Lawrence Colburn

militare statunitense

Lawrence Manley Colburn (1949 – 2016), militare statunitense.

Citazioni di Lawrence Colburn modifica

  • Abu Ghraib... My Lai... è come se i morti avessero preso ad afferrare i vivi. Come se non ci fosse scampo alla nostra, alla mia maledizione.[1]
  • [Su suo figlio] Non sa che suo papà è quello di My Lai. Non voglio che lo sappia né oggi, né domani. Deciderò io quando dirglielo.[1]
  • [Sullo scandalo di Abu Ghraib] Quando sono arrivate le prime immagini mi sono sentito morire. Mi sono detto: Cristo, ci risiamo. Ci risiamo con questo schifo... Ho ricominciato a sentirmi spesso con Hugh. Perché? Perché?, continuavo a ripetermi. Poi, con il passare dei giorni ho cominciato a ringraziare il Padre Eterno di essere vivo. Di essere sopravvissuto a My Lai, perché evidentemente, finché sarò vivo, potrò continuare a dire ciò che penso da quella mattina del 16 marzo. Che non può che finire in un fottuto schifo quando pretendi di portare la democrazia in un Paese lontano di cui non sai nulla. Di cui non conosci nulla. Di cui non ti importa nulla... è la lezione del Vietnam che qualcuno non ha ancora imparato.[1]
  • [Sullo scandalo di Abu Ghraib] A chi la vogliono far bere questa storiella dei sei soldati pervertiti che si facevano le foto con l'autoscatto da mandare agli amici o da vedersi la sera in camerata? No, io sono convinto che qualcuno ha ordinato quel tipo di umiliazione. Perché lo scopo era piegare i prigionieri, farli sentire sporchi, luridi, violati. Si chiama guerra psicologica. Ed è antica quanto la guerra combattuta con i cannoni.[1]

Note modifica

  1. a b c d Citato in È giusto disobbedire come facemmo noi in Vietnam, La Repubblica, 17 maggio 2004

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