Il ritorno del Cavaliere Oscuro

miniserie a fumetti di Frank Miller

Il ritorno del Cavaliere Oscuro (The Dark Knight Returns), miniserie a fumetti di quattro numeri su Batman, scritta e disegnata da Frank Miller, pubblicata dall'editore statunitense DC Comics nel 1986.

Citazioni in ordine temporale.

Capitolo 1, Il ritorno del Cavaliere Oscuro

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  • Questa sarebbe una bella morte... ma non bella abbastanza. (Bruce Wayne)
  • Cammino per le strade di questa città che sto iniziando ad odiare, la città che si è arresa, così come sembra aver fatto il resto del mondo. Sono uno zombie, un olandese volante, un uomo morto, da dieci anni... (Bruce Wayne)
  • Il tempo è giunto. Lo senti nell'anima. Perché io sono la tua anima... Non puoi sfuggirmi... Sei debole, sei piccolo... Tu non sei niente... Un guscio vuoto, una trappola arrugginita che non può trattenermi... Covando sotto la cenere, ti brucio... Bruciandoti, avvampo, caldo e radioso e feroce e bellissimo... Non puoi fermarmi... Non con il vino, né con i giuramenti, né con il peso dell'età ... Non puoi fermarmi... Eppure ci provi ancora... Ancora fuggi... Tenti di soffocarmi... Ma la tua voce è debole... (Batman)
  • Dovrei essere in agonia... Dovrei essere una massa di muscoli doloranti... Spezzato, logoro, incapace di muovermi. E se fossi un uomo più vecchio, lo sarei di certo... Ma è come se avessi di nuovo trenta... vent'anni. La pioggia sul mio petto è un battesimo... Sono rinato... Sento l'odore della loro paura... delizioso. (Batman)
  • Benvenuto all'inferno. (Batman)
  • Da qui ci sono sette posizioni di difesa. Tre disarmano con un contatto fisico limitato. Altre tre uccidono. L'ultima... fa male. (Batman)
  • Batman. Tesoro. (Joker, ritrovando il sorriso)
  • Se è il suicidio che volete, padron Bruce... ho la ricetta di un'antica pozione di famiglia. E ha un effetto lento e doloroso. Vi piacerebbe. (Alfred)
  • La stanza è divisa tra luce e buio, pulito e sporco. Ma la divisione non è equa. Lo sporco resta il favorito. È come se il lato oscuro reclamasse tutta la stanza... come ha fatto con la moneta... (Batman)
  • Batman: Prima o poi mi dirai tutto quello che sai. Se sarà poi... fa lo stesso.
    Thug: No! Indietro... ho i miei diritti...
    Batman: Hai i tuoi diritti. Ne hai molti. A volte li conto tanto per arrabbiarmi un po'. Ma adesso hai una scheggia di vetro conficcata in un'arteria del braccio. Adesso sanguini e stai morendo. Adesso sono l'unico al mondo in grado di farti arrivare in tempo all'ospedale.
  • Se è Harvey, lo prenderemo... Il difficile sarà prenderlo vivo. È posseduto, Jim. Ha perso il controllo. Credo che voglia morire. (Batman)
  • Batman: ...Harvey...
    Harvey: ... Perché ti arrabbi tanto, Bat? Sono stato... al gioco... Questo lo devi ammettere... Ho rispettato le regole... E tu... Tu sei stato allo scherzo finché hai potuto... Ho fatto si che tutto il mondo mi sorridesse... senza dover vomitare il pranzo appena vedevano il mio volto... Dicevano che ero guarito... Dicevano che ero perfetto... Guarda pure... Fatti una risata. Sono perfetto, si. Almeno... ora i due lati combaciano... Fatti una bella risata, Batman... Guardami! ...Guardami...
    Batman: ... Vedo... un riflesso, Harvey. Un riflesso.

Capitolo 2, Il trionfo del Cavaliere Oscuro

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  • Il problema del crimine è che più lo conosci e più ti rende nervoso. (Gordon)
  • Uccideremo il vecchio Gordon. Le sue donne piangeranno per lui. Lo faremo a pezzi. Lo maciulleremo. Ci laveremo con il suo sangue. Io stesso ucciderò lo stupido Batman. Strapperò la carne delle sue ossa fino a ripulirle. Divorerò il suo cuore e trascinerò il suo corpo per le strade. Non dite che siamo una gang. Non chiamateci criminali. Noi siamo la legge. Noi siamo il futuro. Gotham City appartiene ai mutanti. Presto, il mondo sarà nostro. (Leader dei mutanti)
  • Sono l'incubo peggiore che tu abbia mai avuto. Di quelli che ti facevano svegliare gridando e chiamando la mamma. (Batman)
  • È stata dura portare cento chili di sociopatico in cima alle torri di Gotham... il punto più alto di tutta la città. Il solo sentirlo urlare mi ripaga della fatica. (Batman)
  • Lo stato di servizio del generale è un inno fatto di ordini abbaiati in mezzo a esplosioni assordanti... di una voce ferrea e rassicurante che sovrasta le grida di uomini feriti... un inno che si frantuma nelle sue ultime stridenti note... fatte di armi trafugate... e ridendute ai mutanti. Gli stavo quasi per chiedere perché... (Batman)
  • Presidente USA: Figliolo, mi piace pensare che ho imparato tutto quello che mi serve per guidare questo paese nel mio ranch... so che è buffo, ma a me piace pensarlo ... e, be', tutto va bene... in un ranch, intendo... se i cavalli sono di taglia e colore diversi... a patto che restino dentro al recinto... va anche bene avere uno stallone imbizzarrito, di tanto in tanto... ammaestrarlo fa bene ai tuoi uomini... ma se quello stallone si gira e calcia il recinto e fa imbizzarrire gli altri cavalli... be', non va bene per gli affari. Il mondo è cambiato, figliolo. Non è più come ai vecchi tempi, magari lo fosse. Gli darei una medaglia. Tu vuoi una medaglia, figliolo?
    Superman: No, grazie, signore.
    Presidente USA: Adoro le medaglie... Ora, figliolo, non ti sto dicendo di riportarlo alla stalla mentre scalcia e nitrisce, basta che lo fai calmare... sgroppalo quanto basta, se devi farlo...
    Superman: Signore, posso parlagli, ma...
    Presidente USA: Be', lo apprezzerei parecchio... Mi darebbe fastidio vedere che le cose sfuggono di... be', mi darebbe fastidio, tutto qua. Provaci, figliolo. Il tuo paese conta su di te...
    Superman: ...Sissignore.
    Presidente USA: Bravo ragazzo...
  • Signore... la prego di respingere la proposta del Dr. Wolper. Non merito questa concessione... I miei crimini sono stati orribili, oltre ogni parola... Sono al di là di qualsiasi redenzione. Vi prego... rinchiudetemi come monito per l'umanità... (Joker)
  • La caverna... Li lascio dietro di me... Lascio... ogni cosa alle mie spalle... E vado... nel luogo oscuro... dove ti ho incontrato per la prima volta... prima che i miei genitori morissero... prima di scoprire ciò che sono... Sto morendo... ma non posso morire... Non ho ancora finito. ...E tu non hai finito con me. Poi... qualcosa si agita. Fuori dalla visuale... qualcosa ingoia l'aria viziata... e sibila. Plana con grazia antica... Gli occhi brillano, privi di amore, gioia o dolore... Il fiato caldo odora di nemici caduti... del fetore delle cose morte e maledette... Sicuramente il sopravvissuto più feroce... Il guerriero più puro... Risplendi del tuo odio... e vieni a farmi tuo. (Batman)
  • Gordon: Sono certo che ha sentito altri vecchi fossili come me parlare di Pearl Harbor, Yindel. [...] Mi scusi, Il fatto è che perlopiù mentiamo. La raccontiamo, facendo credere che ci siamo tutti alzati in piedi e siamo andati contro l'Asse in un baleno. Diavolo, eravamo spaventati. Girava voce che i giapponesi avessero preso la california. Non avevamo nemmeno un esercito, e stammo lì, a cercare riparo nei nostri letti, a tirarci la coperta fin sopra la testa... E alla radio c'era Roosevelt, forte e sicuro, che prese la paura e la trasformò in spirito combattivo. E in una sola notte, avemmo un esercito. Vincemmo la guerra. Da allora, i presidenti sono andati e venuti. Ognuno di loro apparentemente più piccolo e debole... I migliori non erano che l'ombra di Roosevelt... Cristo, sto parlando troppo.
    Yindel: Continui...
    Gordon: Qualche anno fa, stavo leggendo un articolo su una rivista... Molte persone dicevano di avere le prove che Roosevelt sapeva che Pearl Harbor sarebbe stata attaccata... e lasciò che accadesse. Non venne mai dimostrato, non succede mai con cose del genere. Non potevo non pensare a quanto sarebbe stato orribile... e a come Pearl Harbor era stata la molla che ci aveva fatto scattare in tempo per fermare l'Asse. Molti uomini innocenti morirono. E noi vincemmo la guerra. Continuai a rimuginare questi pensieri finché capii che non potevo giudicare, era una cosa troppo grande. Lui era troppo grande...
    Yindel: Non vedo cosa tutto ciò abbia a che fare con un vigilante.
    Gordon: Forse un giorno capirai.
  • La sola cosa che c'è tra te e la libertà... sono io. (Batman)
  • Non lo vuoi... capire ragazzo... questa non è una pozza di fango... È una sala operatoria. E io sono il chirurgo. (Batman)

Capitolo 3, Caccia al Cavaliere Oscuro

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  • Se disobbedisci ancora... sei licenziata. (Batman rivolto a Robin)
  • Conterò i morti, uno a uno. Li aggiungerò alla lista Joker. La lista di tutte le persone che ho ucciso... lasciandoti vivere. (Batman)
  • Ci sono solo il sole, il cielo e c'è lui. Come se fosse la sola ragione di tutto questo. Poi parla e rovina tutto. (Bruce Wayne riferendosi a Clark Kent)
  • Clark Kent: Non sei più giovane, Bruce... Se solo avessi imparato a rilassarti... trovare un tuo spazio.. Ma i tempi sono cambiati, e tu... Be', non è affatto salutare, ti brucerai. Lo so, lo so, erano anni che non ti sentivi così bene, ma... Vuoi che smetta di girarci attorno e lo dica, vero?
    Bruce Wayne: Nessuno può farti fare qualcosa che tu non voglia fare, Clark.
    Clark Kent: Non sono più i vecchi tempi, Bruce... Al mondo non c'è spazio per... Mettiamola così, Bruce... Prima o poi, qualcuno mi ordinerà di catturarti. Qualcuno che ne ha l'autorità. E quando succederà...
    Bruce Wayne: Quando succederà... che vinca il migliore, Clark.
    Clark Kent: Be', questa è proprio... aspetta un attimo... Devo andare.
    Bruce Wayne: Non ho fretta.
  • Alfred: I vostri commercialisti vi attendono nell'ala Ovest, signore.
    Bruce Wayne: Dì loro che sono malato.
    Alfred: Preferirei non mentire, ha chiamato l'associazione rifugiati...
    Bruce Wayne: Mandagli un assegno.
    Alfred: E al comitato per la prevenzione dei comportamenti ossessivi negli uomini di mezza età?
    Bruce Wayne: Mandagli un assegno.
    Alfred: Molto bene, signore. Il vostro senso dell'umorismo è brillante come sempre, signore.
  • Il resto di noi si è adattato. Il resto di noi ha riconosciuto il pericolo... generato dall'invidia di chi non aveva alcun dono. Diana è tornata fra la sua gente. Hal è volato verso le stelle. E io ho camminato a lungo sul filo del rasoio... Ma tu, Bruce... con quella tua folle ossessione... (Superman)
  • Così tante facce... così diverse l'una dall'altra... Così pochi sorrisi... (Joker)
  • Intervistatore: Lei ha detto di aver ucciso solo seicento persone circa, Joker. Ora, non la prenda male, ma credo che lei non ci stia dicendo tutto.
    Joker: Non tengo il conto. Sto per ammazzare ogni individuo che si trova in questa stanza.
  • Lei ha ragione, non dobbiamo reprimere noi stessi. (Joker)
  • ... Vecchio fortunato... (Batman)
  • Così tanti sorrisi... Così tante facce... Tutte uguali... (Joker)
  • Se potessero ci ucciderebbero, Bruce. Sono ogni anni più piccoli. Ogni anno ci odiano di più. Non dobbiamo ricordare loro che i giganti camminano sulla terra. (Superman)
  • Tu sei quello che hanno usato contro di noi, Bruce. Quello che ha fatto il gioco duro. Quando le associazioni dei genitori hanno iniziato a lamentarsi e la commissione parlamentare ci ha convocato per interrogarci... tu gli hai riso in faccia... con quella tua risata terrificante... "Siamo criminali, certo", gli hai detto. "Siamo sempre stati criminali." "Dovevamo esserlo." (Superman)
  • Quante altre vittime...? ...Quante altre... prima che mi decida a farlo? (Batman)
  • Hai provato ad avvertirmi, Jim... così tante volte... Mi dicevi che infrangevo troppe regole importanti... Che mi facevo i nemici sbagliati... Troppi... Che anche con i miei trucchi... Era la fortuna ad aiutarmi... Dicevi che era solo una questione di probabilità... E che poteva bastare una pallottola. (Batman)
  • Abbiamo quasi fatto festa quando ti sei ritirato. Ma allora le associazioni pacifiste erano già state coinvolte e le cose stavano sfuggendo di mano. E poi ci fu il problema con Oliver. Ti ricordi perché ti sei ritirato, Bruce? No... basta guardarti... Rifaresti tutto... E come un assassino, copriresti ancora ogni tua traccia. Per te niente è importante... solo la tua crociata. Loro consideravano le diverse opzioni e tu probabilmente ancora ridevi quando raggiungemmo un accordo. Io diedi loro la mia obbedienza e la mia invisibilità. Mi diedero una licenza e ci lasciarono vivere. No, non mi piace. Ma posso salvare delle vite... e i mass media stanno buoni. Però adesso la tempesta sta crescendo di nuovo... Ci daranno di nuovo la caccia... per colpa tua. (Superman)
  • Lo vedi, Joker? A me sembra... di averlo scritto in faccia. Sono rimasto sveglio per notti intere... preparandomi... immaginando questo momento... Notti infinite... Valutando ogni metodo possibile... Facendo tesoro di ogni secondo immaginario... Fin dall'inizio ho sempre saputo... che non c'è niente di sbagliato in te... che io non possa sistemare... con le mie mani. (Batman)
  • No, Joker. Stai facendo il gioco sbagliato, quello vecchio. Stanotte non prenderai ostaggi. Stanotte non faccio prigionieri. (Batman)
  • Ragazzo: Batman... Sta scappando... Su, alzati. Devi prenderlo a calci in...
    Batman: Niente... Niente parolacce, ragazzo...
    Ragazzo: Sissignore.
  • Una pistola... un'arma da codardi. Un'arma da bugiardi. Uccidiamo... troppo spesso... perché lo abbiamo reso facile... troppo facile... risparmiandoci lo sporco... e la fatica... (Batman)
  • Voci che mi chiamano assassino... Vorrei esserlo... (Batman)
  • Sono andati via...? I testimoni, intendo.. Sono... davvero deluso da te, mio caro... il momento era... perfetto... e tu... tu non hai avuto il coraggio... Paralizzato... però... bastava una pressione appena più forte... e... sono sirene quello che sento...? Si... Sono vicine... Non andrai lontano... Ma tanto non importa... se anche ce la farai... ti uccideranno per questo... e non sapranno mai... che non hai avuto il coraggio... Ci... Vediamo... All'inferno... (Joker) [ultime parole]

Capitolo 4, La caduta del Cavaliere Oscuro

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  • Clark, idiota. Gliel'hai lasciato fare. L'ho sempre saputo. Forse in una pausa tra le tue azioni di polizia, uno dei tuoi amici dell'esercito ti avrà spiegato cos'è un impulso elettro-magnetico, e forse lo hai ascoltato, Clark. Tutto quello che ti serve per generare un impulso è la detonazione programma di poche dozzine di testate nucleari. Oppure una bomba speciale che entrambe le fazioni da tempo cercano di sviluppare... Sì, entrambe le fazioni, Clark. In America la chiamano "Portatrice di gelo". È progettata per causare il massimo danno all'ambiente... risparmiando allo stesso tempo tutti quei siti industriali che fanno tanto gola ai tuoi amici. Visto che i miei stessi atomi non sono dispersi nella stratosfera... Visto che Gotham City sembra un cimitero immenso e buio... Visto che il generatore di emergenza di villa Wayne non è partito... E che l'orologio di Robin s'è fermato... Direi che la Russia sta vincendo la corsa agli armamenti. Mi tengo informato su queste cose, Clark. Uno di noi deve farlo. (Batman)
  • La discarica. L'habitat naturale di insetti e roditori. Alcuni roditori volano. (Batman)
  • È come se stesse arrivando una tempesta. È solo la sua voce... (Robin riferendosi a Batman)
  • Queste cose stupide, goffe e rumorose... Questa è l'arma del nemico. Non ci servono. Non le useremo. Le nostre armi sono silenziose... precise. Col tempo vi insegnerò a usarle. Stanotte, vi affiderete ai vostri pugni... e alle vostre menti. Stanotte, noi siamo la legge. Stanotte, io sono la legge. In sella. (Batman rompendo un fucile)
  • "Senza causare danni." Così aveva detto la donna in televisione... La bomba esploderà senza causare danni.. Non puoi toccare la Terra senza distruggere qualcosa di prezioso. Perfino nei suoi deserti c'è abbondanza. C'erano uccelli, qui, ai quali lei aveva donato piume sul petto capaci di assorbire e portare l'acqua per miglia, fino ai loro piccoli... Rane toro, che dormivano per anni nei letti dei fiumi secchi... e si facevano strada fino alla superficie quando le piogge arrivavano... Ora... c'è solo vetro annerito... Fiamme inestinguibili... La nostra gente, Bruce, tu ridi di loro. Possono fare questo... E tu ridi... Possono lacerare il tessuto stesso della realtà... Scagliare in cielo migliaia di tonnellate di sabbia... oscurando la fonte di tutto il mio potere... La speranza per milioni di essere viventi... Tempesta magnetica... hai tutte le ragioni per essere adirata, madre Terra... tu hai dato loro... tutto... Loro sono piccoli e stupidi e cattivi... Ma ti prego... Ascoltali... Ti scongiuro... io sono lento e sto morendo... Devo solo... arrivare al sole... Ti ho sempre amata... Anche se sono nato in una galassia lontana... ti ho sempre servita... La stessa energia... quella del sole... ci dà la forza... Tu la trattieni... qui... la conservi... Ti imploro... per un mondo che soffre... liberala... Madre... Madre... Sei così... generosa... Tu mi doni la tua... magnifica giungla... e io ti giuro... che il tuo figlio adottivo ti renderà onore. (Superman)
  • Sono sorpreso che abbia corso il rischio di venire in America... con Clark in circolazione... Ma Oliver è sempre stato impulsivo. E questo è un impulso che capisco bene. (Bruce Wayne)
  • Oliver Queen: Ti sei sempre sbagliato, Bruce... dando loro un bersaglio così evidente. Certo, tu fai il misterioso... ma è un mistero che fa rumore, amico, specie di recente. Devi imparare a far lavorare per te quei figli di puttana... Sono cinque anni che sono evaso di prigione... e tu sai che mi sono dato da fare... E loro hanno coperto tutto, proprio come hanno tenuto nascosta la mia fuga. Certo, gli piacerebbe farmi secco... ma devono farlo senza ammettere che esisto. Ma tu, Bruce... amico, ti devono ammazzare.
    Bruce Wayne: Che cosa vuoi, Oliver?
    Oliver Queen: Ho sempre saputo che alla fine sarebbe stata una cosa tra te e lo scolaretto vestito di blu. Il pianeta è troppo piccolo per tutti e due. E quando succederà... Voglio fargliela pagare anch'io, solo un po', per i vecchi tempi, sai... fa ancora male quando è freddo.
  • Tra un'ora... a mezzanotte... una morte grandiosa... Non crederai ai tuoi occhi, Clark. Il mio trucco migliore. (Bruce Wayne)
  • Robin: Tutto è in posizione, capo. Magari sarebbe ora che mi dicessi qual è il piano... cioè... hai intenzione di morire o cosa?
    Batman: Qualcosa del genere.
  • E deve finire qui... su questa lurida strisica d'asfalto... dove sono morti i miei genitori... Dove posso usare l'energia della città... ogni singolo Watt... per friggerti il cervello... Parli ancora... Continua a parlare, Clark... Hai sempre trovato le parole, tu. "Sì"... Dici sempre di si... a chiunque abbia un distintivo... o una bandiera... Fai male... Il feedback... a me non arriva che un centesimo di quello che senti tu... Ma si mette male... prima del previsto... Quello che non ha colpito te... e me... ha alimentato questa armatura, Clark... È tempo che tu capisca finalmente cosa significa... essere un uomo... (Batman)
  • È un'idiozia, Bruce... Sei solo di carne e ossa... come tutti gli altri. (Superman)
  • Ci hai venduti, Clark. Hai dato loro... il potere... che doveva essere nostro. Come ti avevano insegnato i tuoi genitori. I miei... mi hanno insegnato qualcosa di molto diverso... sdraiati a terra, qui... i loro corpi erano ancora tremanti per lo shock... Morendo senza un motivo... mi hanno fatto capire che il mondo ha senso solo se lo costringi ad averlo... (Batman)
  • Stai cominciando a capire, Clark... Questa è la fine... per tutti e due... (Batman)
  • Avremmo potuto cambiare il mondo... e ora... guardaci... Io sono diventato un problema politico... e tu... tu sei una barzelletta... Voglio che ricordi, Clark... negli anni che verranno... nei tuoi momenti più intimi... Voglio che ricordi... la mia mano... attorno alla tua gola... Voglio che... ricordi... l'unico uomo che ti ha battuto... (Batman)
  • Quanto mai appropriato. (Alfred Pennyworth) [ultime parole]

Il mio tempismo non è stato abbastanza preciso. Clark ha sentito. È stata la prima cosa che Robin mi ha detto... quando mi ha esumato. Non che abbia importanza, prima o poi l'avrebbe capito. Sa che sono bravo in chimica. Contavo su quello che aveva detto Oliver, e con quella strizzata d'occhio... Clark gli ha dato ragione. Mi lascerà stare, adesso. E in cambio me ne starò buono. Come Robin... e tutti gli altri... [...] Non è vero... Abbiamo anni a disposizione... quanti ce ne serviranno... Anni... per istruirli e studiare e pianificare... Qui nei recessi infiniti della caverna, lontani dai resti anneriti di un giustiziere che ha fatto il suo tempo... Comincia qui... un esercito... capace di ridare senso a un mondo tormentato da cose peggiori di ladri e assassini... Questa sarà una bella vita... Bella abbastanza. (Bruce Wayne)

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