Misantropia

sentimento d'odio, disprezzo o di assenza di fiducia nel genere umano
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Citazioni sulla misantropia.

  • Chi comunica poco cogli uomini, rade volte è misantropo. Veri misantropi non si trovano nella solitudine, ma nel mondo: perché l'uso pratico della vita, e non già la filosofia, è quello che fa odiare gli uomini. E se uno che sia tale, si ritira dalla società, perde nel ritiro la misantropia. (Giacomo Leopardi)
  • Fra tutte le persone, le meno insopportabili sono quelle che odiano gli uomini. Non bisogna mai fuggire un misantropo. (Emil Cioran)
  • La misantropia difatti s'insinua nell'animo nostro dall'avere senz'arte posto soverchia fiducia in qualcuno e averlo creduto un uomo in tutto veritiero, sano d'animo e fido; e trovarlo di lì a poco malvagio e infido, e poi ancora sempre diverso. E quando uno ci capiti spesso, e per opera specialmente di quelli che egli riteneva i più sicuri ed intimi amici; costui, a furia d'inciampare, finisce per odiar tutti e credere che assolutamente non ci sia in nessuno nulla di sano e di schietto. (Platone, attribuita a Socrate)
  • La misantropia, per es. quella di un Timone d'Atene, è qualche cosa di diverso dell'ordinaria ostilità dei cattivi. Quella ha origine da una conoscenza obbiettiva della malvagità e della stoltezza degli uomini in genere, non riguarda gli individui, quantunque questi possano esserne stata l'occasione prima, ma si estende a tutti, ed i singoli individui vengono puramente riguardati come esempi indifferenti. Anzi, essa è sempre in certo qual modo un nobile disdegno che unicamente si manifesta quando esiste la coscienza di una natura propria migliore cui inattese malvagità hanno mosso a corruccio. (Arthur Schopenhauer)
  • La misantropia, specie di vanità nascosta sotto una pelle di riccio. (Honoré de Balzac)
  • La misoginia è figlia del mistero. Al contrario, la misantropia è figlia della conoscenza: più si conoscono gli uomini, più si è misantropi. Ma il buon misantropo non fa distinzione di sesso: l'uomo, nelle due versioni proposte dal Creatore, non gli piace. (Guido Ceronetti)
  • Non ho paura di stare sola con me. Ho paura di stare sola senza di me.
    Mia zia dice che chi sta solo non ha amici e se non hai amici vuol dire che sei un tipo fuori di testa, sì, insomma, un misantropo.
    Io sto sola perché non ho amici, ma non mi sento un misantropo. La parola mi fa sorridere ogni volta. Mi ricorda i triceratopi e i dinosauri, specie risorte nelle figurine da attaccare negli album. (Loredana Frescura)
  • Non sopporto i misantropi, per questo evito gli uomini. (Stanisław Jerzy Lec)
  • Quel senso fino de' falli e difetti umani, unito ad una passion forte per le doti della mente e del cuore, [...] a formar viene ciò che dicesi misantropía. (Ippolito Pindemonte)
  • Se misantropia è quella che fa, non odiare gli uomini, ma negligerli, fin a quel punto che è neces­sario per non odiarli, me ne sento la mia dose. (Cesare Cantù)
  • Unione con nessuno, sconoscenza e disprezzo per tutti: amico, ospite, compagno, l'altare della compassione, son tutte ciance: intenerirsi al pianto, sovvenire alla miseria, è un trasgredire la legge, un rovesciare i costumi: vivere solitario come i lupi: Timone solo amico a Timone. Tutti gli altri uomini nemici ed insidiatori: conversare con alcuno, sia contaminazione: e se ne vedo pure uno, quel giorno sia nefasto. Saranno per me come statue di pietra o di bronzo: messi da loro non riceverne, a patti non venire giammai: questa solitudine divida me da loro: compagni, cittadini, tribù, e patria stessa, nomi freddi ed inutili, pregiati solo dagli sciocchi. Timone sia ricco solo per sé, disprezzi tutti, goda egli solo tra sé, e fugga ogni adulazione e lode: faccia sacrifizio agli Dei, e banchetti egli solo, sia egli il suo vicino, il suo confinante, e discacci tutti. Sia legge ch'ei non porga la mano a nessuno, ancorché debba morire e mettersi la corona in capo. Piacemi che mi chiamino Misantropo, e che mi riconoscano come un acerbo, un collerico, un duro, un disumano: se vedo uno nel fuoco, e che mi prega di spegnere l'incendio, lo spegnerò con pece ed olio: se uno, traportato da una fiumana gonfia, il verno, mi tende le mani e mi prega di trarlo fuori, io lo attufferò con la testa giù affinché non possa salire a galla. Così saremo pari: chi te la fa, fagliela. (Luciano di Samosata)
Il misantropo (Bruegel il Vecchio, 1568)

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