Gustave Courbet

pittore francese

Jean Désiré Gustave Courbet (1819 – 1877), pittore francese.

Gustave Courbet

Citazioni di Gustave Courbet modifica

  • La pittura è un'arte essenzialmente concreta e può consistere solo nella rappresentazione delle cose reali ed esistenti. Un oggetto astratto, non visibile, non rientra nel dominio della pittura. L'immaginazione nell'arte consiste nel saper trovare l'espressione più completa di una cosa esistente, ma mai nel supporre o creare questa stessa cosa. Il bello è nella natura, e si incontra nella realtà sotto le forme più diverse. Non appena lo si trova, esso appartiene all'arte o piuttosto all'artista che sa vedervelo. Il bello, come la verità è una cosa relativa al tempo in cui si vive ed all'individuo atto a concepirlo. L'espressione del bello è in proporzione diretta alla potenza di percezione acquisita dall'artista. Non possono esserci scuole, ci sono solo pittori.
La peinture est un art essentialment concret et ne peut consister que dans la représentation des choses réelles et existantes. Un object abstrait, non visible, n'est pas du domaine de la peinture. L'imagination dans l'art consiste à savoir trouver l'expression la plus complète d'une chose existante, mais jamais à supposer ou à créer cette chose même. Le beau est dans la nature, et se rencontre dans la réalité sous les formes les plus diverses. Dès qu'on le trouve, il appartient à l'art, ou plutôt à l'artiste qui sait l'y voir. Le beau, comme la verité est une chose relative au temps où l'on vit et à l'individu apte à le concevoir. L'expression du beau est en raison directe de la puissance de perception acquise par l'artiste. Il ne peut pas y avoir d'écoles, il n'y a que des peintres.[1]

Citazioni su Gustave Courbet modifica

  • Fra quelli che [in Francia] richiamarono la pittura dalla convenzionalità alla inspirazione diretta della natura presto si manifestarono due correnti: l'una con Edoardo Manet, iniziatore, insieme col Degas, della scuola dell'aria aperta, artefice luminoso, vibrante, ricercatore della macchia; l'altra con Gustavo Courbet, franco, vigoroso, solido, nemico di ogni volgarità, d'ogni falsa eleganza nell'Enterrement à Ornans, nella Biche forcée à la nage, nella Curée, ma duro, fosco, quasi repulsivo nella Chasse au renard e in altri quadri, dove l'originalità si cambia in stranezza, la scioltezza in esagerazione. (Pompeo Gherardo Molmenti)

Note modifica

  1. Citato in Lionello Venturi, Storia della critica d'arte, Einaudi, Torino, 1966.

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