La mala ordina

film del 1972 diretto da Fernando Di Leo

La mala ordina

Immagine La mala ordina.JPG.
Titolo originale

La mala ordina

Lingua originale italiano
Paese Italia, Germania
Anno 1972
Genere noir, thriller
Regia Fernando Di Leo
Soggetto Fernando Di Leo
Sceneggiatura Fernando Di Leo, Augusto Finocchi, Ingo Hermes
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali

La mala ordina, film italiano del 1972 con Mario Adorf e Adolfo Celi, regia di Fernando Di Leo.

Incipit modifica

[Rivolto a Frank e David] L'uomo da uccidere è un certo Luca Canali, magnaccia di Milano. È stato picciotto nella famiglia di don Vito Tressoldi, ma non valeva granché. Infatti Vito dopo un anno o due lo ha scaricato, ed è finito nella bassa prostituzione. Ora ha tentato il colpo gobbo. Voi dovete ucciderlo in malo modo, platealmente, in maniera che tutta Milano ne parli, l'Italia intera ne parli! Si deve sapere che due americani sono venuti da New York, hanno cercato Luca Canali, lo hanno trovato e lo hanno schiacciato come un pidocchio! Che siete stati a Milano, che l'avete fatta da padroni e che siete ripartiti! Devono assolutamente sapere che chi sgarra non ha scampo, e che New York stessa ci pensa e si occupa di colargli il piombo in bocca. (Il Corso)

Frasi modifica

  • [Mostrando a dei poliziotti l'uomo che ha appena pestato] He he, è soggetto a svenimenti! (Luca Canali)
  • [Parlando dell'omicidio di Canali ai suoi sgherri] Non vorrei che venisse ucciso in un luogo qualsiasi: gradirei ad una prima della Scala, e che poi venga impiccato sulla Madonnina! (Il Corso)
  • [Davanti al guardiaspalle di Vito Tressoldi] Ehi, Dog! Come mai senza museruola? (David Catania)
  • [Dopo aver tradito Luca] Mi devi scusare, ma don Vito è una persona di rispetto, e tra te e lui sceglierò sempre lui! (Enrico)
  • Ma... Che cos'è successo... Luca...? (Nicola) [ultime parole]
  • Che cosa vuoi?! Stattene nel corridoio! (Dog) [ultime parole]
  • C'è Luca Canali! (Damiano) [ultime parole]
  • No, no! Spara in petto, e guardami dritto negli occhi, Luca. Se sei l'uomo che credo, così devi fare. (Vito Tressoldi) [ultime parole]
  • Sta' attento, ti ammazzano! No, no, no, no, no! (Eva Lalli) [ultime parole]
  • Vattene! Va' via, va'! (Luca Canali) [ultime parole]
  • Hey, Canali, you bastard! Where are you?! Canali! (David Catania) [ultime parole]

Dialoghi modifica

  • David Catania [dopo che Eva gli ha offerto un bicchiere]: E tu, non bevi qualcosa?
    Eva Lalli: No, grazie, ho bevuto abbastanza giù al bar.
    David Catania: Well. Alla nostra, e alla mia! [indica Frank, rimasto serio per tutto il tempo] Lui è astemio!
  • David Catania: Hey, Frank, mica male la Eva! Tu credi che ci stia?
    Frank Webster: David! Stammi bene a sentire, David: non voglio che ti attacchi alla prima gonna che ti capita! Siamo venuti a Milano per lavorare, per vedere don Vito Tressoldi!
    David Catania [andandosene stizzito]: Ok, ok! "Don Vito Tressoldi ci aspetta, non mi devo attaccare alla prima gonna che mi capita, siamo venuti a Milano per lavorare!" Ma a Milano si vive anche, e io dove sto vivo!
  • Luca Canali [parlando della figlia]: Oggi è Giovedì... Giovedì di visita, vero?
    Lucia Canali: Sì, ha la visita di controllo dal medico. Ma adesso sta molto meglio, fa ginnastica...
    Luca Canali [guardando la figlia giocare con un pupazzo che gli ha appena regalato]: L'ho vinto ad una lotteria al Luna Park, ieri sera. E ho pensato che a Rita avrebbe fatto piacere.
    Lucia Canali: Già...
    Rita Canali: È bello, molto bello! Grazie papà!
    Luca Canali [tira fuori dei soldi dal portafoglio e li porge all'ex moglie]: Accettali. Sono per le cure della bambina.
    Lucia Canali [prendendoli dopo un attimo di esitazione]: Grazie, serviranno per il medico.
    Luca Canali: Grazie a te di averli accettati! [si mette a tossire]
    Lucia Canali: Ma cos'hai fatto, hai ripreso a fumare?!
    Luca Canali: Una ogni tanto! [tornando serio] Lucia, perché non mi permetti di aiutarvi sempre?
    Lucia Canali: Non dirlo più!
    Luca Canali [sospirando]: Lo ripeterò sempre...
  • Vito Tressoldi: Da Nuova York mi dicono che siete apposto! Dicono che voi dovete dirmi perché vi siete scomodati. Adesso siete qui e... Beh, io di solito non sono curioso, ma oggi lo sono! Sentiamo, allora: cosa potete fare voi a Milano che non possa fare io?
    David Catania [sorridendo]: Vogliamo Luca Canali.
    Damiano [Tressoldi lo guarda interrogativo] : Mi pare ch'è uno che tiene le fimmine a Parco Lambro, ma nun ne sono sicuro. Qualcuno dei ragazzi lo conosce certamente.
    Vito Tressoldi: Va bene, noi ve lo incartiamo e ve lo mettiamo a disposizione!
    Frank Webster: Mr Canali lo vogliamo vivo!
    Vito Tressoldi [stupito]: Ah, lo volete vivo il "Mr Canali"! Uhm, e chi ha parlato di sprecare una pallottola per un magnaccia!
  • David Catania [al guardiaspalle di Tressoldi]: La prossima volta ti porto un osso!
    Dog[dopo che David e Frank sono usciti]: Vaffanculo!
  • David Catania [vedendo che Trini si siede accanto a Frank]: Ehi, ma che fai?! Dove ti sei seduta?! Ti ho vista prima io!
    Trini: Non è vero: sono io che ti ho vista per prima, e ti ho detto subito che non ci stavo!
  • David Catania [lui e Frank raggiungono Tressoldi, i cui sgherri hanno perso Canali]: L'uccellino ha preso il volo! E adesso vola, vola, vola, e chissà dove sta volando!
    Vito Tressoldi: Non volerà lontano, è Tressoldi che te lo dice! Questa sera avrà finito di volare!
  • Vito Tressoldi [a Canali, che gli punta una pistola contro]: Che cosa credi di aver fatto? Hai finito? Eh?! Hai finito tutto questo rumore in casa mia?!
    Luca Canali [puntandogli una pistola contro]: Voi mi avete detto di venire!
    Vito Tressoldi: Uè, Luca Canali! Veramente tu credi che tengo paura di morire? Eh no, non così! Io non morirò da fesso, sparato da un uomo di casino come te!
  • Vito Tressoldi: Io ho fregato New York, non ho più bisogno di loro. Prima o poi mi sarei messo per conto mio. Li ho fregati, e ho dovuto dar loro un nome qualsiasi.
    Luca Canali: E così gli avete dato il mio! Un pesce troppo piccolo per un boccone così grande!
    Vito Tressoldi: Io ti posso salvare...
    Luca Canali: No, è troppo tardi. Non potete.
    Vito Tressoldi [arrabiandosi]: Non dire a me quello che posso fare! Don Vito Tressoldi ha fatto trottare ministri e magistrati! Tu mi stai offrendo una tomba, è così?! Beh, io non la accetto! Sino a ieri tu strisciavi come un verme per entrare in questa casa, per potermi vedere! Io solo posso fermare i picciotti, io solo posso mandare a casa gli americani!
    Luca Canali [guardandolo fisso]: Gli americani non se ne vanno.

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