Molto forte, incredibilmente vicino
film del 2011 diretto da Stephen Daldry
Molto forte, incredibilmente vicino
Titolo originale |
Extremely Loud and Incredibly Close |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2011 |
Genere | drammatico |
Regia | Stephen Daldry |
Soggetto | Jonathan Safran Foer (romanzo) |
Sceneggiatura | Eric Roth |
Produttore | Scott Rudin |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Molto forte, incredibilmente vicino, film statunitense del 2011 con Sandra Bullock e Tom Hanks, regia di Stephen Daldry.
Frasi
modificaCitazioni in ordine temporale.
- Se vuoi venire con me ecco le regole: hai due soste per il bagno e una pausa di diciannove minuti per mangiare, il turismo è rigorosamente vietato tranne alcuni siti di grande valore storico. Inoltre ho quindici semplici domande che ti riguardano, a cui vorrei che rispondessi. Andiamo! Regola numero quattro: passo svelto, non posso aspettarti ogni due minuti. (Oskar)
- Regola numero sette: niente deve ostacolare la ricerca. (Oskar)
- Mi manca la sua voce che mi dice che mi ama. (Linda)
Dialoghi
modificaCitazioni in ordine temporale.
- Linda: Perché hai tanta difficoltà a parlare con me?
Oskar: Se non l'hai notato, per metà del tempo dormi, e per l'altra metà ti dimentichi della prima metà. La legge ti definirebbe in absentia, una madre assente.
Linda: Questa era cattiva.
Oskar: Quale parte?
Linda: Tutta.
Oskar: Papà diceva: "La verità ti può liberare."
Linda: Be'... papà non è qui. Siamo solo noi due ormai.
Oskar: Uno e un quarto per essere matematicamente precisi.
Linda: Non uscire dalla stanza, Oskar! Non uscire da questa stanza!
Oskar: E se morissi domani?
Linda: Oskar, tu non morirari domani!
Oskar: Anche papà pensava che non sarebbe morto domani.
Linda: Non capiterà anche a te.
Oskar: Come lo sai che non mi capiterà? Tu non sai niente, tu hai sepolto una cassa vuota!
Linda: Non vuol dire niente, in quella bara c'era il suo ricordo.
Oskar: Vuol dire eccome, papà era fatto di cellule, che ora sono sui tetti, nei fiumi e nei polmoni di milioni di persone di New York, che lo respirano ogni volta che respirano.
Linda: Non è così che funziona.
Oskar: Che ne sai di come funziona? Tu non sai niente di atomi e molecole, potrebbe anche essere nella merda dei cani di Central Park.
Linda: Questo è troppo. Smettila!
Oskar: Scusa, nelle feci dei cani...
Linda: Basta...
Oskar: Ma è la verità, perché non devo dire la verità? Non hai il diritto di essere illogica, ci dev'essere un senso...
Linda: Non tutte le cose hanno un senso, Oskar...
Oskar: Ci dev'essere un senso... Sei stupida, stupida... sei solo una stupida, è totalmente senza senso, è solo una bara, una cassa vuota!
Linda: Lo so che è una cassa vuota, lo so molto bene, ma l'ho fatto per me e l'ho fatto per te, perché potessi almeno provare a dire addio a tuo padre, perché se n'è andato, Oskar, se n'è andato e non tornerà più, mai più. Non lo so perché un uomo ha schiantato un aereo in un grattacielo e non lo so perché mio marito è morto, ma per quanto ti sforzi, Oskar, tutto questo non ha senso e non potrà mai averlo! Non avrà mai senso.
Oskar: Vaffantubo, tu non sai niente!
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