Honoré Daumier

pittore, caricaturista e scultore francese

Honoré Daumier (1808 – 1879), pittore, scultore, litografo e caricaturista francese.

Honoré Daumier: Caricatura di Victor Hugo (1849)

Citazioni su Honoré Daumier

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  • Daumier coglie un gesto, un atteggiamento e lo lancia con tale potenza espressiva nei dominî della fantasia, che il motivo più umile, trasfigurato, assume un tono epico: nuova grandiosa commedia umana. È significativo ch'egli, il presunto grande «verista», non sapesse disegnare dal vero. (Anna Maria Brizio)
  • Fra le doti maggiori di Daumier, che lo rendevano proprio degno di essere proclamato dal Baudelaire una delle personalità più importanti non soltanto della caricatura, ma anche dell'arte moderna, v'è questo carattere davvero prodigioso di naturalezza delle sue figure, nelle quali del modello vivente vengono soltanto eliminati alcuni tratti secondari per fare invece risaltare, con una esagerazione per solito assai lieve, i tratti della fisionomia essenzialmente comici e rivelatori. (Vittorio Pica)
  • La principale caratteristica di tutta l'opera pittorica del Daumier, anche di quella parte di essa che fu prima realizzata fra uno studio umoristico di costumi e una caricatura repubblicana, è: la maturità.
    Maturità d'intenzione e d'attuazione. Difatti non c'è disegno o dipinto tra tutti quelli che il nostro maestro eseguì primi e prima espose davanti al pubblico disattento, nei quali già non si senta come forma e materia siano perfettamente dominate dall'artista, e dove la sua tempra di pittore nato non si affermi di primo acchito e con tutte quante le sue caratteristiche e possibilità, poi ribadite e sviluppate con sempre maggiore imperio e fortuna. (Ardengo Soffici)
  • [Commentando le sue prime opere di pittura] Ma già, fin d'allora, quale perfetta padronanza del nuovo mestiere! Il segno, il tocco, l'impasto sono quelli di un maestro che agli altri maestri del suo tempo può stare accanto senza timore di sfigurare, se pure non li supera e non insegna loro qualcosa. E poiché questi maestri sono fra i più eminenti della scuola francese contemporanea, come Delacroix, Decamps, Millet, Coubert[1], si potrà facilmente comprendere quale fosse l'importanza di quei primi passi pittorici.
    Più tardi, i migliori artisti di Francia: Manet, Degas, Cézanne, e anche un poco Renoir, appariranno non solo influenzati da lui, ma addirittura suoi discepoli. (Ardengo Soffici)
  • Tutto ciò che vi è di ridicolo ed insieme di repugnante nelle pecorine, interessate e vanitose maggioranze parlamentari è sintetizzato in modo impareggiabile, nella più famosa delle composizioni di Daumier: Le ventre législatif. (Vittorio Pica)
  • I neri di Daumier hanno in generale un'intensità una violenza tragica che ha fatto supporre egli usasse di una reimpressione. Ma il loro senso pittorico non è dato dal carico della tinta: piuttosto dal particolare equilibrio dei chiaro-scuri, dalla scultorale plasticità di tutto il disegno sulla piatta chiarità dello sfondo.
    Tuttavia la tecnica litografica non solo ha imposto all'artista nuovi problemi d'arte ed aperto nuove soluzioni, ha diretto anche la sua arte in quel senso polemico che la caratterizza ed ancor oggi la riempie di pathos.
  • Il banchiere obeso ed astuto, l'ufficiale vanaglorioso ed inetto, il procacciante politico, l'avvocato fanfarone, l'imprenditore senza scrupoli, l'impiegato servile, l'accademico pedante e vano, questi ed altri tipi sono la concreta realtà umana. E Daumier non dà pace: insegue il borghese nella sua fede religiosa, nel suo civismo, nei suoi entusiasmi progressivi, nella sua dignità familiare, nelle sue feste, nei suoi riposi campestri, nelle gite lungo la Senna dalla quieta argentea corrente, persino negli spettacoli dei nuovi treni viaggianti, dell'areostato fuggente verso il cielo. La folla qui non ha un'anima: è un insieme di animule composte ed assettate, di maschere dai gesti convenuti.
    Pure Daumier nello sfondo del teatro della storia, ai margini della scena, conosce l'uomo. Lo riconosce negli oppressi nei sofferenti nei ribelli: qui non il tipo, ma le persone e la loro profonda fraternità.
  • L'arte di Daumier è caricaturale perché caricaturale è la realtà ch'egli vive ed interpreta. Essa è la contaminazione tra i motivi di universalità illuministica o d'intimità spirituale romantica della borghesia e la sua concreta e particolare realtà di classe, veduta nei suoi infiniti aspetti grotteschi e, perché privi di energia e responsabilità umana, terribilmente tragici.
  1. errato per Courbet (il pittore francese Gustave Courbet).

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