Giorgio Ambrosoli

avvocato italiano (1933-1979)

Giorgio Ambrosoli (1933 – 1979), avvocato italiano.

Giorgio Ambrosoli

Citazioni di Giorgio Ambrosoli modifica

  • Abbiano coscienza dei loro doveri verso se stessi.[1]
  • [Giulio Andreotti] È il più intelligente della Dc, ma il più pericoloso.[2]
  • Pagherò a molto caro prezzo l’incarico: lo sapevo prima di accettarlo e quindi non mi lamento affatto perché per me è stata un’occasione unica per fare qualcosa di buono per il paese […]. Dovrai tu allevare i ragazzi […] abbiano coscienza dei loro doveri verso se stessi, verso la famiglia nel senso trascendente che io ho, verso il paese, si chiami Italia o si chiami Europa.[3]
  • Ricordi i giorni dell’Unione monarchica italiana, le speranze mai realizzate di far politica per il Paese e non per i partiti: ebbene, a quarant’anni, di colpo, ho fatto politica e in nome dello Stato e non per un partito.[4]

Citazioni su Giorgio Ambrosoli modifica

  • Ambrosoli è una creatura di Cuccia. (Michele Sindona)
  • Certo era una persona che in termini romaneschi, direi, se l'andava cercando. (Giulio Andreotti)
  • In quanto ad Ambrosoli, i miei legali lo hanno sconfitto in Svizzera e lo hanno denunciato in Italia per appropriazione indebita. (Michele Sindona)
  • Quanto ad Ambrosoli, mi stupì enormemente il confronto tra il suo studio e quello di Michele Sindona. Come se i due spazi riflettessero le due diverse dimensioni umane: in uno si respirasse aria pulita e nell'altro le peggiori tossine. (Corrado Stajano)
  • [Sull'omicidio di Giorgio Ambrosoli] Questo è difficile, non voglio sostituirmi alla polizia o ai giudici, certo è una persona che in termini romaneschi se l’andava cercando. (Giulio Andreotti)

Note modifica

  1. Citato in Roberta De Monticelli, La questione morale, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2010, p. 7. ISBN 978-88-6030-369-1
  2. Dalla propria agenda; citato in Giorgio Galli, Il prezzo della democrazia: La carriera politica di Giulio Andreotti, Kaos edizioni, Milano, 2003, p. 149. ISBN 88-7953-106-9
  3. Dalla lettera spedita alla moglie; citato in Corrado Stajano, Un eroe borghese, Einaudi, Torino, 1991, pp. 102-3 149.
  4. Da una lettera spedita alla moglie, citato in Umberto Ambrosoli, ‘’Qualunque cosa succeda’’, Sironi, Milano, 2009, p. 316.

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