Lazar' Moiseevič Kaganovič

politico sovietico

Lazar' Moiseevič Kaganovič (1893 – 1991), politico sovietico.

Lazar' Moiseevič Kaganovič

Citazioni di Lazar' Moiseevič Kaganovič

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Repubblica.it, 5 ottobre 1990

  • Eravamo un piccolo partito che al momento dell'uscita dall'illegalità aveva quarantamila iscritti, e che durante la rivoluzione d'Ottobre ne aveva, in questo nostro grande paese, solo trecento-quattrocento mila, mentre i menscevichi erano milioni, i socialrivoluzionari milioni... Ebbene, noi li abbiamo sconfitti. Ma perché? E come? Che cosa non capisce, la borghesia, della rivoluzione d'Ottobre? Non capisce che esisteva non solo la forza di un'organizzazione, ma proprio la forza di un'idea, di una linea politica.
  • Iosif Vissarionovič era un uomo molto prudente. Molto. Un uomo che vedeva molto lontano.
  • L'unica classe interessata al progresso sociale, umano, è il proletariato. Perché non possiede niente, non ha niente, tranne le dieci dita delle sue mani di operaio. Perciò la sua lotta, lotta di una classe, è stata anche lotta di tutta l'umanità. La lotta di classe è la vera lotta per la democrazia.
  • Ogni volta [...] si dice quel che sta succedendo nel paese è colpa di... Stalin. È la morale di ogni discorso: Stalin è colpevole, è stato Stalin, Stalin, Stalin, tutti addosso a lui. Ma Stalin è morto trentacinque anni fa! Trentacinque anni! Cosa c'entra con i guai di oggi?
  • Prima si rinnega Stalin, adesso, pian piano, si arriva a processare il socialismo, la rivoluzione d'Ottobre, e in men che non si dica vorranno processare anche Lenin e Marx.
  • Senza la politica di Stalin non saremmo arrivati mai a niente, saremmo morti tutti quanti.

Citazioni su Lazar' Moiseevič Kaganovič

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  • Kaganovič, benché alquanto superficiale nella valutazione di molti problemi, fu un brillante amministratore; in lui una chiara intelligenza e una forte volontà si univano a una totale assenza di freni d'umanità. Se abbiamo usato la parola spietato per descrivere Kirov in generale, per Kaganovič essa va presa proprio alla lettera – non c'era assolutamente pietà né compassione nel suo temperamento. (Robert Conquest)
  • Era soltanto un lacché! Stalin non aveva che da grattargli dietro le orecchie e Kaganovic correva ringhiando al partito.
  • Kaganovic era meno attraente di Voroscilov, ma come capacità di lavoro era un vero turbine, lavorava al di là del possibile. Si trattava senza riguardi e non si concesse mai un momento di riposo. Tutto il suo tempo era dedicato al partito. Era sì un arrampicatore, ma questo è un altro discorso.
  • Kaganovic era talmene accondiscendente, che avrebbe tagliato la gola anche a suo padre se Stalin glielo avesse ordinato in nome della causa, cioè della causa stalinista. Ma Stalin non ebbe mai bisogno di stringere le briglie a Kaganovic; egli è sempre stato un detestabile adulatore, pronto a denunciare nemici e a far arrestare un sacco di gente a destra e a sinistra.
  • Nella sua immoralità Kaganovic era insuperabile. Stalin continuava a presentarcelo come esempio di uomo «risoluto nella sua coscienza di classe» e «implacabile verso i nemici di classe». Più tardi scoprimmo fin troppo bene quanto risoluto e implacabile Kaganovic fosse realmente. Era il tipo d'uomo che non disse una sola parola a favore del suo stesso fratello, Mikail Kaganovic, accusato d'essere una spia tedesca, pagata da Hitler per formare un governo fantoccio in Russia dopo la conquista di Mosca. Cosa di più assurdo?

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