Letteratura afroamericana

Citazioni sulla letteratura afroamericana.

  • Nel mercato Usa noi professionisti della penna tendiamo a venire rinchiusi in un ambito il più possibile circoscritto – per esempio io sono uno scrittore afroamericano, punto. Invece io scrivo e basta. Una volta sono entrato in un grande bookstore, perché pioveva: mi sono detto "Cerchiamo il mio libro Frenzy, che riguarda la figura del dio greco Dioniso". Non era in Letteratura; non era in Mitologia; non era in Antropologia; era in Studi Afroamericani. Cioè, uno va a cercare in libreria un romanzo che parla di Dioniso e deve cercarlo in Studi Afroamericani secondo loro? O peggio cerca Studi Afroamericani e trova sullo scaffale un libro su Dioniso? Una confusione inaccettabile e inspiegabile. Il giorno dopo ricevo per posta un libro da un editore – e lo trovo orribile. Ne parlo col mio agente e quando mi dice che cifra iperbolica hanno pagato all'autore capisco che gli scrittori neri secondo chi gestisce il mercato editoriale possono scrivere solo due generi di libri: le storie sulla schiavitù e le storie di gang urbane. Peccato che questa non è la mia esperienza. Peccato che questa non è l'esperienza della stragrande maggioranza dei neri che vivono negli Usa. (Percival Everett)
  • Sono cresciuto leggendo scrittori afroamericani e sembrava che esistessero solo due argomenti che gli era permesso trattare: le città degradate e il profondo Sud. Romanzi della schiavitù o romanzi del ghetto, nient'altro. L'editoria ha alimentato per anni gli stereotipi esistenti, facendo delle scelte ben precise riguardo a cosa un autore afroamericano avrebbe scritto e venduto, e di conseguenza decidendo cosa gli afroamericani avrebbero dovuto leggere. [...] Le realtà indipendenti si sono fatte via via più aperte a proposte differenti, ma lo stereotipo esiste ancora. (Percival Everett)

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