L'uomo dalla croce
film del 1943 diretto da Roberto Rossellini
L'uomo dalla croce
Il cappellano, al centro, in una scena del film
Titolo originale |
L'uomo dalla croce |
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Lingua originale | italiano |
Paese | Regno d'Italia |
Anno | 1943 |
Genere | drammatico, guerra |
Regia | Roberto Rossellini |
Soggetto | Asvero Gravelli |
Sceneggiatura | Asvero Gravelli, Alberto Consiglio, Giovanni D'Alicandro, Roberto Rossellini |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori originali | |
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L'uomo dalla croce, film italiano del 1943 con Alberto Tavazzi, regia di Roberto Rossellini.
Frasi
modificaCitazioni in ordine temporale.
- In guerra la sola verità è quella del più forte. (Russo)
- Non sono un nemico, io. Sono un ministro di Dio, che è padre di tutti gli uomini. Che anche se ostili, sono tutti fratelli davanti a lui. (Cappellano)
- Sì, lo so, te l'hanno fatto odiare, ma non l'hai perduto. Non si spegne la luce solo perché si chiudono gli occhi. Iddio non si perde. Se tu potessi sentirlo come lo sento io, qui nel cuore, ancora non saresti morta. Perché tu sei morta più del tuo Sergej. (Cappellano)
- Ecco, quando hai il cuore vuoto e stanco per la disperazione, può accaderti all'improvviso di sentire un accoramento meno crudo, così, senza spiegartelo. È lui, Dio, che piano entra nel tuo cuore vuoto e stanco. Se piangi, piange con te. (Cappellano)
- Nessuno può vivere senza speranza, e tu sei disperata. Solo la disperazione non avrà misericordia presso di lui. (Cappellano)
- Iddio attende proprio voi, povere creature che attraversate un ciclone di miseria e di odio. (Cappellano)
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