Mario Cipollini
ciclista su strada italiano (1967-)
Mario Cipollini (1967 – vivente), ciclista italiano.
Citazioni di Mario Cipollini
modifica- Ero in macchina. È venuto Davide [De Zan], il figlio di Adriano. Con loro ho, da quando li conosco, un rapporto speciale che va oltre la professione. Abbiamo ripetuto un rituale che spesso facevamo con suo padre. Lui diceva sempre che questa corsa avrei potuto vincerla. Così Davide stavolta mi ha portato una cosa sua. Cioè, sua e di suo padre. Era una foto di Adriano. Sorrideva. Me la sono messa nella tasca della maglia. In corsa ho pensato a lui. E pregavo: Adriano cerca di darmi un po' di energia, anche da lassù, se puoi. Così è andata.[1] [Dopo la vittoria alla Milano-Sanremo 2002, ricorda l'amico Adriano De Zan scomparso l'anno prima]
L'Équipe, dicembre 2010
- La nuova generazione [di ciclisti] è divenuta troppo conformista.
- I campioni della storia avevano dei volti ruvidi, sembravano tori dalle narici fumanti. Erano capaci di sopportare le sofferenze peggiori e portavano con sé dei sogni straordinari. E puntavano sull'aggressività per sopravvivere dove gli altri morivano [...]. Adesso io non sento più, nei leader, lo stesso bisogno interiore di affermarsi. Il machismo sta sparendo.
- Il mio era un ciclismo tutto diverso. Prima di lanciare uno sprint, io mi sentivo un gladiatore, pronto a tutto per mantenere la mia posizione. E quando perdevo, non ero capace di andare a complimentarmi con chi mi aveva battuto [...]. Io odiavo il mio avversario perché mi aveva tolto il pane di bocca. Aveva rubato il mio momento, la mia gioia, la mia fierezza. Io avevo bisogno di metabolizzare la mia sconfitta. E se qualcuno era stato scorretto, avevo l'istinto di alzare le mani, spinto dagli ormoni, dall'adrenalina.
- Contador ha il volto anonimo di un geometra, di un ragioniere. Quando si alza sui pedali, non lo sento vibrare. Non ha lo stile tipico di un campione che è padrone della sua bicicletta, non ha l'armonia di un Merckx che, in pieno sforzo, sembrava potesse piegare la bicicletta tanta era la forza delle sue braccia.
- Molti si dopano pur sapendo che questo non sarà abbastanza per farli vincere. La soluzione? Io non ne vedo che una, drastica: la radiazione. È il momento di far paura alla gente. È necessario che chi risulta positivo, venga allontanato. Per sempre.
Citazioni su Mario Cipollini
modifica- Mario Cipollini sembra Ganimede, il coppiere degli dèi, rapito alle corse di questo mondo e consegnato definitivamente alle esuberanze dell'Olimpo. Come Ganimede anche Cipollini è di una bellezza assoluta, antica, perfettamente levigata fuori da ogni scoria del passato e da ogni ingiuria del futuro. (Giancarlo Padovan)
Note
modifica- ↑ Citato in Giancarlo Padovan, «Ho pregato perché mi uscissero tutte le forze e Adriano mi ha spinto», Corriere della sera, 24 marzo 2002.
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