La tenerezza
film del 2017 diretto da Gianni Amelio
La tenerezza
Titolo originale |
La tenerezza |
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Lingua originale | italiano |
Paese | Italia |
Anno | 2017 |
Genere | drammatico |
Regia | Gianni Amelio |
Soggetto | Lorenzo Marone |
Sceneggiatura | Gianni Amelio, Alberto Taraglio |
Interpreti e personaggi | |
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La tenerezza , film del 2017 con Elio Germano, Renato Carpentieri e Giovanna Mezzogiorno, regia di Gianni Amelio.
Frasi
modificaCitazioni in ordine temporale.
- Esiste un calcolo scientifico secondo il quale sapendo quanta gente muore a Napoli in un giorno, si può sapere quante ne muoiono al mondo. (Lorenzo)
- Sapete quand'è che uno guarisce veramente? Quando può tornare a fare quello che ha sempre fatto. (Lorenzo)
- Io non giudico, faccio l'Avvocato. (Lorenzo)
- Sa qual è il peccato più grande? Che si passa sempre meno tempo con i figli quando sono bambini. (Lorenzo)
- Forse nella vita tutto quello che facciamo è una scusa per farci volere bene. (Fabio)
- Le donne sopportano tutto, anche se le lasci per un'altra. Ma se l'altra non la ami, allora no. Allora è troppo. (Lorenzo)
- Essere avvocato e pure onesto, sono due cose che non tornano. (il portiere)
- Dice un poeta arabo che la felicità non è una meta da raggiungere ma una casa a cui tornare. Che non è davanti. È dietro. Tornare, non andare. E ognuno di noi lo sa. (Elena)
Dialoghi
modifica- Francesco: Ma tu non stavi morendo?
Lorenzo: All'ultimo momento ho deciso di no.
Francesco: La maestra mi aveva fatto scrivere pure la preghiera.
Lorenzo: E conservala! Può sempre servire. - Lorenzo: Non vi piace questa città?
Fabio: No, è che a Napoli penso ci possa vivere soltanto chi ci è nato.
Lorenzo: Ed io, modestamente ci nacqui. - Lorenzo: Avvocato è una parola grossa. Diciamo, il re dei parafanghi.
Fabio: Cioè?
Lorenzo: C'è un incidente, un danno. L'assicurazione deve pagare e allora servono gli avvocati. - Fabio: Non so mai cosa dire. E poi, cosa si può dire a un bambino?
Lorenzo: Tutto. A un bambino si può dire tutto. I racconti della Divina Commedia, pare che non capisce, invece dopo una settimana, di punto in bianco ti dice chi sono Paolo e Francesca. - Lorenzo: La prima cosa che dovete ricordare è che il ragù non corre. Si prende il tempo suo.
Michela: Ma quanto tempo?
Lorenzo: Ore e ore. Nu juorno sanu.
Michela: Non lo vendono già pronto?
Lorenzo: Certo. Solo che quello non è un sartù. È riso con il pomodoro. - Aurora: Lei ha avuto tanti morti?
Lorenzo: Mia moglie. Non l'amavo. O forse l'amavo e non me ne sono accorto. E adesso è troppo tardi per ritrattare. - Saverio: Io non capisco perché tu hai questa fissazione di perdonargli tutto.
Elena: Perché un padre è un padre.
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