il peso economico della sua clientela, il Vic Tanny è un'industria pesante e prosperosa, una stazione d'obbligo nel lungo viaggio della donna americana intorno al matrimonio. Da qui parte infatti il prossimo treno per il prossimo viaggio di nozze, un treno che fischia, sbuffa, sfiata, suda, soffia e che poi frena e si ferma un'altra volta qui. (narratore) [voce fuori campo]
  • A Hong Kong, dove ingrassare è più difficile, oltre due milioni di cinesi affamati affollano questi mercatini rionali, dove per circa cento lire al chilo non c'è che da scegliere: coccodrillo, rospo, serpente, tartaruga, ramarro, eccetera, eccetera... Il prezzo, nonostante la larga possibilità di scelta, è generalmente ritenuto eccessivo. (narratore) [voce fuori campo]
  • A New York, per chi non bada a spese, c'è invece il Colony, uno dei ristoranti più cari e sofisticati del mondo. Mentre l'americano medio per sbarcare il lunario deve accontentarsi della quotidiana bistecca, qui l'americano ricco può attingere a piene mani in tutta questa grazia di Dio: formiche fritte, bacarozzi farciti, uova di farfalla, vermi al gratin, serpenti a sonagli, topi muschiati, eccetera, eccetera... [...] Qui una colazione leggera costa intorno ai venti dollari, circa dodicimila lire. Ma in considerazione dell'eccezionale rarità e squisitezza delle vivande, il prezzo è generalmente ritenuto onesto. (narratore) [voce fuori campo]
  • A Cucullo il giorno di San Domenico l'immagine del santo viene portata in processione e i fedeli la seguono con le mani piene di queste innocue bestiole. Nei tempi antichi narra infatti una leggenda: le valli di questa regione erano infestate di vipere che il santo, con la forza del suo amore, ridusse mansuete e inoffensive, privandole del veleno. Al di là della sua pagana apparenza e del suo singolare folclore, la cerimonia rivela un antico e profondo atto di fede nella bontà. (narratore) [voce fuori campo]
  • I battienti si tramandano da secoli una tradizione dalle origini oscure: al mattino del Venerdì santo si straziano le gambe con tamponi di sughero irti di frammenti di vetro e corrono a spargere del loro sangue le strade sulle quali tra qualche ora passerà la processione di Gesù morto. [...] Nocera Terinese è un povero e sperduto paesino della Calabria, dove ancora oggi si esalta così la flagellazione di Cristo. (narratore) [voce fuori campo]
  • [Sulla Life Savers Girls Association di Sydney] Oggi l'associazione celebra sulla spiaggia di Manly il decennale della sua fondazione con un saggio collettivo. Naturalmente in questa occasione i salvataggi sono immaginari e pertanto ogni riferimento ad affogati reali è puramente casuale. Ma la fase più interessante del salvataggio è indubbiamente la repsirazione artificiale, giudicata efficacissima da tutti coloro che hanno subito il trattamento. Inutile sottolineare l'importanza che ha su queste spiagge il corpo delle bagnine. L'oceano è infido e i giovani australiani diventano di giorno in giorno sempre più imprudenti. (narratore) [voce fuori campo]
  • [Sulla fauna dell'Atollo di Bikini] Dappertutto gli animali sembrano diffidare del loro ambiente naturale. Perfino certi pesci, come qusta vaerità di perioftalmo, per esempio, che normalmente può vivere fuori dall'acqua soltanto per brevissimo tempo, non solo ha imparato ad abbandonare per molte ore al giorno l'oceano inquinato e radioattivo, ma si è addirittura trasferito sugli alberi. (narratore) [voce fuori campo]
  • [Sulla fauna dell'Atollo di Bikini] Migliaia di uova che non si schiuderanno mai ricoprono ovunque la superficie degli atolli. Sono uova di gabbiano, di storno, di sula; uova sterili, già morte prima ancora di essere partorite. L'uccello marino è andato a cercarsi il cibo, ma ogni sera da anni torna puntuale a covarle. Non sa che l'atomo ha ucciso in lui il seme della vita. (narratore) [voce fuori campo]
  • Gli indigeni dell'arcipelago malese seppelliscono i loro morti in questo immenso cimitero sottomarino. Qui la religione insegna che il mare lava il corpo dei defunti e lo libera del peccato. Soltanto di giorno queste acque sono deserte e silenziose, ma nella notte che segue ogni funerale i pescecani accorrono a compiere la loro opera devastatrice. Restano solo le ossa, che i parenti e gli amici dei defunti dispongono poi con macabra pietà tra gli esangui rami del corallo. I pescecani della costa malese hanno imparato in queste acque a cibarsi di carne umana e sono diventati mangiatori d'uomini. (narratore) [voce fuori campo]
  • Oggi c'è stata l'ultima vittima. In queste acque un ragazzo di dodici anni è stato divorato da uno squalo. Oggi i pescatori di Raiput rinunciano alla preda, la restituiscono al mare con un riccio velenoso conficcato nella gola. Soffrirà almeno una settimana prima di morire. (narratore) [voce fuori campo]
  • [Sulla cripta della Chiesa di Santa Maria Immacolata a via Veneto] Nel cimitero romano dei Cappuccini, oggi trasformato in museo, alla morte fu invece affidato un compito decorativo. Alcuni secoli fa i monaci vollero forse dare a questo ambiente di morte il senso dell'immortalità. Al di là del suo macabro risultato c'è infatti in questo paziente lavoro di secoli un'ingenua ricerca del bello che è sempre opera dell'amore. Amore che sopravvive alla morte. Morte che sopravvive all'amore. (narratore) [voce fuori campo]
  • Ed ora facciamo anche noi come questi saggi tedeschi di Amburgo e affoghiamo nella birra il ricordo di tanti cimiteri. Ormai distratta dal culto della morte, in questa gioconda birreria tedesca della Reeperbahn-Straße la nostra attenzione si va concentrando sul culto della vita. Vita intesa come gioia di vivere, agilità spirituale, scioltezza corporea, benessere fisico, cordialità sociale, serenità, oblio. E soprattutto assenza di ogni ricordo o presentimento di morte. Chi beve birra non campa forse cent'anni? (narratore) [voce fuori campo]
  • Questo è il Tokyo onsen, vera e propria stazione di servizio per lavaggio e massaggio dei giapponesi che ieri sera hanno alzato troppo il gomito. Il perfetto funzionamento dell'officina è affidato a un centinaio di ragazze in reggiseno e shorts al fine di concedere al cliente fra tante torture almeno il conforto del panorama. Una gentile usanza giapponese vuole invece che il cliente sia nudo. Lo abbiamo coperto noi in omaggio a una gentile usanza nostrana. Il Giappone è forse il paese più pulito del mondo: il bagno e il massaggio sono riti antichi quanto la sua civiltà. A Tokyo, città che ha dieci milioni di abitanti, sei milioni di donne curano ogni giorno quattro milioni di giapponesi, vezzeggiandoli, ammirandoli, servendoli, massaggiandoli... Tutte impegnate a rendere la loro vita piacevole come vuole un'antica e lodevolissima tradizione. Così ogni giapponese, con ogni anfratto del suo corpo esplorato, pulito, tonificato, massaggiato senza la minima collaborazione da parte sua, può assaggiare quando vuole quel sublime relax che il suo Dio gli promette solo dopo la morte. (narratore) [voce fuori campo]
  • [Sulla tanatoprassi in Cina] Buddah è un Dio capriccioso che va a simpatie e quando apre il cancello di un giardino fiorito bada più all'apparenza che alla somma delle defunte virtù. (narratore) [voce fuori campo]
  • Questo è il funerale di un ricco cinese in un tempio della città di Macao. [...] In un angolo del tempio una donna brucia il suo danaro che soltanto così potrà seguirlo e conservargli in cielo ciò che un cinese considera come massimo bene di questa e dell'altra vita: la ricchezza. Gli eredi assistono in lacrime alla mesta cerimonia. (narratore) [voce fuori campo]
  • Qui è proibito fotografare: abbiamo forzato il blocco per mostrarvi la casa della morte di Singapore. Gli ammalati senza speranza finiscono tutti qui, in questa tragica pensione per moribondi. Nelle case cinesi piene zeppe di figli non c'è posto per loro. Giù nella strada i parenti attendono con serena certezza il momento del funerale. "Se non muori presto - pregano i cinesi - la tua buona cena diventa fredda". (narratore) [voce fuori campo]
  • [Sulla rottamazione] Per le automobili la casa della morte è l'America. La sola California ne uccide tre ogni due ore, poi le ammucchia qui in questi enormi cimiteri dove tuttavia il loro riposo non sarà eterno. Ridotte in compresse per ragioni di spazio, migliaia di Ford, di Chevrolet, di Chrysler, di Oldsmobile, di Cadillac, di Lincoln, di Buick non hanno ormai più bisogno di riparazioni. Eppure il loro destino di automobili non è finito. Tra poco infatti saranno spedite alle grandi industrie automobilistiche europee dove la moderna metempsicosi meccanica le farà rivivere ancora come automobili, ribattezzandole però con il nome più modesto di "utilitarie". Rettifichiamo, non proprio tutte tornano a rivivere come automobili. A Parigi, in una delle più autorevoli gallerie d'arte moderna, abbiamo riconosciuto i resti di una vecchia Ford ribattezzati con un suggestivo "Esprit de la carrosserie" ("spirito della carrozzeria"). Prezzo: mezzo milione di franchi. (narratore) [voce fuori campo]
  • Il pittore cecoslovacco Yves Klein è pronto. La musica gli ha dato la carica. Queste modelle che si stanno spalmando di vernice sono i pennelli umani con i quali tra poco Klein darà forma e colore alla sua febbre creativa. Come forse qualcuno avrà già intuito, il colore preferito da Klein è il blu. Anche la sua forma preferita è il blu. Anzi, il blu è la sua unica forma e il suo unico colore. Blu sono i suoi quadri che vanno a ruba a Parigi e blu, infine, è l'opera alla quale il nostro obiettivo si sta avvicinando, considerata da molti autorevoli critici massimo capolavoro di Klein e nella quale un'intenditore può facilmente indovinare che il blu è il colore dominante. Grondanti di blu, i pennelli umani vanno a lasciare la loro impronta sulla tela, mente Klein li guida da lontano con il fluido del suo genio creativo. L'opera che abbiamo avuto il privilegio di ritrarre in tutte le fasi della sua creazione, è in vendita per soli quattro milioni di franchi. (narratore) [voce fuori campo]
  • Dopo le quotidiane sei ore di esercitazione all'arma bianca, il sergente [?] si lascia truccare da donna. Certo è una situazione assai imbarazzante per un feroce guerriero Gurkha che solo qualche anno fa, nella guerra contro i comunisti malesi, tagliò la testa a trentasei partigiani. Ma oggi è giorno di festa nazionale e la tradizione vuole che sia festeggiato con una danza in costume da donna. [...] A vederli in questa occasione, e perdipiù vestiti da donna, non si direbbe davvero che sono i più feroci e i più fedeli soldati del mondo. Eppure durante l'ultima guerra, quando a Singapore furono fatti prigionieri dai Giapponesi, trecento di loro si fecero decapitare piuttosto che abiurare al giuramento di fedeltà a Sua Maestà britannica. Oggi è l'anniversario di quel giorno memorabile e i Gurkhas lo celebrano con grande solennità. (narratore) [voce fuori campo]
  • Lungo queste montagne nella regione di Goroka in Nuova Guinea, corre il confine tra storia e preistoria. Qui abbiamo trovato l'ultimo uomo delle caverne armato ancora di clava. Non conosce il metallo, vive nelle grotte più inaccessibili della montagna insieme alle sue donne e ai suoi figli, selvatico e sospettoso come una belva. Non sappiamo come avrebbe reagito se avesse scoperto il nostro teleobiettivo puntato su di lui. Più che da una macchina da presa, queste immagini rare sembrano colte da un lungo cannocchiale puntato nel tempo. Potrebbero essere l'ombra, il ricordo fotonico di un brandello di cronaca dell'età della pietra. Ecco un giorno, un istante qualunque di quattro, cinque, diecimila anni fa. Non accade nulla di particolare, allora come oggi. Tutto si svolge sotto l'eterna guida dell'istinto: il lavoro, l'ozio, i figli, il cibo, la ricerca di comunicativa, il bisogno di una vita ordinata e sociale. (narratore) [voce fuori campo]

Citazioni su Mondo cane modifica

  • All'epoca, per montare, la pellicola bisognava tagliarla, ma la mia mano destra non funzionava. Allora prendevo la pellicola con la sinistra e la recidevo con i denti. Ho montato Mondo cane in quelle condizioni: per me è una gloria. (Gualtiero Jacopetti)
  • Bizzarro e barbarico, macabro e raccapricciante, ironico, divertente, esilarante, insanguinato, non convenzionale, provocatorio e controverso. (Judith Crist)
  • C'è molto più della natura grottesca – più del senso di stranezza, di paradosso e di bizzarro come riflessione sul comportamento dell'essere umano – in questo straordinario e candido film fattuale, che potrebbe rientrare sia nell'esperienza di vita di un uomo qualsiasi sia in quel che viene mostrato spesso sullo schermo. (Bosley Crowther)
  • Girando per il mondo, per il progetto di Blasetti, notai che gli spettacoli umani erano molto più interessanti di quelli che si consumavano sui palcoscenici. Sentivo ormai ululare Mondo cane dentro di me. Sarebbe stato un progetto ambizioso, un newsreel su scala planetaria. Avrei mostrato la vita stessa, le usanze degli uomini a ogni latitudine terrestre. Dissi a Rizzoli che avremmo diviso gli eventuali guadagni. Accettò. (Gualtiero Jacopetti)

Frasi promozionali modifica

  • A questo "mondo cane" che tanto ci piace e nel quale ci troviamo tutti benissimo.[1]
  • Buono o cattivo, il nostro mondo così è!
Bello o malo, nuestro mundo tal como es![2]
  • Mondo cane non è un'imprecazione, è l'immagine più adatta a definire il mondo che ci siamo proposti, con questo film, di rappresentare. Il mondo che ogni uomo intravede nascendo e che continua a esistere anche se poi nessuno ci pensa o vuol pensarci. Intanto teniamo a precisare che i fatti riportati in questo film corrispondono scrupolosamente alla realtà, sono frutto di esperienze dirette derivate da due anni di viaggi e rappresentano materiale inedito. Gli argomenti da noi toccati non rappresentano sporadici avvenimenti della cronaca di quei paesi, ma fatti abituali che danno la misura del costume dei vari popoli. Man mano che ci sposteremo verso la fine, e che alle immagini del mondo primitivo seguiranno altre che portano il sigillo di una civiltà, ci accorgeremo come le prime e le seconde non siano che aspetti diversi di una identica realtà. Tuttavia questi parallelismi, anche se di grande evidenza, non ci porteranno a giudicare o a fare del facile moralismo; ci limiteremo, semmai, a confidarvi quest'unica, vera, consolante conclusione cui siamo giunti alla fine della nostra modesta fatica: questo è davvero un mondo cane, ma un mondo cane nel quale ci troviamo tutti benissimo.[3]

Voci correlate modifica

Note modifica

  1. Dalla locandina in italiano. Cfr. Mondo cane (1962), IMDb.com
  2. Dalla locandina in spagnolo. Cfr. Mondo cane poster, WrongSideOftHeart.com
  3. Dalla brochure pubblicitaria del film, 1961; citato in Antonio Bruschini, Antonio Tentori, Nudi e crudeli: i mondo movies italiani, Bloodbuster, Milano, 2013, p. 15.

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