Incidente di Vermicino
caso di cronaca nera del 1981
Citazioni sull'Incidente di Vermicino.
- In quel momento poteva succedere qualunque cosa [...] un colpo di Stato, ammesso che ce ne fosse l'atmosfera, l'aria o le intenzioni da parte di qualcuno, e la gente avrebbe risposto: «Va bene, fammi sentire però che sta succedendo a Vermicino». (Emilio Fede)
- C'era l'esigenza di trovare una freddezza, un distacco da cronista. [...] Purtroppo però ci sfuggì di mano. [...] La diretta era inevitabile, dal giorno prima avevamo iniziato a seguire momento dopo momento quella che sembrava la liberazione del bambino in pochissimo tempo; non fu così. (Piero Badaloni)
- Era diventato un reality show terrificante. (Piero Badaloni)
- Mi hanno chiamato in moviola a vedere [le prime immagini inviate da Vermicino] [...] sentire il grido intubato di quel bambino e le urla della madre è stato un brivido assoluto [...] c'erano tutte le teste intorno alla porta della moviola per vedere cosa stava succedendo. Quando quella gente lì si fermava, voleva dire che la "sostanza" c'era, e quella mattina c'era, oh se c'era. (Giancarlo Santalmassi)
- [Concludendo la diretta televisiva dopo l'annuncio della morte di Alfredino] Volevamo vedere un fatto di vita, e abbiamo visto un fatto di morte. Ci siamo arresi, abbiamo continuato fino all'ultimo. Ci domanderemo a lungo prossimamente a cosa è servito tutto questo, che cosa abbiamo voluto dimenticare, che cosa ci dovremmo ricordare, che cosa dovremo amare, che cosa dobbiamo odiare. È stata la registrazione di una sconfitta, purtroppo: 60 ore di lotta invano per Alfredo Rampi. (Giancarlo Santalmassi)
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