José Borjes
generale spagnolo
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José Borjes, in catalano Josep Borges (1813 – 1861), generale spagnolo.
Citazioni di José Borjes
modifica- [Nella Spedizione di Borjes] Noi siamo all'ultimo istante, moriamo da bravi. (citato in Anonimo, Cronaca della guerra d'Italia del 1861-1862, Vol. 5, Tipografia Trinchi, Rieti, 1863, p. 440)
- Andavo a dire al re Francesco II che non vi hanno che miserabili e scellerati per difenderlo, che Crocco è un sacripante e Langlois un bruto. (citato in Notizie storiche documentate sul brigantaggio nelle provincie napoletane dai tempi di Frà Diavolo sino ai giorni nostri, G. Barbèra, Firenze, 1862, p. 161)
Citazioni su José Borjes
modifica- Che fine ha fatto per esempio Josè Borjes, il generale di cui mi ha parlato Andrea Camilleri? Parlo dell'uomo che sempre nel '61, quasi da solo, tentò di sollevare le Sicilie contro i Savoia. Perché non si dice nulla della sua epopea e del mistero della sua morte? Perché non si riconosce il valore di questo Rolando che galoppa verso una fatale Roncisvalle dopo essere sbarcato con soli dodici uomini in Calabria, alla disperata, sulla costa crudele dei fallimenti, la stessa di Murat, dei Fratelli Bandiera, di Pisacane, dei curdi disperati, dei monaci in fuga dagli scismi bizantini? (Paolo Rumiz)
- Fu qui, nell'ottobre del 1861, ch'io conobbi il Borjes generale spagnolo venuto per ordine di Francesco II a tentare di sollevare i popoli delle Due Sicilie.
Quell'uomo forestiero che veniva da noi per arruolare proseliti e reclamava in conseguenza l'ausilio della mia banda, destò sin dal primo momento nell'animo mio una forte antipatia poiché compresi subito che a petto suo dovevo spogliarmi del grado di generale comandante la mia banda, per indossare quello di sottoposto.
Egli, un povero illuso venuto dal suo lontano paese per assumere il comando di un'armata, aveva creduto trovar ovunque popoli insorti, e dopo un primo colossale fiasco dalla Calabria alla Basilicata, voleva convincere me ed i miei che non sarebbe stato difficile provocare una vera insurrezione, dato il numero della mia banda, l'ottimo elemento che la costruiva, le buone armi e gli eccellenti cavalli. (Carmine Crocco) - L'esecuzione di Borges resta una macchia sanguinosa per il governo italiano. Quest'ultimo ha avuto un bell'invocare la necessità di dare un esempio: il valoroso capitano di ventura spagnolo non era un brigante; egli aveva combattuto lealmente da soldato e doveva esser trattato da prigioniero di guerra. Era uno di quegli avversari che ci si onora di rispettare; ed è stata una suprema ingiustizia confondere questo campione del legittimismo morente con i malfattori, i cui crimini bisognava reprimere ad ogni costo. La sua morte non serviva per niente all'Italia; all'Italia avrebbe giovato la sua vita risparmiata. Invece di ucciderlo, bisognava rimandarlo all'estero perché raccontasse le sue delusioni e sventure. (François Lenormant)
- In pochissimo tempo si fece alleato un ex sottufficiale borbonico diventato brigante di primissimo rango, Carmine Crocco, e diede inizio a una impresa veramente leggendaria che mise spalle a muro l'esercito italiano. (Andrea Camilleri)
- Uno dei più rinomati cabecillas delle guerre carliste, coraggioso, esperto di guerra, sincero e devoto uomo. (Benedetto Croce)
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