La casa di carta (seconda stagione)

lista di episodi della seconda stagione

Voce principale: La casa di carta.

La casa di carta, seconda stagione.

Terza parte

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Episodio 1, Siamo tornati

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  • La vita si perde quando si smette di prendere decisioni. Quando ci lasciamo guidare da questa specie d'inerzia. (Arturo)
  • I paradisi sono belli, se vivi una vita grigia con il traffico e scappi via ogni tanto. (Tokyo)
  • Rio, ho bisogno di andare via. Ho bisogno di rumore. Ho bisogno di gente. Di non sapere dove sarò domani. (Tokyo)
  • Posso essere una brava ragazza per molto tempo, però piano piano si riempie il serbatoio della ragazza cattiva. E poi alla fine esplode. Quando mi trasformo in uno Sputnik, tre giorni passano volando. Passano così velocemente che ti dimentichi l'unica cosa importante che dovevi fare. (Tokyo)
  • Credo che in tutti i paradisi, succeda lo stesso. Alla fine qualcuno dà il morso alla mela e va tutto a puttane. (Tokyo)
  • Però in realtà andremo ad attaccare il sistema. Stavolta non saremo quelli che sequestrano le persone per stamparsi banconote. Saremo quelli irremovibili. Saremo quelli che dicono: "Ora basta". Quello che stanno facendo a Rio è una dichiarazione di guerra. E noi siamo la Resistenza. (Professore)
  • Benvenuto in Italia! Un paese d'arte, di classe. Dove la gente veste con stile, non come te [il Professore] che sembri un rappresentante. (Berlino)
  • Oggi le guerre iniziano con i bombardamenti. Anche la nostra. Quel giorno su Madrid sono piovuti 140 milioni di euro. Il nostro modo per dire: "Siamo torna-ti". (Tokyo)

Episodio 2, Aikido

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  • Quella che stiamo conducendo è una partita a scacchi. Stiamo muovendo dei pezzi che obbligano i servizi segreti a muovere altri pezzi. (Professore)
  • Io sto bene. Passo il tempo con il Jonny Walker. Impasticcandomi e mangiando cibo in scatola. Ma sto bene, perché ho trovato la chiave. La musica. [...] [si avvicina a un giradischi e mette Who Can It Be Now? dei Men at Work] Metto la musica della mia adolescenza e mi ritrovo lì. Nei locali peggiori di Buenos Aires. Ballo e mi muovo come allora... come quando non c'era dolore. (Palermo)
  • Alla fine questa è come una partita a scacchi. Solo che è il campionato del mondo e quindi sarà un po' lunga. Ci sarà l'apertura, una battaglia e due strategie diverse e alla fine scacco matto. (Professore)
  • Questa maschera [di Salvador Dalì] è diventata un simbolo, in tutto il mondo. Della Resistenza, dell'indignazione, dello scetticismo. È lo stesso. L'importante è che ha ispirato molte persone. [...] Quello che voglio dire, è che abbiamo ispirato tanta gente nelle sue lotte e ognuna di queste persone ora è una di noi. Non lo dimenticate. (Professore)
  • Il Professore si era messo la maschera e aveva chiamato i Dalì, e i Dalì avevano risposto. Si organizzarono tramite social media, gruppi Whatsapp e gridando per strada ci dicevano ciò che avevamo bisogno di sentire: "Non camminerete mai soli". (Tokyo)
  • Sembra impossibile. Ed è proprio il fatto che sembra impossibile, che lo rende così bello. (Berlino)
  • È impossibile entrare se sei vestito da ladro. (Palermo)
  • Aikido. Usare a tuo favore la forza del tuo nemico. (Professore)

Episodio 3, 48 metri sottoterra

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  • O la va o la spacca. Tokyo style. (Nairobi)
  • Se adesso ci comportiamo come topi in trappola, loro ci colpiranno di nuovo. Uno a uno. E c'è solo un modo per evitarlo: affrontarli. (Professore)
  • Nel mondo si regge in un semplice equilibrio e cioè quello che puoi guadagnare e quello che puoi perdere e in questo momento loro credono di non avere nulla da perdere. E se credi di non avere nulla da perdere, ti senti più forte. Bene, perciò noi gli dobbiamo dimostrare che hanno molto da perdere. (Professore)
  • L'avresti chiesto a Michelangelo di smettere di scolpire il suo David? No, no, chiaro che no. Gli avresti detto: "Forza, Michelangelo. Continua a fare quello che ti appassiona.". A un pittore, a un poeta... lo stesso. Signori, continuate a coltivare la bellezza. E questo colpo, Sergio, è un'apologia della bellezza. E' la nostra opera maestra. (Berlino)
  • Nairobi: Vediamo un po'... vedi questo dito? [il medio] Questo è il dito che indica i nostri volontari e sta indicando te. Una volta, un'altra e un'altra ancora. Quindi per favore fa un passo avanti perché tu sei un volontario!
    Matias: Signora, io non sono volontario.
    Bogotà: Come hai detto che ti chiami?
    Matías: Matías Caño
    Bogotà: Come?
    Matías: Matías Caño
    Bogotà: Molto bene, Matías Caño. Adesso mi fai il cazzo di favore di venire con me. Andiamo, muoviti!
    Nairobi: Andiamo, all'ascensore. Fermi. Entriamo.[entrano in ascensore] Me lo spieghi?! [indica Matías]
    Bogotà: Ma sei scemo? Da dove cazzo ti è uscito "non sono volontario"?
    Matías: Volevo renderlo più credibile.
    Bogotà: Più credibile? Ma che ti credi di essere Anthony Hopkins?
  • Matías: A me è sembrato molto buono, molto naturale.
    Bogotà: Naturale come prenderti a schiaffi. Sono sei anni...Sei, cazzo che lavoro con questo e sono sei volte che mi viene voglia di mettergli la testa fra due vagoni!
  • [Berlino si avvicina a un giradischi e mette Guantanamera nella versione di Compay Segundo] Aah Compay! Guajira guantanamera | Guantanamera, | Guajira guantanamera | No me pongan en lo oscuro | a morir como un traidor. | No me pongan en lo oscuro | a morir como un traidor | Yo soy bueno y como bueno | Moriré de cara al sol.[1] Con il sole in faccia! Io voglio morire su una spiaggia. Voglio che mentre sollevano il mio cadavere, il Giudice dica: "Che bastardo!" (Berlino)

Episodio 4 L'ora del delfino

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  • Sai che significa essere un buon padre? [...] Comportarti esattamente come facevi prima. (Bogotà)
  • Dovresti scrivere un libro, Bogotà: "come fare il padre senza smettere di drogarsi". (Nairobi)
  • Bogotà: Mi faccio carico di tutto, ma restando ciò che sono. Non vado a vederli alle recite scolastiche o alle partite che giocano in Islanda. È vero, ma arrivo di sorpresa dopo sei mesi o un anno e non chiedo niente né un abbraccio né che mi amino, ma mi saltano al collo e mi riempiono di baci. Perché?
    Denver: Non lo so, perché?
    Bogotà: Perché sono il padre, cazzo. Il loro padre. Non puoi rinunciare al tuo DNA. Mai. Se sei stato un rapinatore, continui a esserlo. E se ti sei giocato la vita, continui a giocartela.
  • La tecnologia si combatte con la tecnologia. E in questo lo Stato può vincere. Però c'è una cosa che non potrà mai competere: un viaggio nel tempo. [Mostra un trasmettitore] 1941, Fabbricazione inglese, con apparecchi così la BBC trasmetteva dalla Gran Bretagna in tutto il mondo. Onde corte, dame e cavalieri. Non c'è tecnologia che possa bloccare queste frequenze. Noi parleremo così. (Palermo)
  • Denver: Miguel, ti piace il cinema?
    Miguel: No, Signore. Vedo le serie.
    Denver: Umpf. Allora dovrai impegnarti, perché giocheremo "indovina il film". [...] Ora farò sette passi e poi gli sparerò addosso, però se tu indovini il film prima che io mi giri, allora non ti sparo. Miguel: è un robot. Uno. Due. Tre. Niente, Miguel? Allora ti darò un altro indizio: "Anch'io sono un robot". Quattro, cinque.
    Amanda: WALL•E, WALL•E!
    Denver: Vengo dal futuro e sono nudo.
    Miguel: WALL•E!
    Denver: WALL•E? Mi stai dando del WALL•E, Miguel?
    Miguel: No, Signor Denver.
    Denver: Terminator. Sono Terminator. Hasta la vista, baby. [Lo spara in pieno petto, colpendo il giubetto antiproiettile che gli aveva precedentemente posto addosso]
  • Ti sta succedendo la stessa cosa della gente che che smette di fumare. Inizia ad odiare il tabacco, il fumo, la gente che fuma e così diventano i peggiori talebani anti-tabagisti. (Professore)
  • Se tu sei qui, mi succederà come a lui [a Mosca], non manterrò il sangue freddo. E se mi dovrò mettere sulla linea di tiro per difenderti, io lo farò. E non mi interessa, perché tu sei la mia famiglia, Monica. Tu sei la mia famiglia. Per questo io non volevo che entrassi. Lo capisci? (Denver)
  • Cosa conta di più... i miei principi o la mia vita? (Berlino)
  • Ci sono sempre dei rischi. Fratello, per favore. Cosa sarebbe la vita senza un po' di rischio? È questa che la rende eccitante. (Berlino)

Episodio 5, Bum, bum, ciao

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  • Uno Stato può permettere che porti l'esercito in strada. Uno stato può permettere che entri nella riserva nazionale, addirittura che gli rubino l'oro. Però c'è una cosa che non può accettare, che non può tollerare che succeda... Uno Stato non può accettare che arrivi ai suoi segreti. (Berlino)
  • Il miglior sesso del mondo è quello gay. E sapete perché? Per una ovvietà, perché non ci sono donne. (Palermo)
  • Voi donne siete alla ricerca di un uomo con cui poter scambiare i geni per formare una famiglia. È ripugnante. Voi avete troppe cose nella testa. Noi ne abbiamo solo una: è eiaculare. Per questo facciamo bum, bum, ciao. Bum, bum, ciao...Bum, bum, ciao. Sesso omosessuale. Bum, bum, ciao. (Palermo)
  • Questa è la lezione: niente è gratis. Tutto quello che si fa, ha delle conseguenze. (Tokyo)
  • Berlino: Quello è il bagno che usiamo tutti. Che succede se devo andarci io ora?
    Mosca: Ti accendi un fiammifero, cazzo. O ti metti nel naso il dito che porti sempre infilato nel culo, e che ti fa sempre essere così rigido. Puoi scegliere.
  • Nairobi: Non diventiamo schizzinosi, che qui iniziamo con il tabù della cacca e finiamo dandoci del lei.
    Berlino: A me piace che mi diano del lei.
    Tokyo: Non mi dire...
  • Nonostante le tue rozze abitudini da vecchio convittore e la tua passione per i cruciverba, se noi entriamo insieme... usciamo insieme. (Berlino) [a Mosca]
  • Una canottiera ti può stare come a Pablo Escobar o come a Marlon Brando in Un tram che si chiama Desiderio. (Professore)
  • Nelle relazioni amorose c'è chi ama e chi è amato. Chi ama, vive la relazione con passione, con dedizione assoluta, con romanticismo. Chi è amato, si limita ad essere idolatrato. Non dico che amare sia brutto. Non mi fraintendete, per favore. Però sapete che succede? Si soffre molto, tesoro mio. Io invece me la passo meglio. Nella nostra relazione, il mio unico vantaggio è quello sessuale. È la legge dell'amore, Nairobi. Mi dispiace, ma è così. (Palermo)
  • Nairobi [a Palermo] L'unico miserabile che c'è in tutta questa storia sei tu. Con tutti i tuoi discorsi sull'amore, sul "bum bum ciao"… Questo perché non hai il coraggio di dire la verità.
  • L'unica verità è la realtà. (Palermo)
  • Tu non ami nessuno? Certo che no, tesoro: non hai i coglioni. (Nairobi)

Episodio 6, Tutto è sembrato insignificante

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  • L'amore non si cronometra, l'amore si vive. (Berlino)
  • È la prima regola: il colpo non può essere minato da una relazione sentimentale. Mai. (Professore)
  • Tu sei una donna libera: sei libera di andare a una festa, sei libera di andartene via da un'isola, sei libera di andartene dal pianeta, se è questo che vuoi. (Nairobi)
  • Tutti noi siamo qui perché amiamo il rischio. (Nairobi)
  • I vegani sono i nuovi talebani. [...] Non la finirete finché non ci avrete ucciso di noia. (Bogotà)
  • Tutto il sano è noioso. Nessuno chiama gli amici per dire: Venite a casa che ho raccolto cinquanta chili di carciofi buonissimi, perché mangiare carciofi non è divertente. Divertente è andare a casa di un amico e mangiare un capretto, un maialino. O riunirsi in cinquanta in una casa di campagna e mangiarsi una vacca. Questo è divertente. Mi dispiace per la vacca, ma questo è un fatto che unisce gli esseri umani. La carne unisce, la vacca unisce e il carciofo separa. (Bogotà)
  • Allora perché tutti dicono: "Mangia una cosa sana, mangia una fica vegana?" (Nairobi)
  • Tokyo: Professore. Che probabilità abbiamo di uscire vivi dalla banca?
    Professore: In questo momento direi che sono meno del cinquanta percento.
    Denver: Allora ne approfitto per dire una cosa, o meglio, non la dirò io ma come se lo facessi.[Si avvicina al giradischi e mette Maria mi vida mi amor di Paco Tous & Jaime Lorente] Por la falta de tus labios | lloré por primera vez. | Y maldije conocerte | por no dejar de quererte. | Yo mi esposa quise hacerte. | Sin amor, busqué la suerte. | Fui tirando de pistola | y el destino trajo muerte. | María, mi vida, mi amor. | No dejaré de quererte. | A balazos te perdí | ya no volverás a verme. | María, mi vida, mi amor. | No dejaré de quererte.[2]

Episodio 7, Una breve vacanza

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  • La felicità è un attimo. Il tempo di un respiro. E poi, cadi. Quando hai toccato il cielo, la caduta è micidiale. (Tokyo)
  • Marsiglia: Sono contrario alla sofferenza degli animali.
    Palermo: Scusa, tu sei un soldato. Uccidi la gente. Qual è il problema, non capisco.
    Marsiglia: La gente una cosa, gli animali un'altra. Io amo gli animali.
    Bogotà: Ecco l'assassino animalista.
    Marsiglia: Posso credere in quello che voglio o mi devi dire tu in che cosa credere?
  • Sto mancando di rispetto alla rapina. Mio fratello riusciva a conciliare una relazione con tutto il resto. Per me è impossibile, non posso. Io sono un giocatore di scacchi e Bobby Fischer non avrebbe mai affrontato Spasskij con la sua ragazza accanto. (Professore)
  • E lì mentre caddi, puoi solo guardare verso l'alto. (Tokyo)
  • Nella mente di tutti, c'è un'idea e questa idea è che il fuggitivo fugga. Ma noi non fuggiremo, noi resteremo lì, immobili. Accada quel che accada. (Professore)

Episodio 8, La deriva

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  • Professore: Da quanto tempo la conosci, eh? Tatiana, da quanto tempo?
    Berlino: Ma cosa importa. L'amore non si cronometra, l'amore si vive.
  • Professore: Una sola cosa in sospeso lì dentro e si paga con la vita.
    Berlino: Lì dentro la vita è in gioco e tu la devi capire: morire è una possibilità.
    Professori: No, solo se si commettono errori.
    Berlino: No, no. Ed è divertente per questo, vai verso il caos più assoluto e passi tutto il tempo ostinandoti a mantenere il controllo ad ogni cosa.
  • Il caos s'intromette nella vita in ogni istante. Non servono gli errori, perché ti uccidano. (Berlino)
  • Goditela fratello, ad ogni passo perché un giorno qualcosa ti andrà male. Potrebbe costarti la vita o addirittura peggio. E quel giorno non potrai pensare di darti la colpa per una cosa che non potevi controllare. Capisci? La vita è questa... divertirsi fino alla fine della festa. (Berlino)
  • Raquel tutto è più bello perché sei con me. Perché sono innamorato. (Professore)
  • Esistono due tipi di persone: quelli che ti lasciano e hanno bisogno di augurarti il meglio tipo: "Prenditi cura di te. Sii felice." Rio è uno di questi. E poi ci siamo noi, un po' figli di puttana [...] L'amore sono due persone che si bilanciano. Quando una sale, l'altra scende. L'equilibrio finisce sempre a puttane. Per il tempo la monotonia... oppure per gente come me. Noi sappiamo tirare fuori il dolore in un solo modo: restituendolo. (Tokyo)
  • Non possiamo sottovalutare questa gente. Questi fanno l'Eurotunnel della Manica senza che tu te ne accorga. (Tamayo)
  • Io ero nella Polizia e so che le ricompense non si pagano. Mai. Tom Lee. Commerciante del Michigan. Diede informazioni cruciali sulla posizione di Bin Laden. Offrivano venticinque milioni di dollari. Ancora li sta aspettando. Non mento, controllate su internet. (Lisbona)
  • Palermo, questa è una guerra. Agisci di conseguenza. (Professore)

Quarta parte

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Episodio 9, Game Over

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  • Tutto può andare a puttane in un millesimo di secondo. Nel momento in cui senti il fiato della morte sul collo e capisci che niente potrà più essere come prima. Che dovrai tirare fuori il meglio di te per sopravvivere. (Tokyo)
  • Tutti ci portiamo dentro un cecchino che mira al cuore. Ma il vero terrore arriva quando il proiettile non colpisce te, colpisce una persona che ami. (Tokyo)
  • La cosa che conta di più è la vita. La vita. (Berlino)
  • La morte può essere la migliore opportunità della vita. (Berlino)

Episodio 10, Il matrimonio di Berlino

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  • Abbiamo giorni felici da ricordare e più sei nella merda, più sembrano felici i giorni passati. (Tokyo)
  • Si chiama nostalgia, scoprire che alcuni momenti del passato che non avevi mai considerato felici, lo erano. (Tokyo)
  • Tokyo è una Maserati e tutti, tutti la vogliono avere. E se tu la prendi e la lasci per strada con lo sportello aperto e le chiavi inserite, sei proprio fuori di testa.(Denver)
  • Se Tokyo è una Maserati non significa che tu sei una 600. (Denver)
  • Bogotà: Se la vedi arrivare di corsa come una Idra, be' tu sta zitto. Una Idra, una... No, non importa. Tu chiudi la cazzo di bocca.
    Denver: Già, e non mi difendo?
    Bogotà: No, perché non sai neanche perché è arrabbiata. Tu, sta zitto. E meno capisci di quello che sta dicendo, più mostrati pentito. E rispondi sempre: "Siii e perdonami tesoro." Questo sì che è da manuale.
    Denver: Sarà dal manuale dei perdenti.
    Bogotà: Dal manuale del sopravvissuto. Aspetta che smetta di piovere e dopo quando capisci la direzione del vento, e quando lei si sarà calmata, allora e solo allora fai la tua mossa.
  • Il tradimento è intrinseco all'amore. (Berlino)
  • Il tradimento non dipende da quanto ami qualcuno, ma dipende dalla gravità del dilemma che ti pongono davanti. Sergio, tradiresti la tua amata? In teoria,no. Ma cosa succederebbe se ti dicessero che otterresti una medicina per salvare il tuo amato fratello? Questo sarebbe un bel dilemma, eh? (Berlino)
  • A volte le tregue sono più importanti della guerra. (Professore)

Episodio 11, Lezioni di anatomia

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  • Pensiamo che l'amore si dichiari con fiori e cioccolatini, ma puoi dichiarare il tuo amore anche a martellate. (Tokyo)
  • Nell'amore c'è sempre un orologio che fa tic tac. C'è sempre un conto alla rovescia. Non basta amare qualcuno, devi arrivare in tempo. (Tokyo)
  • Se permettete un consiglio: mai innamorarsi durante una rapina, porta sfortuna. (Tokyo)
  • Dicono che l'amore muove il mondo, ma di sicuro l'odio non è da meno. (Tokyo)
  • [al Professore] Sbagli a fidarti di me e non di lui [Palermo]. Io sono meno affidabile. (Berlino)
  • Il vero caos, mio caro Sergio, non fa rumore. (Palermo)

Episodio 12, Paso doble

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  • Quello che non vediamo ci condiziona più di quanto non sembri. (Tokyo)
  • Quello che non vediamo è anche quello che più ci ossessiona, perché quando iniziano i dubbi non è facile fugarli. (Tokyo)
  • Cerchi quello che non vedi. Ma a volte dimentichi che l'invisibile ti potrebbe osservare. E allora hai un problema. (Tokyo)
  • Nei momenti importanti capiamo che non si può tornare indietro. Che abbiamo attraversato per sempre una linea di non ritorno. Tutto sta per cambiare e tu ti attacchi al presente. Come se potessi fermare il disastro. (Tokyo)

Episodio 13, 5 minuti prima

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  • Tu devi essere libera e coraggiosa, perché credimi c'è bisogno di più coraggio per l'amore. (Helsinki)
  • Vi abbiamo portato in biblioteca perché, come dice quel vecchio e famoso detto, il sapere non occupa spazio. (Palermo)
  • Sapete cosa fa molta paura, lo sapete? Tornare a casa la sera da sola. Però una donna continua a farlo. Prende per mano la paura e continua a vivere. Perché bisogna vivere, signori. Bisogna vivere fino alla fine. (Nairobi)
  • Cazzo, ve lo dico. Mi avete fatto ritornare dal mondo dei morti per farvi una predica? (Nairobi)
  • La musica, cazzo! Cosa siamo latini o tedeschi? (Bogotà)
  • Sì, forse Tokyo è una Maserati però ti trascina a peso dietro, come le lattine delle auto degli sposi. (Rio)
  • Ex o non ex, la ragazza di un amico è come una cittadina radioattiva. Lo capisci? Anche se sono passati ventimila anni, è sempre terreno contaminato. Non si entra. Anche se ti da il permesso il suo ex, non si entra manco per il cazzo. [...] No, questa è etica. È l'etica più sacra. (Denver)

Episodio 14, KO tecnico

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  • Io non ho mai avuto un Natale da pubblicità, con la nonna, il torrone o cose del genere. (Nairobi)
  • La famiglia si aiuta senza fare domande. (Nairobi)
  • Arturo: Prenda decisioni, agisca. Affronti i problemi. E come dico sempre io...a volte è preferibile alzarsi e morire in piedi, che vivere perennemente in ginocchio.
    Governatore: Vuole che le dica cosa penso?
    Arturo: Ma certo.
    Governatore: Penso che lei sia un pagliaccio, che ci mette tutti in pericolo con le sue tournée e i suoi discorsi da venditore di fumo. Ci lasci in pace. E se vuole morire in piedi, be' si alzi e lo faccia.

Episodio 15, Colpo alla tenda

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  • Professore: Andrés, ma devi cambiartelo proprio qui il vestito davanti a tutta questa gente?
    Berlino: Questo non è un vestito è un uniforme di un merdoso dirigente di banca che consulta l'indice Nicchei mentre cena con l'amante. Fa schifo.
    Professore: È andato bene per avere un incontro con il Governatore della Banca di Spagna e non va bene per bere un semplice cocktail?
  • Berlino: Qual è il problema con Martín?
    Professore: Ti segue dappertutto.
    Berlino:E allora?
    Professore: È innamorato di te.
    Berlino: È innamorato di me? Lo sai perché scrive il mio nome su tutti i quaderni o te lo ha confessato piangendo mentre era ubriaco?
  • Martin è assolutamente obiettivo. È un ingegnere, non fa ipotesi, fa equazioni e calcoli complessi e in tutti questi calcoli, ti sorprenderà, non interferisce nessun sentimento. (Berlino)
  • Una delle principali caratteristiche del romanticismo è il suicidio. (Professore)
  • Blocco, disorientamento, sguardo assente. E soprattutto la sensazione di fluttuare fuori dalla realtà. Queste sono le conseguenze di uno shock emotivo. Ma può anche succedere il contrario: una rabbia sfrenata che cerca unicamente la vendetta. (Tokyo)
  • In quel momento il Professore non provava più dolore. Si era isolato dalle sue emozioni e agiva come un automa. (Tokyo)
  • Sono tutti fidati... Asturiani. A parte questo ragazzo che è polacco. (Benjamín)
  • Attueremo un piano che sarebbe considerato assolutamente folle da qualsiasi persona sana di mente, quindi dimenticate di esserlo. (Professore)
  • Quando scoppia un incendio di tali proporzioni, puoi pensare a una sola cosa, solo a una a spegnerlo. (Professore)

Episodio 16, Piano Parigi

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  • A volte la distanza è l'unico modo per trovare pace. (Berlino)
  • Professore: Ci sono esattamente undici metri e sessantotto centimetri di arenaria. Arenaria. E voi siete minatori asturiani.
    Benjamín': I migliori.
    Professore': Cos'è questo per voi?
    Benjamín': Niente. Piccone, pala e flex.
  • Il dolore è un usuraio. Se contrai un debito con lui, non lo ripaghi mai più. (Palermo)
  • L'ho visto nei tuoi occhi [ il dolore]. L'ho visto e mi sono visto allo specchio. Non hai la minima idea di dove finirai fratello. Devi uscirne adesso. Fallo subito, o ti trasformerai in una merda come me. Nel mostro miserabile che sono. Uno che rovina tutto quello che tocca e che cerca di morire da molti anni. E non ne esci, non uscirai mai più. (Palermo)
  • Scacco matto, figlio di puttana. (Alicia)
  1. Sottotitoli mentre canta Berlino. Guajira guantanamera | Guantanamera, | guajira guantanamera | Non mettetemi all'oscuro | a morire come un traditore. | Non mettetemi al buio | a morire come un traditore. | Io sono buono eccome. | Morirò al sole.
  2. SottotitoliPer mancanza delle tue labbra | ho pianto per la prima volta. | Vorrei non averti conosciuta | perché non riesco a smettere di amarti. | Volevo renderti mia sposa. | Senza amore, ho cercato fortuna. | Fu sparando con la pistola | che il destino mi dette la morte. | Maria, vita mia, amore mio. | Non smetterò mai di amarti. | Con le pallottole ti ho persa | non mi rivedrai mai più. | Maria, vita mia, amore mio. | Non smetterò mai di amarti.

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