Giulia Tofana

serial killer italiana

Giulia Tofana (... – 1651), assassina seriale italiana.

Citazioni su Giulia Tofana

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  • In un processo criminale celebrato in Roma nel 1659 contro cinque donne che, dispensando veleno, avevano prodotto «un sordo macello di mariti», funestando per oltre quattro anni quella città, risulta che il segreto dell'acqua vi era stato portato da una Giulia Tofana di Palermo che alcuni vogliono essere stata parente, se non addirittura figlia della d'Adamo.
  • Giulia Tofana era fuggita dalla città nativa, assieme alla figliastra Girolama Spana, «essendosi scoperto che per veleno da lei preparato, e amministrato da un tal Spadafora, era ivi morto un Ippolito Larcari ricco gentiluomo di Genova».
  • La Tofana, giunta a Roma col diabolico bagaglio di esperienze siciliane, inizia l'attività di sensale di matrimoni ed anche di fattucchiera, in quanto «s'intendeva di fisionomia». Allaccia relazioni con persone di alto lignaggio e, in tal modo, comincia a far carriera, trovando protezione ed anche l'occasione di cominciare a spacciare il suo prodotto. Stringe intimo legame con un tal Padre Girolamo di Sant'Agnese, che sta a San Lorenzo fuori delle mura, e trova in lui un collaboratore riservato ed attivo per la preparazione della sua acqua, «perocché era appunto il Padre reverendo che le forniva l'arsenico, che i farmacisti non avrebbero a lei venduto».
  • Giulia Tofana muore nel 1651, ma con lei non scompare il segreto della composizione dell'acqua: la figliastra Girolama Spana, assistita dal pio Padre Girolamo di Sant'Agnese, occupa il posto della matrigna, ma, poco dopo, cade nelle mani della giustizia assieme ad altre quattro collaboratrici, Giovanna de Grandis, Maria Spinola – soprannominata Grifola ed anch'essa siciliana, ma abitante a Roma sin dal 1627 – Laura Crispolti e Graziosa Farina. Processate, vengono condannate a morte e, nel pomeriggio del 5 luglio 1659, le «allegre comari» pendono dalle forche erette in Campo dei Fiori.

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