Melancholia

film del 2011 diretto da Lars von Trier

Melancholia

Immagine Melancholia.svg.
Titolo originale

Melancholia

Lingua originale Inglese
Paese Danimarca, Germania, Francia, Svezia, Italia
Anno 2011
Genere drammatico, fantascienza
Regia Lars von Trier
Sceneggiatura Lars von Trier
Produttore Meta Louise Foldager, Louise Vesth
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Melancholia, film del 2011 con Kirsten Dunst, Charlotte Gainsbourg, Kiefer Sutherland e Charlotte Rampling, regia di Lars von Trier.

Citazioni modifica

  Citazioni in ordine temporale.

Parte 1 - Justine modifica

  • Justine: Che stella è quella?
    [...]
    John: Quale stella guardi esattamente?
    Justine: Quella rossa.
    John: Mi stupisce che tu riesca a vederla. Quella lì è Antares, la stella principale della costellazione dello Scorpione.
  • Io... arranco tra tutti quei... fili... di lana grigi... che mi si attaccano alle gambe. Sono così pesanti... da trascinare. (Justine)
  • Tutti i componenti della tua famiglia sono matti da legare! (John) [a Claire]
  • Qual è la formazione perfetta se vuoi sfondare nelle pubbliche relazioni? [...] Non averne nessuna! (Jack)
  • Justine: Sorrido e basta! Io sorrido! Sorrido!
    Claire: Stai mentendo! Menti a tutti!
  • Justine: Mamma, sono un po' spaventata.
    Gaby: "Un po'"? Se fossi in te sarei spaventata a morte.
    Justine: No, è molto diverso. Sono terrorizzata, mamma. Ho problemi a camminare bene.
    Gaby: Ma riesci ancora a barcollare. Quindi esci barcollando da qui. Smetti di sognare, Justine.
    Justine: Ho paura...
    Gaby: Ce l'abbiamo tutti, cara. Non ci pensare. Esci da qui subito.
  • Justine: A cena non avevo ancora nulla. Ma mi sono sorpresa a giocare con una nuova idea per una piccola campagna. Il problema è: come facciamo davvero ad agganciare un gruppo di minorenni al nostro prodotto scadente? Preferibilmente in un modo che crei dipendenza. E sono arrivata a una conclusione rispetto allo slogan. Stavo pensando... E se invece - è solo un'idea - cercassimo di vendere te ai clienti, Jack? Be', con mia grande sopresa sono arrivata allo stesso punto da cui ero partita: il nulla.
    Tim: "Nulla" è uno slogan non male, Jack.
    Jack: Potrebbe la mia nuova art director fresca di nomina spiegare le sue idee sullo slogan?
    Justine: "Nulla" direi che è già troppo per te, Jack. Io odio te e la tua azienda in modo così profondo che non ho trovato le parole per descriverlo. Tu sei uno spregevole piccolo uomo affamato di potere.
    Jack: Stai dando le dimissioni? Perché non c'è molto lavoro in giro, te lo assicuro.

Parte 2 - Claire modifica

  • Claire: Ho molta paura di quello schifo di pianeta.
    John: "Quello schifo di pianeta"? "Quel meraviglioso pianeta", vorrai dire. Prima era nero, adesso è blu. Come Antares. E si nasconde dietro al Sole. Tesoro, sarà l'esperienza più straordinaria che ci capiterà mai nella vita. Tra cinque giorni arriverà vicinissimo a noi e non ci colpirà, così come non ha colpito Mercurio. E lo sapevamo. Così come non ha colpito Venere. E lo sapevamo. Così come non colpirà la Terra. E sappiamo anche questo. Guardami, devi avere fiducia negli scienziati.
    Claire: Loro dicono che ci colpirà.
    John: Non dicono questo, non è affatto vero! Non gli scienziati seri. Certo, i profeti di sventura scrivono per attirare l'attenzione, ma gli scienziati seri sono concordi su un punto: Melancholia passerà esattamente davanti a noi e non ci sarà mai spettacolo più straordinario!
  • Sa di cenere... (Justine) [addentando del cibo]
  • Se pensi che un pianeta mi spaventi allora sei veramente stupida. (Justine) [a Claire]
 
"Terra e Malancholia: danza di morte"
  • Justine: La Terra è cattiva. Non dobbiamo addolorarci per lei.
    Claire: Cosa?
    Justine: Nessuno ne sentirà la mancanza.
    Claire: Ma dove crescerà Leo? Dove crescerebbe?
    Justine: L'unica cosa che so è che la vita sulla Terra è cattiva!
    Claire: Potrebbe esserci vita in altri luoghi.
    Justine: Ma non c'è.
    Claire: Tu come lo sai?
    Justine: Perché io so le cose.
    Claire: Oh, sì, hai sempre immaginato che fosse così.
    Justine: Io so che siamo soli.
    Claire: Io penso che tu non lo sappia assolutamente.
    Justine: 678. Il gioco dei fagioli. Nessuno ha indovinato quanti ce n'erano nella bottiglia.
    Claire: No, nessuno. È vero.
    Justine: Ma io lo so. Erano 678.
    Claire: Be', è possibile. Ma questo cosa prova?
    Justine: Che io so le cose. E quando ti dico che noi siamo soli, siamo soli. La vita è soltanto sulla Terra. E per poco ancora.
  • John: Vorrei proporre un brindisi. Alla vita.
    Claire: "Alla vita"? Che significa "alla vita"? Dicevi che sarebbe andata bene.
    John: Be', non aveva molto senso allarmarvi tutti.
    Claire: Vuoi dire che le nostre vite sono in pericolo?!
    John: No, voglio dire che... No. Voglio dire che quando hai a che fare con al scienza e con calcoli diq ueste dimensioni devi mettere in conto qualche margine di errore, tutto qua. Questo. Scusami.
    Claire: Non mi diverte più.
    John: In realtà mente noi parliamo si allontana. Solo che non riesci a vederelo a occhio nudo.
  • Claire: Non riesco a respirare!
    John: Lo so, calma. Sta calma. È normale, si è preso parte della nostra atmosfera. Per un po' ci farà rimanere senza fiato. Cerca di resiprare con calma.
  • Claire: Voglio che stiamo tutti insieme quando sarà il momento. Magari qui fuori, sulla terrazza. Aiutami Justine. Voglio farlo nel modo migliore.
    Justine: Senz'altro devi farlo in fretta.
    Claire: Un bicchiedere di vino, insieme. Forse sì.
    Justine: Vuoi che beva un bicchiere di vino sulla tua terrazza?
    Claire: Sì. Lo farai, sorellina?
    Justine: E un po' di musica, no? Beethowen, la nona. Una cosa del genere? Potremmo anche accendere qualche candela. Vuoi che ci riuniamo sulla tua terrazza e cantiamo una canzone con un bicchiere di vino. Tutti e tre insieme.
    Claire: Sì, questo mi farebbe felice.
    Justine: Sai che penso del tuo programma?
    Claire: No... Speravo che forse potesse piacerti.
    Justine: Credo che sia una bella stronzata.
    Claire: Justine, ti prego. Io... Io vorrei solo che fosse piacevole.
    Justine: Piacevole? Perché non ci riuniamo tutti al cesso?
    Claire: Allora non lo facciamo...
    Justine: Appunto, non lo facciamo.
    Claire: A volte ti odio con tutta me stessa, Justine.
  • Leo: Papà diceva che non ci sarebbe nessun posto dove nasconcersi.
    Justine: Se davvero ti ha detto questo è solo perché ha dimenticato un posto. Io sono sicura che ha dimenticato la grotta magica.
    Leo: La grotta magica?
    Justine: Sì.
    Leo: È una cosa che tutte le persone possono costruire?
    Justine: Può farlo zietta Spezzacciaio.

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