Russiagate

ingerenza russa nelle elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 2016

Citazioni sull'ingerenza della Russia nelle elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 2016, detta anche Russiagate.

Il rapporto di indagine sul cosiddetto "Russiagate"

Citazioni

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  • A tutti i repubblicani che credono che la Russia non c'entri niente, vi state sbagliando. A ogni democratico che vuole l'impeachment per il presidente Trump a causa della Russia, vi state sbagliando. (Lindsey Graham)
  • C’è qualcuno che può credere al Russiagate e alla sovversione putiniana delle nostre coscienze, quando la quota dell’immagine della Russia presente nei nostri cervelli - quella non inquinata dalla possente narrazione occidentale - è a livelli omeopatici, cioè uguale a zero? (Giulietto Chiesa)
  • Immaginate questa sceneggiatura cinematografica: un ex agente segreto del KGB, rabbioso a causa del collasso della sua madrepatria, progetta un piano di vendetta. Approfittandosi del clima di caos, scala la gerarchia di potere della Russia post-sovietica e diventa presidente. Istituisce un regime autoritario, poi prende la mira sul suo nemico giurato: gli Stati Uniti. E in qualità di spia utilizza gli strumenti di guerra cibernetica per attaccare la democrazia nel mondo. Attraverso la diffusione di propaganda e notizie false sui social network convince i cittadini delle società democratiche a diffidare dei media, del processo politico stesso e persino dei loro vicini. E vince. Vladimir Putin è tale spia e questo non è un copione cinematografico. (Morgan Freeman)
  • Putin non metterebbe troppe risorse, non metterebbe troppa forza in questo gioco discutibile in cui non vede alcuna possibilità di vincere. Non ha pensato che il sistema americano fosse particolarmente vulnerabile. Penso che sia più probabile che gli hacker abbiano continuato a parlare e a dimostrare che questo non era un muro, che non ci sono più muri al mondo; non ci sono più confini nel mondo. Putin non ci ha creduto per molto tempo. Sicuramente ha permesso che si facesse qualcosa. Molto probabilmente pensava che Clinton sarebbe stato il candidato vincitore e ha cercato di costruire la sua propaganda di conseguenza. Perché non aiutare i suoi avversari? Molto probabilmente saranno utili se darà loro una mano. [...] Non so chi in America credesse che Putin avesse eletto Trump, ma Putin ci credeva. Putin ci credeva e questo è diventato un fattore politico. (Gleb Pavlovskij)
  • [Questo scandalo] sta raggiungendo le dimensioni del Watergate. [...] È un millepiedi da cui continuano a cadere scarpe. (John McCain)
  • Il colmo dell’assurdo è stata l’accusa alla Russia di sull'ingerenze nelle elezioni americane. Come tutto ciò sia andato a finire è ben noto: un buco nell’acqua. [...] Dello stesso tipo è la baraonda sollevata su una intromissione russa anche nei processi elettorali nella Ue. Essa è stata diffusa con insistenza alla vigilia delle elezioni al Parlamento europeo. Sembrava che si stesse cercando in anticipo di suggerire agli europei che proprio la “malefica interferenza russa” fosse la causa di scarsi risultati di singole forze politiche alle elezioni. Ma anche l’obiettivo principale dei loro autori è rimasto lo stesso: continuare a “demonizzare” la Russia agli occhi dei cittadini comuni europei. Voglio dirlo con estrema chiarezza: non ci siamo intromessi e non intendiamo intrometterci negli affari interni sia dei Paesi membri della Ue sia degli altri Stati del mondo.
  • Non ho mai visto una prova dell’sull'interferenza della Russia nelle elezioni presidenziali degli Stati Uniti. Noi ne abbiamo parlato con il precedente presidente Obama e con molti altri funzionari, nessuno di loro mi ha mai mostrato alcuna prova diretta.
  • [Ironicamente] Sì, ho aiutato io Trump a vincere le elezioni in America perché prometteva di migliorare le relazioni fra Usa e Russia.
  • Tutto questo è stato inventato da persone che si oppongono a Trump al fine di dare al suo lavoro un carattere illegittimo. Per me risulta addirittura strano come questo venga fatto da persone che non capiscono che stanno danneggiano lo stato politico interno del Paese, dissanguando le possibilità del capo di Stato eletto. Significa semplicemente che non rispettano gli elettori che hanno votato per lui.
  • Ho battuto Hillary Clinton regolarmente. E la gente lo sa. [L'inchiesta sull'ingerenza della Russia] è scaturita soltanto perché i Democratici hanno perso. Ribadisco che non c'è stata collusione.
  • Il mio staff è venuto da me – Dan Coats, il capo dell'intelligence, e qualcun altro – e mi hanno detto che è stata la Russia. Qui c'è Vladimir Putin: dice che non è stata la Russia. Io dico questo: non vedo nessuna ragione perché sia stata la Russia, ma voglio davvero scoprire dov'è il server.
  • In una frase chiave del mio discorso ho detto "debba" anziché "non debba". [...] La frase corretta sarebbe dovuta essere "non vedo nessuna ragione perché la Russia non debba essere ritenuta responsabile". Una specie di doppia negazione.
  • Lasciatemi essere totalmente chiaro… io accetto la conclusione della nostra comunità sul fatto che l'ingerenza russa alle elezioni 2016 ci sia stata.
  • Penso che sia stata la Russia. Ma penso anche che potrebbero essere stati altri Paesi o altre persone.

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