Jean-Paul Fitoussi
economista francese (1942-2022)
Jean-Paul Fitoussi (1942 – 2022), economista francese.
Citazioni di Jean-Paul Fitoussi
modifica- La crescita del Pil si è accompagnata a una profonda miseria sociale e la deregolamentazione dei mercati è stata il preludio al loro peggior funzionamento dai tempi della crisi degli anni Trenta. Non erano stati accesi i lampioni giusti e si è cercato di agire a partire da una rappresentazione teorica del mondo che non aveva molto a che fare con il mondo reale, fissando obiettivi relativamente mal misurati (il Pil, appunto) e non veramente importanti per le società.[1]
- [Rivolgendosi a interlocutori italiani] La Francia è più vicina a voi che alla Germania.[1]
- Quasi tutti conoscono la storia del tizio che cercava le chiavi sotto un lampione, non perché le avesse perse lì, ma perché quello era l'unico punto illuminato della strada. [...] Siamo noi a scegliere cosa occorre illuminare, i fenomeni da analizzare, i sistemi di misurazione che conviene utilizzare, gli obiettivi da perseguire.[1]
Intervista di Marco Cecchini, huffingtonpost.it, 18 novembre 2020.
- [Lei dice che Macron si candida alla guida dell’Europa. Ma può farlo a prescindere dalla Germania?] Perché no? Francia e Italia, per esempio, in termini di popolazione e di Pil sommati sono più grandi della Germania.
- Non direi che quello di Macron sia un discorso da visionario. Visionaria, questo si, è la sua idea di costruire un asse euro africano partendo dalla constatazione che i trend demografici di Europa ed Africa sono divergenti. Ma per il resto il suo discorso è quello di un politico che si candida ad assumere la leadership del Continente sulla base di argomenti ragionevoli anche se non nuovi. Le idee di una Europa potenza, dotata di una sua capacità fiscale, solidale e autonoma, dunque sovrana, risalgono ai tempi di Giscard d'Estaing.
- Parlare di cancellazione del debito dei paesi ricchi non è solo un errore, è una ingenuità. Queste cose non si annunciano, semplicemente accadono. Se la Bce continua a comprare i titoli pubblici dei paesi dell'Eurozona e a rinnovare i titoli in scadenza il problema non si pone nemmeno. Da che mondo è mondo il debito si estingue con la monetizzazione, con l'inflazione o con la crescita. Che cosa ha fatto Draghi per restituire stabilità all'Eurozona? Ha varato il Quantitative easing, ovvero programmi massicci di acquisto di titoli pubblici da parte della banca centrale.
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