Giobbe

patriarca idumeo e protagonista del libro biblico omonimo

Giobbe, personaggio biblico.

Giobbe (Léon Bonnat, 1880)
Per approfondire, vedi: Libro di Giobbe.

Citazioni su Giobbe modifica

  • Ecco, noi chiamiamo beati quelli che hanno sopportato con pazienza. Avete udito parlare della pazienza di Giobbe e conoscete la sorte finale che gli riserbò il Signore, perché il Signore è ricco di misericordia e di compassione. (Giacomo il Giusto, Lettera di Giacomo)
  • In questa linea, la figura di Giobbe paziente e orante sul letamaio costituisce il modulo dominante dell'iconografia, lungo tutta la storia dell'arte. Naturalmente esiste qualche appiglio per tale lettura, il cui fondamento rimane tuttavia davvero esiguo e non appartiene interamente alla sostanza del libro, né al suo messaggio; si tratta di una lettura assolutamente secondaria. (Gianfranco Ravasi)
  • Leggere Giobbe è come «tenere nelle mani un'anguilla». L'espressione, peraltro facilmente comprensibile, è di un lettore geniale della Bibbia in latino, Girolamo. Nella sua premessa a Giobbe, formula questo paragone, di grande pertinenza e folgorante per la capacità di rappresentare l'arduo impegno di ogni lettore nel tentare di spiegare e di comprendere Giobbe, di trovare cioè l'asse fondamentale della sua interpretazione, anche all'interno di una foresta di altri significati. (Gianfranco Ravasi)
  • Io sono ritornato a Giobbe, perché non posso vivere senza di lui, perché sento che il mio tempo, come ogni tempo, è quello di Giobbe; e che, se ciò non si avverte, è solo per incoscienza o illusione. Io ritorno a lui, perché da lui ricevo l'unica soluzione possibile della mia vita: il diritto a disperare. È di Giobbe la Disperazione come categoria della Ragione, come evento positivo e provvidenziale. E in un certo senso la sua parola è necessaria come quella di Cristo; la sua è la parola della terra, quella di Cristo del Cielo; e per fortuna si richiamavano nello spazio dei secoli, come ora si incrociano e si integrano nella totalità di una medesima Rivelazione, all'infuori della quale non esiste che tenebra. (David Maria Turoldo)
  • Se io non avessi Giobbe! Non posso spiegarvi minutamente e sottilmente quale significato e quanti significati egli abbia per me. Io non lo leggo con gli occhi come si legge un altro libro, me lo metto per così dire sul cuore e in uno stato di clairvoyance interpreto i singoli passi nella maniera più diversa. Come il bambino che mette il libro sotto il cuscino per essere certo di non aver dimenticato la lezione quando al mattino si sveglia, così la notte mi porto a letto il libro di Giobbe. Ogni sua parola è cibo, vestimento e balsamo per la mia povera anima. (Søren Kierkegaard)

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