Giovanni Fattori
pittore e incisore italiano (1825-1908)
Giovanni Fattori (1825 – 1908), pittore e incisore italiano.
Citazioni su Giovanni Fattori
modifica- Forte paesista, ha delle freschezze rugiadose, dei riflessi vividi stupendi, ma pure, perché il suo ingegno robusto emerga altamente, egli ha bisogno di concetti più virili. La poesia di una vallata verdeggiante, oppure dorata da un pulviscolo luminoso, la sente, ma non vi si può attardare; invece intuisce e fa intuire le fatiche di una marcia forzata, le dolcezze di un riposo. (Anna Franchi)
- Il Fattori da solo, senza maestri, seppe formarsi, tanto da poter comprendere poi l'importanza del rinnovamento pittorico, anzi forse più facilmente lo comprese per questa assoluta mancanza di studi. Aveva l'intelletto vergine, nessuna regola opprimente aveva confuso la sua idealità, la sua spontaneità. Soltanto nel 1861 il Costa[1], venuto da Roma e frequentando il Michelangiolo[2], meravigliato della sua non comune disposizione, lo guidò per poco, lo mise su una buona via; e con quei pochi consigli, una grande attività, ed una naturale tendenza s'incamminò per la via che lo condusse alla gloria. (Anna Franchi)
- [Commentando il Ritratto della figliastra] Persino un soggetto banale come quest'altra popolana[3] dalle fattezze grossolane può ispirare un artista quando egli la veda sotto la specie di «carattere» e di colore; come è accaduto al Fattori in questo che è tra i più forti suoi ritratti.
Guardate come l'artista si è innamorato di questo volto pulsante di vitalità animale sotto l'epidermide tesa; e come lo hanno sedotto quei neri brutali dei capelli, delle pupille, del nastro, che emergono così crudi dalla tortuosa colata lattea delle trine sgualcite. (Matteo Marangoni)
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