La grande fuga

film del 1963 diretto da John Sturges

La grande fuga

Descrizione di questa immagine nella legenda seguente.

La Triumph usata nel film

Titolo originale

The Great Escape

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno 1963
Genere drammatico, guerra
Regia John Sturges
Soggetto Paul Brickhill (romanzo)
Sceneggiatura James Clavell, W. R. Burnett
Produttore John Sturges
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

La grande fuga, film statunitense del 1963 con Steve McQueen, regia di John Sturges.

Frasi modifica

  • Si devono chiedere un sacco di cose strane nel mio lavoro. (Roger Bartlett)

Dialoghi modifica

  Citazioni in ordine temporale.

  • Von Luger: Dunque, maggiore Ramsey, in quattro anni di guerra il Reich è stato costretto a impiegare una grande quantità di tempo, di energia, di uomini e di mezzi, per rintracciare ufficiali prigionieri fuggiti dai campi.
    Ramsey: Fa piacere sentire che ci tenete tanto a noi.
    Von Luger: Non è cosa da prendere alla leggera. La avverto che non ci saranno fughe da questo campo.
    Ramsey: Colonnello Von Luger, lei sa che è dovere di tutti gli ufficiali tentare la fuga. Se ciò è impossibile è comunque loro dovere costringere il nemico a impiegare molte truppe per tenerli a bada, cercando soprattutto di logorarne i mezzi in ogni modo possibile.
    Von Luger: Sì, lo so... E gli uomini alle sue dipendenze non hanno certo tradito la consegna. [mentre scorre i fascicoli] Questo qui, Ashley Pitt, per esempio: catturato sul mare del nord, fuggito, ripreso, fuggito, ripreso. Archibald Ralph Ives: undici tentativi di fuga, ha anche cercato di saltare dal camion venendo qui. Dicks William, ha partecipato allo scavo di undici tunnel, per poter fuggire. Tenente pilota Velinski, quattro evasioni, MacDonald nove, Hendley, l'americano, sette, Heins quattro, Sedwich sette e l'elenco continua ancora... Questo qui poi, ha effettuato diciassette tentativi di fuga: maggiore questa è una vera follia .
    Ramsey: Infatti.
    Von Luger: E deve finire.
    Ramsey: Vi illudete che gli ufficiali dimentichino il loro dovere?
    Von Luger: No... È proprio perche non ci facciamo illusioni che vi abbiamo portati qui. Questo campo è nuovo, è stato costruito apposta per lei e i suoi uomini, e l'organizzazione è stata curata facendo tesoro di tutta la nostra esperienza, e con me non avrete a che fare con un comune carceriere, ma con un ufficiale dello stato maggiore chiamato ad assolvere questo compito dal quartier generale della Luftwaffe. In pratica abbiamo voluto mettere tutte le mele marce in un paniere, sì, in modo da poterle sorvegliare con molta cura.
    Ramsey: È un'idea.
  • Hendley: Bella giornata.
    Werner: Sì. Ma penso che più tardi pioverà.
    Hendley: No no. Ehm... "Cielo rosso di mattina può essere una rovina, ma rosso di sera buon tempo si spera". Era rosso anche di sera.
    Werner: Un detto che non conoscevo.
    Hendley: L'ho imparato con gli scout.
    Werner: Faceva il boy scout? [Hendley annuisce] Anch'io, sa?
    Hendley: Davvero?
    Werner: Sì, 19 distintivi di merito.
    Hendley: Io ne avevo 20.
    Werner: Stavo per prendere il 20° quando il Governo ha abolito gli scout e mi ha mandato nella Gioventù Hitleriana, un anno.
    Hendley: Dica, Werner: lei resterà nell'esercito dopo la guerra?
    Werner: Oh, no, no, non ho il fisico adatto. A causa dei denti.
    Hendley: Sono guasti?
    Werner: Sì, oh, le potrei raccontare certe cose sui miei denti, le farebbero rizzare i capelli in testa. Il nostro dentista è un macellaio, ma non dica a nessuno che gliel'ho detto.
    Hendley: No. È un diritto dei soldati lamentarsi.
    Werner: Già. Forse laggiù da voi, ma qui basta che uno apra bocca e fst... finisce sul fronte russo.

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