Marianna Di Martino

attrice e modella italiana

Marianna Di Martino De Cecco (1989 – vivente), attrice e modella italiana.

Citazioni di Marianna Di Martino modifica

  Citazioni in ordine temporale.

  • Da bambina ero un vero maschiaccio ed alle scarpe preferivo di gran lunga una bella corsa in bicicletta o due tiri a calcio con i miei amici... non sapevo cosa mi stessi perdendo![1]
  • [...] ricordo bene che per essere sicura di accaparrarmi i miei anfibi borchiati li ho prenotati in negozio 3 settimane prima dell'uscita, per poi chiamare ogni settimana per sapere se fossero arrivati. Se la commessa avesse voluto denunciarmi per stalking, ne avrebbe avuto tutto il diritto![1]
  • [«Come ha iniziato a recitare?»] Sono figlia di attori, mia madre è Emanuela Muni, siciliana di Modica, mio padre, abruzzese, dirigeva il Teatro Stabile di Catania, la città dove si sono conosciuti e dove sono nata. Purtroppo è morto quando avevo quattro anni e mezzo. [«Posso chiederle come l'ha perso?»] Problemi di cuore. D'altra parte era già piuttosto grande, aveva 74 anni, 46 più di mia madre. Lei l'aveva conosciuto a soli diciassette anni, era il suo maestro a teatro. Un amore totalizzante e molto difficile da vivere allo scoperto, non tanto perché erano in Sicilia: sfido qualunque padre a "prenderla bene", quando scopre che la figlia sta con un uomo di dieci anni più vecchio di lui, come è successo a mio nonno. Ai parenti l'hanno detto solo quando, a 23 anni, è rimasta incinta di me, dopo sei anni di relazione.[2]
  • A diciott'anni anni, finito il liceo, ho deciso di andare a vivere a Milano per fare la modella, e dentro di me avevo una sola certezza, non sapevo cosa fare da grande, ma di sicuro non sarei stata un'attrice. Tutto è cambiato quando ho partecipato a Miss Italia: grazie al fato, l'anno della mia partecipazione in giuria c'era anche Anna Strasberg (moglie di Lee Strasberg, celeberrimo direttore dell'Actor's Studio), che ha visto qualcosa in me e ha deciso di regalarmi una borsa di studio senza neanche avermi vista recitare. Sono volata a New York e mi sono completamente innamorata di questo mestiere e finalmente arresa al mio destino: ero un'attrice.[3]
  • La prima cosa che ho capito subito avvicinandomi a questo mestiere [di attrice] è che quello che fa davvero la differenza è lo studio. La preparazione, che sia la lettura approfondita di una sceneggiatura o il lavoro sul set e in camerino, si vede tutta al momento del ciak. Non bisogna pensare che essendo un mestiere che si basa sulle emozioni, la recitazione ti consente di non prepararti come si deve: l'improvvisazione puoi permettertela quando hai la libertà di lasciar andare la pancia, ma dietro le spalle devi avere uno studio solido. Allora sì che si vede il talento. Non esiste preparazione senza emozione e viceversa.[3]
  • Facevo la modella, ma ero una secchiona, che aveva un'idea, non chiarissima di cosa avrebbe fatto da grande. Desideravo diplomarmi col massimo dei voti e poi trasferirmi a Milano per frequentare la Bocconi e scegliere la facoltà di Economia. La mia idea era di rimanere nel mondo della moda, ma a livello manageriale. Non avevo fatto i conti con mia mamma. Fu lei ad iscrivermi nel 2006 e nel 2007 a Miss Italia, ma in entrambi i casi fece l'errore, al momento della compilazione della scheda, di inserire il mio numero di telefono. Per cui, quando mi contattarono, in entrambi i casi, declinai l'invito con la scusa della scuola. L'ultima volta, fu più furba e scrisse il suo di numero, al momento che mi chiamarono per le selezioni, essendo già diplomata, non avevo più scuse.[4]
  • [«Che cosa la separa dalla maternità?»] La mancanza di una relazione stabile [...]. Ma ogni volta che ho avuto un fidanzato, un amore, ho provato il desiderio di avere un figlio.[5]

Marianna Di Martino: «Con "Incastrati" do voce alla forza delle donne»

Intervista di Laura Cavallaro, sicilianpost.it, 18 gennaio 2022.

  • Trovo assolutamente sbalorditivo come Ficarra e Picone abbiano reso grottesche la mafia e la politica. La loro è comicità colta come era quella di Germi — a cui loro si rifanno tantissimo — o di Pino Caruso, loro grandissimo mentore che non dimenticano mai di citare, autori che vedevano la comicità come un mezzo per affrontare con leggerezza grandi temi.
  • [«Qual è la sua ritualità nella costruzione dei personaggi?»] Per prima cosa creo una playlist di canzoni che secondo me piacciono al personaggio o che si legano a momenti specifici della sceneggiatura. È la loro colonna sonora personale. [...] Dopodiché faccio la divisione in giorni narrativi per stabilire quanto dura la storia e cosa succede in ciascun giorno e infine studio i temi che il personaggio affronta.
  • [«Che peso ha avuto la bellezza nella sua carriera?»] Se da una parte mi ha offerto possibilità straordinarie, il rovescio della medaglia stava nel pregiudizio, tutto nostrano, secondo cui una bella ragazza non ha nulla da dire. Ho cercato di lottare contro questo cliché e penso che parte della mia "secchionaggine" derivi anche da questo, dalla necessità di sentirsi dire ogni tanto di essere anche brava oltre che bella. La bellezza estetica è qualcosa di talmente mutevole e soggettivo che legarci l'identità di una persona è riduttivo.
  • Si parla tanto di accettazione del proprio corpo e poi [...] mi sento dire che sono troppo magra, sebbene mangi più volte al giorno per riuscire a mantenere il mio peso. C'è chi rincorre il proprio metabolismo e chi invece lo deve frenare. L'importante per me è essere in salute. Spesso non ci si rende conto che dire a una persona magra che lo è troppo, è pesante. Vi sognereste mai di dire a una persona che ha qualche chilo in più, sei troppo grassa? L'errore non sta nell'avere un'opinione sul corpo degli altri, quello che non capisco è la necessità di doverli informare del nostro pensiero. I designer che celebrano la diversità non vedono solo corpi curvi ma anche forme, età ed etnie differenti ed è quella per me la vera body positivity.

Note modifica

  1. a b Dall'intervista di Vanessa Scicchitano, Scarpe mon amour, elle.com, 28 ottobre 2014.
  2. Dall'intervista a Vanity Fair nº 33, 19 agosto 2015; citato in Sara Faillaci, Marianna Di Martino: «Sono sexy da censura», vanityfair.it, 19 agosto 2015.
  3. a b Dall'intervista di Sonia Serafini, Marianna Di Martino: Ho fatto pace con il destino, fabriqueducinema.com, 10 ottobre 2015.
  4. Dall'intervista di Valeria C. Giuffrida, Marianna Di Martino: Attrice per scelta del destino e .....della mamma!!!, lesfemmesmagazine.it, 31 marzo 2016.
  5. Dall'intervista di Simona Coppa, Marianna Di Martino: Nei momenti che contano, vado d'istinto, grazia.it, 6 giugno 2016.

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