Massaua

città dell'Eritrea

Citazioni su Massaua.

Centro storico di Massaua

Citazioni

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  • Che impressione m'abbia fatto Massaua veramente non potrei dire, perché non vedemmo nulla, o quasi, a causa dell'ora tarda dell'arrivo; certo, il bel porto, - lenavi ancorate, forse per combinazione numerose, - i molti lumi della riva, - le barche pulite, e vogatori, indigeni, gentili, e non urloni od invadenti, - il sentire l'italiano parlato correntemente, e talora fin con accento non cattivo, da tutta quella gente nera dagli occhi vivi e intelligenti, - erano cose, tutte, che predisponevano bene in favore dell'antica, ed ora abbandonata capitale; non solo, ma veniva fatto di riconoscere che l'Italia ha qui compiuto opera di civiltà, alla quale ormai non può più sottrarsi, come gli indigeni stessi non possono ormai sfuggire all'opera civile dell'Italia. (Giotto Dainelli Dolfi)
  • Come vita Massaua ci pare un paradiso dopo l'Abissinia, pure subito si rimpiange la vita delle emozioni, la vita variata della carovana. (Giuseppe Vigoni)
  • Il Tigrè vive e respira unicamente sulla nostra Eritrea, sul porto di Massaua. (Arnaldo Cipolla)
  • Massaua è l'antica Sebastrium-os, e fu molto fiorente, concorrendovi i prodotti dell'India e dell'Etiopia che qui si riunivano per scambiarsi, e per riprendere poi vie diverse.
    Ora non conta più di 6000 abitanti, e vi si fa poco commercio, che l'Etiopia è ben lunghi dall'essere quella d'una volta; d'altra parte il Governo egiziano cerca con ogni modo di impedire lo sviluppo dell'interno, essendo geloso e nemico dell'Abissinia. Si importa qualche poco di tessuti, filati, commestibili, e si esportano pelli, cera, avorio, zibetto, poco grano, burro, madreperla, gomma, caffè, prodotti tutti che provengono con carovane dall'altopiano etiopico, e bene spesso molto dall'interno. (Giuseppe Vigoni)
  • Costruita sopra un banco madreporico, che si eleva poco più di sei metri dalle acque, Massaua vista dal mare promette una quantità di belle cose; non ne mantiene alcuna a chi vi s'addentra.
  • E ora invece Massaua mi appariva nell'aspetto di molte altre città del Levante, bensì più allegra e più linda.
  • Facile agli ormeggi, quello di Massaua è, senza contrasti, il più bel porto del Mar Rosso.
  • Lasciamo da parte le esagerazioni di coloro per i quali Massaua è il paese della Versiera e dell'Orco, dove non si può né mangiare, né bere, né respirare, né fare alcun che d'umano, dove, novanta volte su cento, chi ci capita rischia di lasciarci le cuoia. Si può stare a Massaua bene, in molti mesi dell'anno benissimo; alcuni mercanti italiani ci vivono da un pezzo, ci vivono i nostri uffiziali, i nostri soldati, e non se ne lagnano: e ci si può vivere difatti, se non con tutte le delicature de' paesi nostri, certamente senza disagi soverchi.
  • Gli indigeni vivono in luridi abituri costruiti nelle adiacenze del Bazar; le loro case non sono né di pietra, né di terra, né di legno, né di paglia; vi è un po'di tutto, ma a stento stan ritti e quando piove diluvia in casa come fuori.
  • I costumi degli indigeni di Massaua non si ponno riportare né al tipo dei popoli abissini, né a quello degli Arabi: vi è troppo miscuglio di razze e di abitudini perché sia possibile trarre dai costumi un concetto chiaro. A Massaua si vedono Abissini, Gallas, Sudanesi, Danakil, Somali, Adels, Indiani ed Europei; col contatto e col tempo, i costumi, come le razze, si sono fusi, e come ci riuscirebbe impossibile intendere parlata una lingua sola, così ad un etnografo non riescirebbe agevol cosa la descrizione dei costumi di quei di Massaua.
  • Massaua è una piazza forte guarnita di buoni cannoni, ma difesa da pessimi soldati, il peggio che possieda l'Egitto ed il Sudan. Sono soldati indisciplinati, corrotti, ladri ed oiosi; e la proprietà ha più da temere quando è da questi guardata che se libera in balla delle avventure. Però quando si sa che può essere vicino l'arrivo del Governatore generale, le cose cambiano; i comandanti usano il massimo rigore verso la truppa, ed i soldati vestono con molta più decenza, tanto da dare a vedere che sono meno tristi.
  • Massaua non è un Eden, ma non è neppure uno di quegli orridi paesi che visitai l'anno scorso nell'Africa Centrale.
  • Pochi paesi nell'Africa che ho visitato sono corrotti come Massaua; accordo molto all'influenza del clima, ma molto vi hanno pure influito gli Europei che nei paesi occupati portano sempre il peggio della civiltà.

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