Inno al Nilo

testo in egiziano antico

Inno al Nilo, antico inno egizio.

  • Salute a te, o Nilo, che esci dalla terra e vieni a mantenere l'Egitto in vita!
    (Il Nilo che è) occulto nella sua forma di manifestazione, un'oscurità giorno, cui i cantori levano il canto.
    Egli che inonda le praterie create da Ra, per mantenere in vita ogni essere inerme, che concede da bere al deserto e al luogo lontano dalle acque, che è la rugiada discendente dal cielo. (1974, p. 203)
  • Nessuno può leggere il suo mistero, nessuno conosce il luogo in cui egli è. Non può essere scoperto a mezzo del potere della scrittura. Non ha santuari, non ha parti che gli spettano, non ha servizi per il suo desiderio. Ma generazioni di tuoi figli per te giubilano e uomini ti rendono omaggio come a re, stabile nelle sue leggi, avanzante nella giusta stagione, quegli che riempie l'Alto e il Basso Egitto. Ogni volta che si beve acqua, ogni occhio è volto a lui, che dà i beni in abbondanza. (1974, p. 203)
  • O uomini tutti che esaltate l'Enneade, temete la maestà che il figlio di essa, il Signore di tutto, ha creato, rendendo verdeggianti le sue sponde. Perciò egli è VERDEGGIANTE-TU-SEI, perciò tu sei VERDEGGIANTE-TU-SEI; perciò tu sei O NILO-VERDEGGIANTE-TU-SEI, che fai vivere l'uomo e le mandrie. (1974, pp. 203-204)

Voci correlate modifica

Bibliografia modifica

  • Dal Nilo all'Eufrate: Letture dell'Egitto, dell'Assiria e di Babilonia, Edipem, Novara, 1974.

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