Joséphine Baker
cantante e danzatrice statunitense naturalizzata francese
Joséphine Baker (1906 – 1975), cantante e danzatrice statunitense naturalizzata francese.
Citazioni di Joséphine Baker
modifica- Ballerò tutta la vita. Mi piacerebbe chiudere cadendo sfinita al termine di una danza.[1]
- [A chi la criticava per i suoi ammiccamenti erotici] Circolano tante paia di natiche talmente sceme e insignificanti che sono appena adatte a sedercisi sopra.[2]
- Continuerò a cantare finché potrò. Oggi il problema centrale è di aiutare gli uomini a conoscersi fra loro perché possano superare le difficoltà. Quali uomini sono oggi più lontani di un arabo e un ebreo? Eppure il mio piccolo Israeliano Moses e la piccola algerina Marianna si vogliono bene![3]
- Gli uomini che preferisco sono le bambole e i gatti.[4]
- Ho due amori: il mio Paese e Parigi.[5]
- La Francia mi ha dato il suo cuore; il minimo che io possa fare è di darle la vita.[5]
- Mantenersi giovani significa essere capaci di sognare e fare progetti per l'avvenire.[5]
- [Ad uno spettatore che la inquadrava col binocolo, interrompendo la sua esibizione] Signore lasci stare: conservi le sue illusioni.[6]
- Tutti gli uomini sono uomini d'affari.[4]
Citazioni su Joséphine Baker
modifica- In Italia, dove era stata acclamata più volte nel corso della sua prestigiosa carriera, si presentò di fronte al suo pubblico in tre particolari occasioni: a Milano, per ricevere il premio della Giornata della Mamma, a Pisa per la consegna di una medaglia d'oro per gli sforzi da lei compiuti in favore dell'adozione, a Verona per il conferimento del premio Zucchi per l'Amore Universale. (George E. Kent)
- Josephine Baker girava l'Europa incantando le folle con la sua lascivia ingenua di giovane animale istintivo. (Ada Gobetti)
Note
modifica- ↑ Citato in Enzo Biagi, Senza dire arrivederci, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1985, p. 223.
- ↑ Citato in Enzo Biagi, Senza dire arrivederci, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1985, p. 223.
- ↑ Citato in Renato Colombo, Josephine Baker, Il Monello, n. 37, 1975, Casa Editrice Universo.
- ↑ a b Da Pillole di poesia negra, 1927; citato in Dizionario delle citazioni, a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X
- ↑ a b c Citato in George E. Kent, Josephine un mito, Selezione dal Reader's Digest, febbraio 1976.
- ↑ Citato in Enzo Biagi, Senza dire arrivederci, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1985, p. 221.
Altri progetti
modifica- Wikipedia contiene una voce riguardante Joséphine Baker
- Commons contiene immagini o altri file su Joséphine Baker