Millennium Actress

film del 2001 diretto da Satoshi Kon

Millennium Actress

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Titolo originale

千年女優
Sennen joyū

Lingua originale giapponese
Paese Giappone
Anno 2001
Genere drammatico
Regia Satoshi Kon
Sceneggiatura Satoshi Kon, Sadayuki Murai
Produttore Satoki Toyoda, Yasuaki Iwase, Masao Morosawa
Doppiatori originali
Doppiatori italiani

Millennium Actress, film d'animazione giapponese del 2001, regia di Satoshi Kon.

Frasi modifica

  Citazioni in ordine temporale.

  • Il mio destino sembra essere legato ai terremoti, infatti io sono nata settant'anni fa durante un terremoto disastroso: il grande terremoto di Kantō.[1] Mio padre aveva tanto desiderato un figlio, morì sotto le macerie: fu come se la sua vita fosse stata barattata con la mia. [...] Sono diventata grande in un mondo ostile, le sommosse erano all'ordine del giorno, la situazione politica del nostro paese stava mutando rapidamente. Eppure, in quel difficile momento, la mia vita era serena: come tutte le ragazzine sognavo solo il giorno in cui avrei incontrato il mio principe azzurro. (Chiyoko)
  • Alla fine della guerra la nostra vita era distrutta, non avevamo niente, né cibo né vestiti. Fare dei bei film era l'unica speranza, l'unica cosa che ci faceva andare avanti. Ero impegnata sul set ogni giorno della mia vita, ma io ho sempre creduto che l'avrei incontrato primna o poi, e non avevo idea di come trovarlo o dove cercarlo; ma c'era sempre la possibilità che lui vedesse per caso uno dei miei film. (Chiyoko)
  • Sai Chiyoko, in qualche modo un regista è simile a un pittore: lui mette sulla tela i suoi colori, e io metto sulla pellicola i miei. E ora ne ho trovato uno bellissimo per la tela della mia vita: quel colore sei tu, Chiyoko. (Otaki[2])
  • In realtà non lo so; una persona che mi è molto cara me l'ha data per conservarla. (Chiyoko, quando le chiedono cosa apra la chiave che custodisce)
  • Lei è sempre pronto ad aiutarmi e a proteggermi... (Chiyoko, mentre Gen'ya la ripara durante un forte terremoto poco prima di essere ricoverata in ospedale)
  • [Chiyoko parla a fatica dal letto dell'ospedale] Mi chiedo solo se lui... o forse non ha più nessuna importanza, perché dopo tutto... [viene mostrata Chiyoko giovane, mentre è su razzo che sta partendo per lo spazio] Perché dopo tutto, è il fatto di inseguirlo ciò che amo davvero. (Chiyoko, ultime parole)

Dialoghi modifica

  Citazioni in ordine temporale.

  • Kyōji:[3] Un documentario su una vecchia attrice di cui non si ricorda più nessuno?
    Gen'ya: Chiyoko è stata la più grande attrice del secolo, ricordatelo.
    Kyōji: Allora avresti dovuto farlo trent'anni fa quando ancora recitava...
  • Chiyoko: Allora signor Tachibana, cosa mi ha portato?
    Gen'ya: Oh, sì certo, mi scusi signora! [Porge a Chiyoko una scatolina] L'hanno trovata nei vecchi studi, volevo avere l'onore di potergliela consegnare personalmente: ecco.
    Chiyoko [Apre la scatola, che contiene una chiave] Me n'ero dimenticata, è passato tanto tempo.
    Gan'ya: Era la chiave di qualcosa d'importante?
    Chiyoko: Della cosa più importante che esiste al mondo. Grazie signor Tachibana. Scusi, ma lei come ha fatto a entrarne in possesso?
    Gen'ya: Be', ecco... qualcuno l'ha trovata nei vecchi studi dopo la demolizione e io, e io...
    Chiyako: Credevo che non avrei più rivisto questa piccola chiave. [Una scossa di terremoto scuote la casa di Chiyako] Be', credo proprio che la terra ci stia suggerendo di cominciare.
  • Chiyoko: La luna piena!
    Pittore: No, lo sarà domani, ma mi piace di più guardarla stasera. Sai, dopo la luna piena c'è quella calante, ma la luna che vediamo stanotte vuole continuare a vivere: dà ancora speranza.
  • Pittore [parla della chiave che ha appesa al collo]: Vedi questa? È la chiave della cosa più importante che esista al mondo.
    Chiyoko: E cos'è questa cosa importante?
    Pittore: Prova a indovinare.
    Chiyoko: Aspetta, non dirmelo: voglio scoprirlo da sola! Voglio vedere se sono capace.
 
Una donna che fila
  • Chiyoko [si rivolge allo spettro di una donna che usa una ruota per filare]: Chi sei, che cosa vuoi da me? Sei forse uno spettro?!
    Spettro: Puoi anche chiamarmi come vuoi, io ti conosco da molto tempo piccola Chiyoko, da molto tempo prima che tu vedessi la luce di questo mondo.
    Chiyoko: Dimmi, che cosa vuoi da me, vecchio spettro? Vuoi forse assistere alla mia morte, bene allora vi assisterai! [una coltre di fumo si dirada, rivelando una tazza contenente una bevanda]
    Spettro: Faresti meglio da bere da quel calice. Ciò che non è o non può essere in questo mondo, sarà in un altro mondo, in un altro tempo, in un altro spazio.
    Chiyoko: Quindi tu dici che devo morire?
    Spettro: Il tuo signore ti sta aspettando. [Chiyoko beve dalla tazza, lo spettro inizia a ridere istericamente] Quello era il tè della longevità, ora arderai per sempre nelle fiamme dell'eterno amore, non avrai via di salvezza! [...] Ti odio più di quanto tu possa sopportare, e ti amo più di quanto io possa sopportare: è il mio destino, è il destino che accomuna le nostre anime!! Un giorno capirai anche tu! [lo spettro scompare ridendo]
  • Kyōji: Non doveva essere un documentario? Cosa ci facciamo sul set di tutti i film che ha girato?
    Gen'ya: Come sarebbe cosa ci facciamo, si intitolerà "I sette spettri, la leggenda di Chiyoko Fujiwara"!
    Kyōji: Mah... si è completamente bevuto il cervello.
  • [Chiyoko, rientrata in casa, trova sul tavolo alcune foto di uomini per un miai[4]]
    Chiyoko: Ti avevo detto di dire di no a tutti, io non voglio sposarmi.
    Eiko: Non sarai la madonna di Tokyo per sempre, una donna non può essere felice senza una famiglia, cerca di ragionare: il tempo passa e la bellezza svanisce, devi sistemarti.
    Chiyoko: Smettila, non posso farlo.
    Eiko: Per quel che ne so io i ribelli antigovernativi sono stati rilasciati da tempo, e lui[5] non è neanche venuto a trovarti, ti ha dimenticato.
    Chiyoko: No! Non è vero, non mi ha dimenticato. [...]
    Eiko: Non sarai giovane per sempre, devi rassegnarti.
    Chiyoko: Mi ha promesso che ci saremo incontrati di nuovo...
    Eiko: Sei troppo vecchia per questi sogni romantici da adolescente.
  • Genya: Dopo l'incidente di Hokkaido lei è tornata a lavorare: è tornata ai suoi film, alla sua vita. Dopo l'incidente in studio, invece è scomparsa; forse aveva perso la speranza di ritrovarlo?
    Chiyoko [mostra il ritratto che il pittore le fece su una parete del magazzino]: Non ho mai pensato che l'avrei visto di nuovo, anche se ero più che decisa a seguirlo ovunque.
    Gen'ya: E allora perché ha rinunciato?
    Chiyoko: Dopo l'incidente in studio realizzai una cosa importante: non ero più la ragazza di questo quadro, la ragazza che ha memoria di un grande amore. [...] Volevo che lui si ricordasse di me com'ero, giovane e bella.
  • Kyōji: Quindi alla fine non incontrò mai più l'uomo che le aveva dato la chiave, non è così?
    Gen'ya: Quel vecchio poliziotto[6]... [Gen'ya ricorda il suo incontro con il poliziotto]
    Poliziotto: Il pittore si rifiutò di parlare e non volle mai tradire i suoi compagni, così alla fine ho dovuto ubbidire ai miei superiori; l'ho torturato e poi l'ho ucciso. [la scena torna nel presente]
    Kyōji: Allora Chiyoko...
    Gen'ya: Proprio così, stava solo inseguendo un fantasma.
  • Gen'ya: Le chiedo perdono, non avrei mai dovuto costringerla a ricordare.
    Chiyoko: No Gen'ya, è stato bellissimo ritrovare la ragazza che ero, ma credo che ora dovermo dirci addio. [...] Ascoltami! Non devi rattristarti, ora potrò incontrare quell'uomo. Grazie a te ho aperto la porta dei miei ricordi, era a questo che serviva la chiave; e ora che me l'hai riportata non ho più paura di morire perché so che finalmente potrò raggiungerlo ovunque si trovi e mantenere la promessa che gli avevo fatto in un giorno di inverno: la promessa per cui ho vissuto e che ora mi dà la forza di morire felice.

Note modifica

  1. Chiyoko si riferisce al terremoto che il 1º settembre 1923 devastò tutta la regione del Kantō, provocando gravi distruzioni a Tokyo, al porto di Yokohama e nel resto della regione, causando più di 100.000 vittme. Per approfondire vedi la voce corrispondente su Wikipedia.
  2. Il regista che dirigeva Chiyoko.
  3. Il cameraman che accompagna Gen'ya nella realizzazione dell'intervista a Chiyoko.
  4. Il matrimonio combinato tipico della cultura giapponese. Per approfondire vedi la voce corrispondente su Wikipedia.
  5. Eiko, nei panni della madre di Chiyoko sul set, parla del pittore che Chiyoko conobbe da ragazzina
  6. Il soldato con la ferita sul viso, che arrestò il pittore amato da Chiyoko.

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