Hanno ucciso l'Uomo Ragno - La leggendaria storia degli 883

miniserie televisiva italiana del 2024

Hanno ucciso l'Uomo Ragno - La leggendaria storia degli 883

Serie TV

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Titolo originale

Hanno ucciso l'Uomo Ragno - La leggendaria storia degli 883

Lingua originale italiano
Paese Italia
Anno

2024 - in produzione

Genere commedia musicale
Episodi 8
Ideatore Francesco Agostini, Chiara Laudani, Giorgio Nerone, Sydney Sibilia
Sceneggiatura Sydney Sibilia, Chiara Laudani, Francesco Agostini, Giorgio Nerone
Rete televisiva Sky Serie
Interpreti e personaggi

Hanno ucciso l'Uomo Ragno - La leggendaria storia degli 883, serie televisiva italiana trasmessa dal 2024.

Episodio 1

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  • I Joy Division non sono punk e lo sappiamo, però nel '76 a Manchester si esibiscono i Sex Pistols, al concerto assistono tre ragazzi: Peter Hook, Terry Mason e Bernard Sumner, i futuri Joy Division. Il giorno dopo Peter Hook entra in un negozio di dischi, compra un basso e dà inizio alla band. Cioè senza i Sex Pistols noi non avremmo i Joy Division. Nasce tutto dal punk. (Max) [a Cisco]
  • "Piuttosto che stare qui [a Pavia] in estate la gente muore." Verità assoluta. (Max) [voce fuori campo]
  • Incredibile. Silvia Panayiotopoulos, detta "Silvia Atene" per comodità, mi ha chiesto di uscire, a me. Grazie Cinzia che le hai detto il mio nome. Grazie nonna Adele che sei morta. Grazie mamma di Silvia per avere un rapporto estremamente conflittuale con tua figlia. Ma soprattutto grazie Pavia per essere d'estate più desolata di El Paso che, per chi non lo sapesse è una città desolata tra il Messico e gli Stati Uniti, e che non dai alternative valide a ragazze bellissime come lei. (Max) [voce fuori campo]
  • Trasferirsi è sempre diverso, di solito terribile perché perdi tutti i tuoi amici e devi ricominciare tutto da zero, però a volte è liberatorio e inizi a sviluppare questo fortissimo senso di adattamento. (Silvia) [a Max]
  • Un animatore e vabbè, che male c'è? Mettermi a fare il geloso non mi sembra il caso. Poi quelli sono professionisti che svolgono il loro lavoro, che è appunto fare i simpatici. (Max) [voce fuori campo]

Episodio 2

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  • Io comunque, mamma, ci vado lo stesso in motorino, dietro ad altri, spesso persone terrificanti, gente improponibile, tossici all'ultimo stadio. (Mauro)
  • Max: Perché stai scrivendo una lista di canzoni nell'ora di matematica?
    Mauro: Perché ovviamente nell'ora di ginnastica mi risulta molto più difficile. Sai com'è, se devo scrivere una lista di canzoni farla mentre faccio esercizi, come fai?!

Episodio 3

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  • Era già assurdo che io avessi un camerino. Ora avevo un camerino con Cecchetto dentro! (Max)
  • [I Pop] Non era proprio il nome dei miei sogni ma comunque era un nome. E sinceramente, anche se ci avessero chiamato "Gli Stronzi", non è che avremmo protestato. (Max)

Episodio 5

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  • Tutto quello che avevamo era un indirizzo, una targhetta su un citofono e nome evidentemente inventato: Rosario Fiorello. (Max)

Episodio 7

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  • Mauro: Tu quanto hai?
    Max: Eeee… Io ho mille lire?
    Mauro: Come mille lire? Cosa hai, sette anni che vai in giro con mille lire?
    Max: Mauro, hai cinquemila lire, non è che hai dieci milioni!!

Episodio 8

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  • L'Aquafan di Riccione, il posto più figo degli anni Novanta. Tutti i musicisti più famosi del momento facevano a gara per passare l'estate lì. Tutti. Tutti, tranne me. (Max) [voce fuori campo]
  • In quei giorni all'Aquafan ho imparato alcune semplici regole che poi per tutta la vita ho cercato di rispettare. Regola numero uno: mai esporsi alla luce del sole prima delle diciotto. (Max) [voce fuori campo]
  • Regola numero due: in diretta è sempre meglio mentire. (Max) [voce fuori campo]
  • Regola numero tre: anche quando quelli di Radio Deejay ti chiedono cosa fai di sabato sera, è sempre meglio mentire. (Max) [voce fuori campo]
  • Regola numero quattro, importantissima: mai e poi mai rispondere al cellulare quando sei a una festa con le ragazze di Non è la rai, potrebbe essere il tuo capo o ancora peggio la tua ragazza. (Max) [voce fuori campo]
  • Regola numero cinque: scegli quello che vuoi essere perché alla fine ognuno ha la sua strada e non è detto che tutte le strade debbano per forza incrociarsi, cioè a volte magari si dividono solo per un po', tipo gli Who. Prendi loro, si sono sciolti nel 1982, poi nel 1985 hanno capito che da soli non erano niente, ma che uniti erano i cazzo di Who e allora sono tornati insieme. Alle volte succede, altre invece non succederà mai più. [...] Ma a volte, pochissime volte, capita che due strade si uniscano per sempre.
  • Max, ma io questa [Come mai] come la ballo? (Mauro)

Voci correlate

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