Jan van Ruusbroec
presbitero e scrittore fiammingo
Jan van Ruusbroec, o Ruysbroeck, talvolta italianizzato in Giovanni Rusbrochio e detto dottore Ammirabile (1293 – 1381), beato, presbitero e scrittore fiammingo.
Lo splendore delle nozze spirituali
modifica- Dio infatti e tutti i suoi doni esigono insistentemente che tendiamo a Lui, e anche noi, grazie alla carità, alle virtù e a quella somiglianza che abbiamo con Lui, siamo portati a tendere a Lui.
- Che l'uomo poi sia fatto a somiglianza di Dio, dev'essere attribuito alla grazia, che è uno splendore deiforme, che ci illumina con i suoi raggi e ci fa simili a Dio; e senza questa grazia, non possiamo mai essere uniti soprannaturalmente a Dio.
- [Cristo] imprime in noi la sua immagine e somiglianza; cioè, imprimendo in noi se stesso e i suoi doni, ci libera dai peccati, ci assolve, ci fa liberi e simili a sé.
- Chi vive senza peccato vive in grazia e in una certa somiglianza con Dio, e Dio è suo.
- Dio visita senza interruzione la dimora e la quiete che ha fatto in noi, cioè l'unità dello spirito e quella somiglianza che vi si fa attraverso la grazia.
- Qualunque azione, benché piccola, se è riferita a Dio con intenzione pura e unica, accresce la divina somiglianza e merita la vita eterna, in Dio.
- La vita e l'agire virtuoso di qualsiasi spirito consiste nella divina somiglianza e nella purezza della retta intenzione.
- Questa somiglianza e quiete gli riescono più soavi, quanto più diventa simile a Dio.
- Nessuno può capire come sia possibile amare attivamente e allo stesso tempo riposare nel godimento, se non si è totalmente concesso, è libero da ogni impaccio, quieto e divinamente illuminato. Veramente chiunque ama Dio, è una sola cosa con Dio, nella quiete, ed è simile a Dio, per l'azione della Carità. Dio stesso infatti, nella sua eccelsa natura, della quale noi portiamo la somiglianza, secondo la Trinità delle Persone, opera eternamente e l'una è perfezione dell'altra. La quiete sta nell'unità, l'azione nella Trinità e restano così per i secoli eterni.
Citazioni su Jan van Ruusbroec
modifica- A questa strana mescolanza si aggiungeva la passione per le beate sdolcinature, per le traduzioni delle Visioni di Angela da Foligno, libro permeato di una stupidità senza pari, e per le opere scelte di Jan Ruysbroeck il Mirabile, un mistico del XIII secolo la cui prosa offriva un amalgama, incomprensibile ma attraente, di esaltazioni tenebrose, di effusioni carezzevoli, di trasporti ardenti. Tutta la posa del tracotante pontefice che era Hello veniva a galla nella strampalata prefazione scritta per questo libro. Come egli faceva notare, «le cose straordinarie si possono solo balbettare», e infatti lui balbettava nel dichiarare che «la tenebra sacra in cui Ruysbroeck dispiega le sue ali d'aquila è il suo oceano, la sua gloria, e i quattro punti cardinali sarebbero per lui un abito troppo stretto». (Joris-Karl Huysmans)
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