Gran Premio di San Marino 1983
corsa automobilistica
Citazioni sul Gran Premio di San Marino 1983.
- Ad Imola '83 fu incredibilmente emozionante correre sulla Ferrari. Schierandomi sulla griglia vidi uno striscione dei tifosi che diceva "Tambay vendica Gilles" e sull'asfalto avevano dipinto una bandiera canadese vicino alla mia postazione di partenza. Ero in testa a pochi giri dalla fine e stavo solo amministrando il motore quando iniziai ad avere problemi di pescaggio di benzina percorrendo la curva del Tamburello. A quel punto iniziai a pensare "Oh no, merda!, non riuscirò a finire la gara". Improvvisamente qualcosa colpì il mio casco. Non ho idea di cosa fosse, forse un uccello. Mi guardai intorno e indietro ma non vidi nulla. Ebbi la sensazione di essere stato scosso da qualcosa di spirituale. Ho pensato che in quel momento Gilles fosse in macchina con me. In quel momento mi sono detto "Devo farlo per Gilles". Ritrovai la concentrazione e vinsi. (Patrick Tambay)
- Era il 1983. Come potremmo dimenticare? Per la prima volta Imola ospitava il Gran Premio di Formula Uno senza Gilles. Il mitico Villeneuve era volato via in un triste pomeriggio a Zolder, dodici mesi prima. Ma aveva cominciato a morire proprio sul tracciato del Santerno, quando si era sentito tradito dal compagno di squadra in Rosso, il francese Pironi. Si disse che era stato proprio quest'ultimo, Didier, a suggerire Tambay come sostituto del compianto canadese. Patrick era un pilota veloce, elegante nei modi ma tosto di carattere. Non poteva eguagliare Villeneuve come carisma, ma gli orfani di Gilles lo scelsero subito come simbolo, come erede, come l'alfiere chiamato a risollevare la bandiera caduta. [...] E fu proprio a Imola che Patrick fuse la sua identità con quanto restava del Mito. La gente lo aspettava, il francese guidava la stessa macchina, sulla griglia di partenza era stata tracciata una scritta. Salut, Gilles. Io non so se esista un Dio dell'automobilismo. So in compenso che quella domenica guardò giù e sentì battere all'impazzata il cuore di un popolo. Il povero Patrese, che era al comando con una Brabham, finì fuori pista e la folla, ingenerosa, esultò. Ma lo fece senza cattiveria, lo fece per Gilles e quindi lo fece per Tambay, trionfatore a nome di una istanza collettiva. Me ne rendo conto: racchiudere una carriera in una domenica suona vagamente ingeneroso. [...] Ma che ci volete fare? Tambay ha fatto la storia quello domenica a Imola e ne era consapevole. (Leo Turrini)
- La pressione dell'opinione pubblica è sempre a favore della Ferrari e mai a vantaggio dei piloti italiani. Quando, nel Gp di San Marino 1983 [...], Riccardo Patrese su Brabham uscì di pista scivolando sul breccino alle Acque Minerali aprendo la strada alla passerella trionfale del francese Tambay su Ferrari, quasi tutti i centomila italici ruggirono felici e tantissimi italioti in tribuna mostrarono a Riccardo il segno dell'ombrello. (Mario Donnini)
- Nella mia famiglia c'era una regola: vai dove vuoi, basta che tu mi dica dove. L'ho violata solo una volta, il 1° maggio 1983, quando sono partito con amici in direzione Imola, per vedere il Gran premio. Ferrari vinse il primo e il terzo posto con Patrick Tambay e Renè Arnoux. Una soddisfazione immensa. (Benedetto Vigna)
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