Il prigioniero di Amsterdam

film del 1940 diretto da Alfred Hitchcock

Il prigioniero di Amsterdam

Descrizione di questa immagine nella legenda seguente.

Joel McCrea in una scena del film

Titolo originale

Foreign Correspondent

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno 1940
Genere spionaggio
Regia Alfred Hitchcock
Soggetto Vincent Sheehan
Sceneggiatura Charles Bennett, Joan Harrison, James Hilton, Robert Benchley
Produttore Walter Wanger
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Il prigioniero di Amsterdam, film statunitense del 1940 con Joel McCrea, regia di Alfred Hitchcock.

  Citazioni in ordine temporale.

  • Io detesto viaggiare solo: si pensa troppo quando si è soli. (Van Meer)
  • Oh, guardi quei colombi: in una città grande o piccola dovrebbero esserci sempre dei giardini dove i colombi possono trovare di che nutrirsi. Ah, stamattina ho fatto due passi nel parco e ho visto molta gente che dava il becchime agli uccellini: è un buon indice, in tempi come questi, non le pare? (Van Meer)
  • Le solite circostanze che sfuggono ad ogni nostro controllo, pare impossibile, sono sempre quelle che portano alle guerre. Non ho mai sentito di circostanze che sfuggono ad ogni controllo e che portino alla pace. (Carol)
  • Strano, c'è una cosa che tutti dimenticano: che io sono un reporter, non posso svignarmela come un vigliacco. (Johnny)
  • Non credo che il rapimento sia da prendersi in tragico quando il rapitore è una persona perbene, vero? (Johnny)
  • Fate pure quello che credete di me: questo non ha importanza. C'è una parte di umanità che non conquisterete mai: è la povera gente umile e buona, quella che dà il becchime agli uccellini. E ingannatela, calpestatela, torturatela! Trascinatela in questa orribile guerra! Quando le belve come voi si saranno dilaniate a vicenda, allora il mondo apparterrà a quell'umile gente. (Van Meer)
  • Ho combattuto per il mio Paese una lotta aspra, dura, perché qualche volta è più difficile combattere disonestamente che lealmente. E ho usato i metodi della mia patria perché li ho nel sangue. (Stephen)

Dialoghi

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  Citazioni in ordine temporale.

  • Johnny: Ci aiuta ad intenderci con questo signore? Che cosa mastica? Che borbotta?
    Carol: Il lettone.
    Johnny: No, lei scherza! Ma i lettoni non hanno un linguaggio: per intendersi si stropicciano il naso!
  • Johnny: Ebbene, come può mai pensare lui o lei stessa che un'organizzazione fatta di pochi idealisti della pace possa costituire una forza contro tutta la potenza militare d'Europa?
    Carol: Eppure saranno questi idealisti della pace, come lei li chiama, che andranno a combattere, se la guerra scoppiasse.
  • Johnny: Senta, come cronista io mi sono trovato in mezzo a delinquenti fin da ragazzo, senza essermi portato dietro neppure un corno.
    Stephen: Ma questi sono criminali infinitamente più pericolosi dei suoi delinquenti. Sono fanatici: accoppiano un cieco amore per la patria alla noncuranza per la vita umana, la propria e quella degli altri. È gente senza scrupoli, cinica, spietata.

Citazioni su Il prigioniero di Amsterdam

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  • 2° film americano di Hitchcock, ma ancora molto britannico per stile e tono. Scattante, ingegnoso, sullo sfondo di un paesaggio quasi più importante dell'intrigo, è un racconto di magica leggerezza. È tipico di Hitchcock affidare, in un film di propaganda antinazista, la parte del malvagio a un raffinato attore inglese come H. Marshall e al tedesco Albert Bassermann (nominato all'Oscar) quella di un fisico, combattente per la libertà. (il Morandini)
  • Un Hitchcock minore per la convenzionalità della sceneggiatura [...] ma non per l'eccellenza delle soluzioni tecniche [...] a cominciare dalla sequenza senza stacchi dell'aereo che cade in mare, ripresa dall'interno della cabina. Celebre l'idea dei mulini con le pale che girano controvento. (Il Mereghetti)

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